Ticciati su RIMateria ovvero vaghezza e fantasia

· Inserito in Teoria e pratica

PIOMBINO 7 set­tem­bre 2019 — Come non essere d’accordo con Alber­ta Tic­ciati quan­do esor­ta alla seri­età, respon­s­abil­ità e appro­fondi­men­to nel trattare il tema RIMa­te­ria. Stra­no che, con queste pre­messe, il sin­da­co si abban­doni ad un quadro com­ple­ta­mente irre­al­is­ti­co del­la vicen­da del­la dis­car­i­ca e delle prospet­tive.
Quan­do mai il piano indus­tri­ale di RIMa­te­ria sarebbe sta­to vota­to dai Con­sigli Comu­nali? Per mesi le mino­ranze han­no cer­ca­to di pren­dere visione del piano indus­tri­ale che mai è sta­to “riv­e­la­to”, fig­u­rar­si vota­to.
L’unico ind­i­riz­zo dato dai Con­sigli Comu­nali rimane la delib­era di “rior­ga­niz­zazione” dell’Asiu da cui si gen­erò RIMa­te­ria. Lì sta­vano scritte tutte le belle fav­ole oggi ripro­poste pari pari da Tic­ciati: econo­mia cir­co­lare, boni­fiche, recu­pero di rifiu­ti … Pec­ca­to che nul­la di questo sia sta­to real­iz­za­to e, chissà con quale manda­to, RIMa­te­ria sia diven­ta­to invece lo stru­men­to per importare rifiu­ti spe­ciali da ogni ango­lo d’Italia, sco­pri­amo oggi a prezzi scon­tati per Unire­cu­peri.
Sul­la frot­to­la del­la riduzione dell’impiego di mate­ri­ali vergi­ni di cava e rilan­cio del­la TAP si scade nel ridi­co­lo. Tic­ciati dimen­ti­ca che pro­prio il Comune di Campiglia e la mag­gio­ran­za di cui ha fat­to parte ha CANCELLATO dal­la delib­era di cos­ti­tuzione di RIMa­te­ria, la parte del­la riduzione delle escav­azioni delle colline rimas­ta solo nel testo approva­to da Piom­bi­no (il cui ter­ri­to­rio comu­nale non ha cave).
Come ritiene che si rilan­ci la TAP, il Sin­da­co? Dopo vent’anni buoni in cui la piattafor­ma ha prodot­to solo deb­iti, anche e soprat­tut­to per scelte politiche delle ammin­is­trazioni del PD, ora, con l’altoforno chiu­so da cinque anni e mez­zo, arri­va il rilan­cio. Come? Boh! Seri­età, respon­s­abil­ità e appro­fondi­men­to, ma anche tan­ta vaghez­za e fan­ta­sia.
Strate­gi­ca­mente poi, un dis­as­tro. Si citano le boni­fiche per­ché va di moda ma ci si guar­da bene dall’esortare o guidare un’azione polit­i­ca corale per ottenere dal Gov­er­no l’impegno all’avvio del­la bonifi­ca del SIN, l’unico modo per sal­vare azien­da e salute. Si par­la di tutela del lavoro ma non si riesce a capire che la neces­sità di questo ter­ri­to­rio è ricostru­ire un’identità pro­dut­ti­va ed eco­nom­i­ca dopo l’epocale chiusura del ciclo inte­grale siderur­gi­co che può invece essere com­pro­mes­sa da attiv­ità come la creazione del più grande polo nazionale per rifiu­ti spe­ciali ital­iano.
L’unica cosa chiara nell’intempestiva usci­ta di Tic­ciati è che il Comune di Campiglia NON si oppor­rà al rad­doppio del­la dis­car­i­ca ponen­dosi in per­fet­ta con­ti­nu­ità con Sof­frit­ti, Ban­di­ni e Giu­liani. Di seri­età, respon­s­abil­ità, appro­fondi­men­to, ci sarebbe un gran bisog­no e servirebbe anche conoscen­za e ver­ità, tan­to per cam­biare.

Grup­po 2019

Commenta il post