Che tempismo questo preaccordo senza contenuti

PIOMBINO 2 mar­zo 2018 — “Il tem­p­is­mo col quale è sta­to siglato l’ac­cor­do pre­lim­inare tra Jin­dal e Rebrab sul futuro del­l’ex Luc­chi­ni tes­ti­mo­nia l’in­de­cen­za del gio­co politi­co che anco­ra una vol­ta il Par­ti­to Demo­c­ra­ti­co e le sue derivazioni han­no fat­to sul­la pelle dei piom­bi­ne­si” così Gre­go­rio De Fal­co e Cate­ri­na Orlan­di, can­di­dati M5S all’uni­nom­i­nale nel col­le­gio che include Piom­bi­no.
“Il bisog­no di portare un tro­feo all’at­ten­zione gen­erale di una cit­tà strema­ta, pri­ma del voto, è sta­to sod­dis­fat­to sec­on­do questi pro­fes­sion­isti del­la polit­i­ca  che per decen­za e dig­nità dovreb­bero solo dimet­ter­si e tornare al loro lavoro vero, qual­si­asi esso oggi sia” sot­to­lin­eano De Fal­co e Orlan­di.
“Dopo le elezioni region­ali 2015, quan­do il sal­va­tore del­la patria era l’al­geri­no Issad Rebrab, mai pri­ma affac­ciatosi sul mer­ca­to del­l’ac­ciaio ma comunque accolto a brac­cia aperte per­ché capace di assi­cu­rare almeno due anni di stal­lo e fin­ta occu­pazione, ecco arrivare Saj­jan Jin­dal che, almeno per ora, si è lim­i­ta­to a met­tere la fac­cia su un’­op­er­azione elet­torale che evi­den­te­mente qual­cuno gli ha indi­ca­to come capace di fornir­gli van­tag­gi ad oggi tut­ti da ver­i­fi­care” pre­cisano i can­di­dati M5S.
“Chi­unque conosce Piom­bi­no e il mer­ca­to del­l’ac­ciaio sa che Jin­dal a casa sua ha una net­ta sovrapro­duzione di semi­prodot­to al pun­to da vender­la ai com­peti­tor, inclusa la stes­sa Afer­pi” evi­den­ziano De Fal­co e Orlan­di che aggiun­gono “Log­i­ca e stu­dio del set­tore ci dicono che Jin­dal non dovrebbe avere alcun inter­esse a pro­durre a Piom­bi­no, ma posseden­do una flot­ta di navi potrebbe spedire qui il semi­prodot­to per lam­i­narlo e riven­der­lo sul mer­ca­to europeo. Attiv­ità ques­ta che tut­tavia ci risul­ta gestibile con mas­si­mo mille per­sone. Cosa ne sarà nel caso degli altri mille? E cosa ne sarà, in questo sce­nario, del­l’in­dot­to?”
“Sen­za vedere il piano indus­tri­ale, questi dub­bi sono più che leciti e invitereb­bero ad evitare qual­si­asi tono tri­on­fal­is­ti­co”, pros­eguono i due can­di­dati M5S su Piom­bi­no, “ma i pro­fes­sion­isti del­la polit­i­ca PD non han­no avu­to ques­ta accortez­za e infat­ti han­no salu­ta­to con sod­dis­fazione e sper­an­za l’e­si­to di questo teatri­no immorale real­iz­za­to anco­ra una vol­ta su una popo­lazione, quel­la di Piom­bi­no e del­la Val di Cor­nia, che vive una crisi dram­mat­i­ca, sociale pri­ma che eco­nom­i­ca, lega­ta all’er­rore politi­co di puntare in maniera qua­si esclu­si­va pro­prio sul­l’ac­ciaio”.
“Per questo — dichiara­no De Fal­co e Orlan­di — noi con seri­età dici­amo a questi cit­ta­di­ni che se vin­cer­e­mo le elezioni, il nos­tro gov­er­no si impeg­n­erà in tre fron­ti per Piom­bi­no:

  • pri­mo le boni­fiche, quelle vere riguardan­ti l’area sud accan­to alla cit­tà;
  • sec­on­do, la con­clu­sione degli inter­ven­ti del piano rego­la­tore por­tuale nel quadro di una strate­gia nazionale sul­la por­tu­al­ità;
  • ter­zo, l’ul­ti­mazione, vera e il più pos­si­bile celere, del­la SS 398″.

Come già spie­ga­to in un prece­dente inter­ven­to a pre­scindere da quan­to acciaio si real­izzerà a Piom­bi­no, ques­ta comu­nità deve trovare un futuro per sé e i suoi figli che pas­sa dal­la diver­si­fi­cazione: il retro­por­to è appetibile, con­siderati i fon­dali a meno 20 metri che sono un van­tag­gio com­pet­i­ti­vo rispet­to agli appro­di più vici­ni, così come può diventare appetibile l’area ex Luc­chi­ni vici­no al cen­tro se e solo se lo Sta­to si occu­perà di bonifi­car­la con seri­età” pre­cisano i can­di­dati M5s.
“Si ver­gog­ni chi insiste nel fare pro­pa­gan­da sul tema, par­lan­do di boni­fiche già real­iz­zate o in cor­so quan­do tut­ti i piom­bi­ne­si san­no benis­si­mo che quelle piani­fi­cate sono rel­a­tive alle aree tor­nate all’A­gen­zia del Demanio, ben poca cosa rispet­to a tut­ta l’ex area a cal­do o la cok­e­ria, che fino­ra sono rimaste nel libro dei sog­ni di Rebrab” sot­to­lin­eano De Fal­co e Orlan­di.
“Queste boni­fiche saran­no il cen­tro del­la nos­tra azione su Piom­bi­no, per­ché indis­pens­abili alla ricon­ver­sione, alla tutela del­la salute pub­bli­ca e anche ad un impor­tante risul­ta­to occu­pazionale quan­to mai nec­es­sario” esplic­i­tano Gre­go­rio De Fal­co e Cate­ri­na Orlan­di per con­clud­ere “Il 4 mar­zo i cit­ta­di­ni di Piom­bi­no e del­la Val di Cor­nia voter­an­no come in un ref­er­en­dum: se sceglier­an­no i par­ti­ti con­tin­uer­an­no a fidar­si di chi li ha abit­uati a promesse dis­at­tese, se sceglier­an­no il Movi­men­to 5 Stelle fare­mo quan­to abbi­amo descrit­to. E noi fac­ciamo sem­pre quel­lo che dici­amo”.

Movimento5Stelle

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