TFR non pagato ai dipendenti della Lucchini servizi
PIOMBINO 3 maggio 2017 — La vicenda del fallimento della Lucchini (con la controllata Lucchini Servizi) e la cessione dello stabilimento a Cevital-Aferpi, oltre ad aver creato una situazione economica drammatica per il territorio, si è trascinata dietro anche una serie di ingiustizie e di discriminazioni:
- cominciarono i lavoratori dell’indotto, la cui crisi comincia con un paio d’anni d’anticipo e con una inesistente difesa della loro situazione;
- si è andati avanti con il rientro dei lavoratori in Aferpi con l’istituto dei contratti di solidarietà, che prevedono una alternanza tra chi lavora e chi resta fuori, alternanza mai praticata.
L’ultima emersa, in ordine di tempo, è la discriminazione operata sul pagamento del Trattamento di Fine Rapporto (TFR) maturato dai lavoratori fino all’anno 2007. A parte l’assurda vicenda di un ritardo su tale pagamento che continua a non apparire giustificato, oggi, quando tale istituto è stato pagato ai lavoratori ex-Lucchini, la vera discriminazione è stata operata nei confronti dei circa 250 lavoratori della ex-Lucchini Servizi, ai quali è stato detto “per voi i soldi non ci sono” senza nessun’altra spiegazione e senza prospettare nessuna soluzione se non un generico impegno da parte del sindacato.
Si è tenuta una riunione di un gruppo di lavoratori della ex-Lucchini Servizi con alcuni aderenti al Coordinamento Art. 1 – Camping CIG (alcuni di loro dipendenti della stessa società) e con la presenza del capogruppo di Rifondazione Comunista, avv. Callaioli, per analizzare la situazione ed individuare possibili azioni per fare pressione su chi di dovere.
La prima questione che ci siamo posti è quella di sapere dove sono finiti i soldi del TFR? Perché ci sono soldi nella ex-Lucchini e non nella ex-Lucchini Servizi? Il percorso che ha portato al fallimento ed alla vendita delle due società è stato lo stesso. Allora perché queste differenze? Il commissario Nardi deve fornirci queste risposte.
In ogni caso, dovrà essere l’INPS a pagarci questa quota di salario che è nostra di diritto! L’obiettivo che come lavoratori ci poniamo è comunque quello di recuperare al più presto i nostri soldi. Per questo abbiamo deciso di convocare una nuova assemblea per il giorno 11 maggio alle ore 21 presso la sala del quartiere città vecchia per decidere l’attuazione tutti insieme, se la situazione non muta, di forme di mobilitazione verso i sindacati e le istituzioni:
- aumentare la pressione sulle segreterie sindacali affinché si trovino soluzioni immediatamente operative e trasparenti;
- chiedere di organizzare un’assemblea con la presenza degli avvocati delle organizzazioni sindacali;
- organizzare un presidio sotto gli uffici del commissario Nardi;
- organizzare un presidio sotto l’INPS per richiederne l’intervento;
- discutere con legali da noi contattati la possibilità di nostre azioni di tipo legale verso l’INPS o verso chiunque sia individuato come responsabile per il recupero di quanto dovuto.
L’assemblea sarà in forma aperta a tutti. Ci rivolgiamo soprattutto ai lavoratori delle ex-Lucchini Servizi affinché partecipino numerosi. SOLO LA NOSTRA UNITÀ E PARTECIPAZIONE È GARANZIA DI SUCCESSO
Un gruppo di lavoratori della ex-Lucchini Servizi Coordinamento Art. 1 – Camping CIG