Sulla Tirrenica intanto aumentano le tariffe

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PIOMBINO 12 aprile 2013 — Al silen­zio di alcu­ni mesi sull’autostrada Tir­reni­ca dove nel frat­tem­po si è con­tin­u­a­to a pagare l’assurdo balzel­lo dei 60 cen­tes­i­mi di Rosig­nano, in questi giorni fa segui­to l’annuncio di alcune novità e anche di un bel po’ di non novità. Intan­to aumen­tano le tar­iffe, su tutte le autostrade ma in par­ti­co­lare pro­prio sul­la Tir­reni­ca (gli aumen­ti var­i­ano da un min­i­mo del­lo 0,07%sulle trat­te gestite da Autostrade per l’I­talia al 3,8% del­l’Au­tostra­da Tir­reni­ca). C’è poi da ril­e­vare che la Regione Toscana ha approva­to un trac­cia­to (la soci­età Autostra­da Tir­reni­ca farà il prog­et­to) di uno dei lot­ti rimasti fuori dal­l’ap­provazione del Cipe, quel­lo tra Fonte­b­lan­da e Anse­do­nia. La Regione lo poterà avan­ti da sola vis­to che la Provin­cia di Gros­se­to e il Comune di Orbetel­lo sono con­trari. C’è quin­di da ricor­dare che le Province di Gros­se­to e di Livorno sono ricorse al Tar con­tro il prog­et­to approva­to nel­l’agos­to 2012 dal Cipe per­ché non esiste ad oggi la garanzia né sul fat­to che tut­ti i lavori dell’autostrada par­ti­ran­no con­tem­po­ranea­mente né sul­l’e­sen­zione del pedag­gio.
Infine – sot­to­lin­ea­tu­ra non da poco — il prog­et­to del­la SS 398 dal Gag­no al por­to di Piom­bi­no, che avrebbe dovu­to essere approva­to dal Cipe  imme­di­ata­mente dopo la sua pre­sen­tazione avvenu­ta nel dicem­bre 2012, non è sta­to anco­ra approva­to.

Una risposta a “Sulla Tirrenica intanto aumentano le tariffe”

  1. Giovanni Adriani says:

    Intan­to i lavori di manuten­zione del­la super­stra­da ven­gono ese­gui­ti con il con­tagoc­ce. Ciò può sem­brare un invi­to a sen­si­bi­liz­zare l’opin­ione pub­bli­ca ver­so il prog­et­to di una nuo­va autostra­da a paga­men­to, in quan­to la neces­sità di una via­bil­ità sicu­ra e scor­rev­ole è nec­es­saria. Vor­rei ricor­dare come gran­di aziende e pro­pri­età statali sono state dismesse con questi truc­chi, las­cian­do scadere la qual­ità del servizio per dimostrare che pri­va­to è bel­lo, anzi è meglio. Nel­la log­i­ca del­l’im­pre­sa pri­va­ta l’u­ni­co obbi­et­ti­vo posi­bile è il prof­it­to, e per­sonal­mente lo con­di­vi­do e ne sono con­sapev­ole, ma gli impren­di­tori devono inve­stire i loro cap­i­tali e mezzi non quel­li regalati dai politi­ci che sono sta­ti usurpati ai cit­ta­di­ni con promesse mirabolan­ti e irre­al­iz­z­abili.

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