Tra cassa integrazione e contratto di solidarietà

· Inserito in Lavoro e lavori, Lettere
pervenuta in redazione

PIOMBINO 11 giug­no 2015 — Dopo il ref­er­en­dum adesso rischia di scate­nar­si la cor­sa tra i lavo­ra­tori per essere inclusi nel­la lista dei 1080 che saran­no assun­ti subito. Nell’ accor­do il sin­da­ca­to ha con­ces­so all’ azien­da la pos­si­bil­ità di scegliere “in modo insin­da­ca­bile” i lavo­ra­tori che rien­tr­eran­no, div­i­den­doli da col­oro (più di mille) che rester­an­no in ammin­is­trazione stra­or­di­nar­ia. Questi ulti­mi non usufruiran­no più del con­trat­to di sol­i­da­ri­età, ma solo del­la cas­sa inte­grazione guadag­ni (CIG) veden­do così dras­ti­ca­mente ridot­to il pro­prio salario. Le voci che si lev­ano dal­la fab­bri­ca par­lano già di una ricer­ca dis­per­a­ta di ognuno per sal­var­si indi­vid­ual­mente, evi­tan­do la CIG. Se ques­ta ten­den­za non venisse fer­ma­ta, si arriverebbe in pochi giorni alla clas­si­ca guer­ra tra poveri, al “ mors tua vita mea.”
Cosa anco­ra più grave sarebbe se il sin­da­ca­to si trasfor­masse, come qual­cuno sta già dicen­do, in una specie di uffi­cio di ri- col­lo­ca­men­to in cui alcu­ni (non cer­to per mer­i­ti pro­fes­sion­ali) potreb­bero godere di cor­sie priv­i­le­giate. A nos­tro parere il sin­da­ca­to dove­va far includ­ere nell’ accor­do anche il cri­te­rio del­la ogget­ti­va neces­sità, in modo da far rien­trare subito in fab­bri­ca anche quei lavo­ra­tori che per motivi eco­nomi­ci pos­sono sop­portare meno di altri anni di cas­sa inte­grazione. In par­ti­co­lare chiedi­amo a Sin­da­co, Pres­i­dente del­la Regione e Sin­da­cati di chiedere con forza all’azien­da di priv­ili­gia­re il rien­tro in fab­bri­ca dei lavo­ra­tore monored­di­to con figli a cari­co e mag­a­ri il mutuo da pagare.
Occorre che il sin­da­ca­to si fac­cia cari­co di questi prob­le­mi e rista­bilis­ca, per ora e per il futuro, cri­teri di equi­tà e sol­i­da­ri­età tra i lavo­ra­tori, inclu­den­do quel­li del­l’in­dot­to.
Chiedi­amo , infine, al sin­da­ca­to di fare accor­di con gli Enti Locali per­ché i lavo­ra­tori in cas­sa inte­grazione e in mobil­ità non siano las­ciati soli, ma pos­sano usufruire di sgravi con­sis­ten­ti sulle tar­iffe e tas­si locale e si valu­ti la pos­si­bil­ità che pos­sano accedere ai lavori social­mente utili.

Grup­po di mino­ran­za sin­da­cale

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