Tortolini risponde ad Asor Rosa sul piano paesistico

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FIRENZE 26 giug­no 2014 — «Il piano pae­sag­gis­ti­co è un atto impor­tante in una Regione dove la tutela del pae­sag­gio è un val­ore eco­nom­i­co e non solo ambi­en­tale. Tut­tavia la Toscana è anche indus­tria, pic­cole e medie imp­rese e arti­giana­to. Lo dico prove­nen­do da un ter­ri­to­rio come quel­lo di Piom­bi­no dove l’industria si è rap­por­ta­ta in maniera com­p­lessa con il pae­sag­gio, ma è sta­ta anche uno stra­or­di­nario ele­men­to di civ­i­liz­zazione, di democrazia e di dirit­ti e di eman­ci­pazione indi­vid­uale e col­let­ti­va. Un ter­ri­to­rio dove, non a caso, si è fir­ma­to un accor­do di pro­gram­ma a Palaz­zo Chi­gi che prevede 270 mil­ioni di inves­ti­men­ti pub­bli­ci per buone pratiche di rein­dus­tri­al­iz­zazione. Ecco per­ché met­tere in con­trap­po­sizione il pae­sag­gio con l’occupazione è una fol­lia pre­mod­er­na. Il Con­siglio regionale dis­cuterà lib­era­mente del Piano, anche per­ché i con­siglieri non sono dei mani­chi­ni, né sono eterodi­ret­ti da grup­pi, per­sone o inter­es­si par­ti­co­lari». Così Mat­teo Tor­toli­ni, con­sigliere regionale del Pd, mem­bro del­la com­mis­sione ambi­ente e ter­ri­to­rio, repli­ca al pro­fes­sor Asor Rosa che oggi è inter­venu­to sull’approvazione del Piano pae­sag­gis­ti­co da parte del Con­siglio regionale.
“C’e’ un dis­as­tro che incombe sulle Alpi Apuane se con­tin­uerà la polit­i­ca degli scavi che si e’af­fer­ma­ta nel cor­so degli ulti­mi anni. Le Apuane sono uno dei gioiel­li ital­iani e rischi­amo di far­le fuori con estrazioni di mar­mo che rag­giun­gono i 4 mil­ioni di ton­nel­late all’an­no. Questo sig­nifi­ca com­piere un dis­as­tro stori­co, eco­logi­co e cul­tur­ale e chiedi­amo a isti­tuzioni, polit­i­ca e asso­ci­azioni di fer­mare questo dis­as­tro ambi­en­tale” ave­va det­to il pro­fes­sor Asor Rosa par­lan­do con i gior­nal­isti in un incon­tro del­la Rete deicomi­tati per la dife­sa del ter­ri­to­rio dal tito­lo ‘La dis­truzione delle Apuane è a ris­chio il Piano del pae­sag­gio toscano’. Pro­prio sul piano pae­sag­gis­ti­co, che la prossi­ma set­ti­mana sara’ in dis­cus­sione in Con­siglio regionale come inte­grazione al Pit (Piano di ind­i­riz­zo ter­ri­to­ri­ale), Asor Rosa ha spie­ga­to che questo “rap­p­re­sen­ta uno dei rari esem­pi in cui le scelte del­la Regione coin­ci­dono con le richi­este e istanze del mon­do ambi­en­tal­ista. In questo caso dunque per noi la scelta e’ molto sem­plice e chiedi­amo che il Con­siglio toscano approvi sen­za mod­i­fiche il piano pae­sag­gis­ti­co pre­sen­ta­to dal­l’asses­so­ra­to all’ur­ban­is­ti­ca”. Per Asor Rosa “questo rap­p­re­sen­terebbe un freno ril­e­vante al lavoro di dis­truzione delle Apuane con­tro il quale noi ci bat­ti­amo. Appog­giamo quel­la parte delle isti­tuzioni toscane che sem­bra muover­si per il meglio”.

ANSA

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