Tra il “Modello Piombino” e il salvatore dell’Unità
PIOMBINO 27 dicembre 2015 — Torna a circolare in questi giorni l’ipotesi di riqualificazione di Tor del Sale, ampiamente sponsorizzata dall’amministrazione comunale di Piombino. Sulle pagine del Tirreno si parla di un accordo preliminare tra ENEL e il gruppo Piacentini, operante da anni nel settore dell’edilizia pubblica con investimenti in grandi opere sia in Italia (nota la partecipazione del gruppo alla costruzione del MOSE di Venezia) che all’estero (Libia e Brasile ma non solo). Già da mesi avevamo auspicato che l’amministrazione comunale operasse in discontinuità col passato, aprendo subito ad un percorso ampio e condiviso con la cittadinanza e le organizzazioni territoriali. Ribadiamo ancora una volta quanto decisivo sia il potere di indirizzo della politica quando si ha a che fare con investimenti ingenti sul territorio; é proprio lo stesso Piacentini infatti ad ammettere che le operazioni avranno bisogno della collaborazione delle amministrazioni comunali, anticipando la richiesta di una variante urbanistica di quell’area, ed é proprio qui che la politica dovrebbe intervenire, governando i cambiamenti in maniera attiva e non semplicemente subendo passivamente ogni decisione di chi intende investire sul nostro territorio, come abbiamo avuto modo di vedere fino ad oggi. D’altronde Dino Piacentini (a capo del Gruppo omonimo) le dinamiche politiche le conosce molto bene, così come conosce bene il Pd. È INFATTI PROPRIETARIO DI MINORANZA DELL’UNITÀ, il cui aumento di capitale (che gli consegna una quota azionaria del 40%) ha in un certo senso “salvato” dal fallimento e fatto risorgere dalle ceneri il giornale che fu di Gramsci. La sua vicinanza al premier Renzi, di cui in molti dicono sia tra i più generosi finanziatori già dai tempi delle prime Leopolde, non è in discussione. Tuttavia alcun progetto ufficiale ci è stato fornito, ci risulta quindi difficile giudicarne la credibilità e la sostenibilità. Intendiamo però porci anche stavolta in maniera costruttiva e propositiva nei confronti dei processi decisionali: invitiamo quindi il Sindaco di Piombino alla massima trasparenza, coinvolgendo sin da subito i cittadini e le forze politiche, comprese quelle di opposizione, e presentando in maniera dettagliata un progetto che siamo sicuri conoscerà alla perfezione avendo più volte dichiarato il suo parere favorevole in merito. Dal canto nostro, chiediamo sin da ora la collaborazione delle parti sociali chiamate in causa, cittadini, associazioni, commercianti e sindacati, auspicando un fronte unitario che riesca a coinvolgere chi amministra questa città in un ragionamento più ampio: quale futuro vogliamo per Piombino?
MOVIMENTO 5 STELLE PIOMBINO