I PROTOCOLLI PROPOSTI DALLA REGIONE PER GLI INSEDIAMENTI BHGE E PIM

Tra opere da completare e accessi che non ci sono

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PIOMBINO 5 otto­bre 2018 – A con­fer­ma di quan­to Stile libero Idee dal­la Val di Cor­nia ha pub­bli­ca­to recen­te­mente sug­li inse­di­a­men­ti nell’ area por­tuale di Nuo­vo Pignone S.r.l. – Bak­er Hugh­es a GE Com­pa­ny (BHGE) e di Piom­bi­no indus­trie marit­time (Pim) ven­gono adesso due delib­er­azioni del­la Giun­ta Regionale del­la Toscana con le quali ven­gono approvati l’ “Accor­do per l’insediamento industriale—logistico di BHGE nell’’area darse­na nord del por­to dii Piom­bi­no tra Regione Toscana, Comune di Piom­bi­no, Autorità di Sis­tema Por­tuale del Mar Tir­reno Set­ten­tri­onale, Nuo­vo Pignone S.r.l.– Bak­er Hugh­es a GE Com­pa­ny” e l’ “Accor­do per il cantiere navale di demolizioni, costruzioni e logis­ti­ca di Piom­bi­no Indus­trie Marit­time nel por­to di Piom­bi­no tra Regione Toscana , Comune di Piom­bi­no, Autorità di Sis­tema Por­tuale del Mar Tir­reno Set­ten­tri­onale, Piom­bi­no Indus­trie Marit­time S.r.l.”.
Si trat­ta dei pro­to­col­li pre­an­nun­ciati il 3 otto­bre 2018 dal pres­i­dente del­la Regione Toscana Enri­co Rossi con queste parole: «…saran­no fir­mati a breve pro­prio a Piom­bi­no due pro­to­col­li di inte­sa per definire le ultime fasi del­l’inse­di­a­men­to nel por­to di BHGE e di PIM che con­tengano crono­pro­gram­mi defin­i­ti e la cui attuazione sia sorveg­li­a­ta da un comi­ta­to di coor­di­na­men­to e mon­i­tor­ag­gio tra enti pub­bli­ci…».
Sem­br­erebbe trat­tar­si solo del­la mes­sa a pun­to e del coor­di­na­men­to delle ultimeazioni da real­iz­zare ed invece dal­la loro let­tura si capisce che i prob­le­mi sono molto più seri.

Nuo­vo Pignone S.r.l. – Bak­er Hugh­es a GE Com­pa­ny (BHGE)
Ciò che si capisce dal­la let­tura del pro­to­col­lo è che, pur aven­do BHGE da tem­po man­i­fes­ta­to il pro­prio inter­esse a real­iz­zare nel por­to di Piom­bi­no un cantiere des­ti­na­to all’assemblaggio ed il col­lau­do dei gran­di mod­uli indus­tri­ali per la com­pres­sione del gas o la pro­duzione di ener­gia elet­tri­ca e pur essendo l’area del­la darse­na nord del por­to di Piom­bi­no di inter­esse per un pos­si­bile inse­di­a­men­to di BHGE, le tipolo­gie di attiv­ità che BHGE intende svol­gere nell’area di rifer­i­men­to si basano su ordi­na­tivi indus­tri­ali e rel­a­tivi piani indus­tri­ali per commesse che BHGE potrà acquisire nell’immediato futuro ed a cui tali attiv­ità sono, comunque, sub­or­di­nate (dunque le commesse non ci sono anco­ra, ndr) e per questo si dan­no a BHGE 210 giorni di tem­po per definire un pos­si­bile prog­et­to di inse­di­a­men­to indus­tri­ale-logis­ti­co finale, con rel­a­ti­vo piano di inves­ti­men­ti da real­iz­zarsi sul­la sud­det­ta darse­na nord del por­to di Piom­bi­no a segui­to dell’acquisizione delle rel­a­tive commesse.

21 mar­zo 2015, pre­sen­tazione nel­la sede del­la Regione Toscana dei prog­et­ti BHGE e Pim

L’area neces­si­ta, però, delle carat­ter­is­tiche di “area indus­tri­ale”, al fine di prestar­si non solo a fun­zioni logis­ti­co-por­tu­ali con­to terzi, ma anche ad attiv­ità indus­tri­ali, quali assem­blag­gio, mon­tag­gio e col­lau­do di apparec­chia­ture mec­ca­niche, elet­triche e di con­trol­lo, com­pren­den­do, in tale des­ti­nazione indus­tri­ale, i nec­es­sari allac­cia­men­ti alle prin­ci­pali cosid­dette “util­i­ties” (es. con­nes­sione elet­tri­ca ad alta/media ten­sione, for­ni­tu­ra di gas ad alta pres­sione, con­dut­ture per acqua indus­tri­ale, civile, col­lega­men­to stradale, con­nes­sione dati) ed alcune dotazioni ordi­nar­ie per aree di piaz­za­le ad uso anche indus­tri­ale (es. pre­dis­po­sizioni allac­ci fog­nari, impianto elet­tri­co di ter­ra, impianto anti­ncen­dio, reti per acqua indus­tri­ale e civile).
È evi­dente che queste carat­ter­is­tiche non sono pre­sen­ti nei i lavori pre­visti dall’Autorità por­tuale oltre al fat­to che non sono sta­ti anco­ra com­ple­tati, così come non è anco­ra risolto (i lavori rel­a­tivi non sono anco­ra iniziati, ndr) il prob­le­ma del­la via­bil­ità di con­nes­sione di inter­esse anche per il pos­si­bile inse­di­a­men­to di BHGE. Per non par­lare poi degli accor­di ad oggi inesisten­ti con i sogget­ti dep­u­tati alla real­iz­zazione e ges­tione di infra­strut­ture di servizio pub­bli­co come Ter­na S.p.a. (gestore del­la rete di trasmis­sione nazionale in alta ten­sione), E‑distribuzione S.p.a. (gestore di zona del­la rete per la media ten­sione), Snam S.p.a. (gestore del­la rete rego­la­ta di dis­tribuzione del gas), ASA S.p.a. (gestore del servizio idri­co inte­gra­to nell’ATO 5 Toscana Cos­ta).
C’è anco­ra molto da appro­fondire insom­ma e per definire tem­pi e modi di questi appro­fondi­men­ti e ver­i­fiche ven­gono dati all’Autorità por­tuale 180 giorni di tem­po.
Come ci si può ren­dere ben con­to tem­pi lunghi per vedere l’insediamento indus­tri­ale e le opere nec­es­sarie, molto molto più lunghi di quan­to si pote­va pen­sare ed ancor di più, ovvi­a­mente, di quan­to era sta­to pre­an­nun­ci­a­to dagli stes­si sogget­ti che oggi si impeg­nano con questo pro­to­col­lo.

Piom­bi­no Indus­trie Marit­time (Pim)
Pim ha sot­to­scrit­to con l’Autorità por­tuale il 9 set­tem­bre 2016, nelle more del rilas­cio di una con­ces­sione per area dema­niale marit­ti­ma, un atto di sot­tomis­sione final­iz­za­to alla costruzione di un impianto di demolizione e costruzione navale e l’Autorità por­tuale ha con­seg­na­to a Pim il 26 settembre2016 un pri­mo lot­to di nuove aree a ter­ra per 77.415 metri qua­drati e di spec­chio acqueo anti­s­tante di 11.125 metri qua­drati, pres­so la cosid­det­ta darse­na nord, men­tre un sec­on­do lot­to era pre­vis­to fos­se con­seg­na­to a Pim entro la fine del 2018.
Pim il 7 dicem­bre 2016 ha con­seg­na­to all’Autorità por­tuale il prog­et­to per la real­iz­zazione, in due fasi coer­en­ti con la con­seg­na delle aree, di un cantiere navale di demolizioni, costruzioni e rel­a­ti­va logis­ti­ca.

L’ex min­istro del­la dife­sa Rober­ta Pinot­ti

Pim il 26 gen­naio 2017 ha parte­ci­pa­to al kick-off meet­ing con­vo­ca­to dal Min­is­tero del­la dife­sa – Mari­na Mil­itare Ital­iana – final­iz­za­to alla ver­i­fi­ca del­la sosteni­bil­ità tec­ni­co-eco­nom­i­ca del­la demolizione delle ex-navi mil­i­tari, di cui all’Accordo di pro­gram­ma per la riqual­i­fi­cazione e ricon­ver­sione del polo indus­tri­ale di Piom­bi­no fir­ma­to il 24 aprile 2014 (nel­la foto in alto a sin­is­tra la fir­ma del­l’ac­cor­do, ndr), sal­vo poi riscon­trare la neces­sità di una nor­ma­ti­va in dero­ga per la con­seg­na del nav­iglio dismes­so all’Autorità por­tuale e suc­ces­si­va­mente a Pim (cosa facil­mente immag­in­abile fin dall’aprile 2014 ponen­do mente anche per pochi sec­on­di alle regole degli appalti pub­bli­ci, ndr).
Pim il 10 mag­gio 2017 ha comu­ni­ca­to alla Mari­na mil­itare ital­iana ed all’Autorità por­tuale i risul­tati dei sopral­lu­oghi alle ex navi pre­sen­ti nei por­ti di La Spezia, Augus­ta, Taran­to, Brin­disi, dichiaran­dosi disponi­bile, nonos­tante i pre­visti neg­a­tivi risul­tati eco­nomi­ci, alla demolizione di tre unità di som­mergi­bili, sen­za per­al­tro rice­vere riscon­tri alla disponi­bil­ità man­i­fes­ta­ta.
E così la favola del­la demolizione delle navi mil­i­tari è ter­mi­na­ta.
In par­al­le­lo all’impegno di Pim per l’acquisizione di commesse per costruzioni navali (con­sideran­do le ogget­tive dif­fi­coltà per l’avvio del­la demolizione di navi mil­i­tari), il 29 giug­no 2018 Pim stes­sa ha invi­a­to al Comune di Piom­bi­no la doc­u­men­tazione com­ple­ta per ottenere i per­me­s­si a costru­ire rel­a­tivi alla pri­ma fase (capan­none pic­co­lo e tet­toie), pos­tic­i­pan­do invece la sec­on­da fase (capan­none grande, uffi­ci) al com­ple­ta­men­to dei lavori civili in cor­so da parte dell’Autorità por­tuale entro il 2018, al fine di pot­er com­pletare l’assetto del cantiere entro fine 2019.
Anche in questo caso emerge come irrisolto il prob­le­ma rel­a­ti­vo alle esi­gen­ze espresse da Pim cir­ca le for­ni­ture di ener­gia elet­tri­ca, gas e acqua ed il rel­a­ti­vo acces­so all’area e di qui la pre­vi­sione di sca­den­ze così for­mu­late:

  • indi­vid­uare, entro 15 giorni le ulte­ri­ori azioni o pro­ce­dure nec­es­sarie al fine di com­pletare i pro­ced­i­men­ti autor­iz­za­tivi in cor­so, la doman­da dei per­me­s­si a costru­ire ed il com­ple­ta­men­to dell’iter per la con­ces­sione dema­niale marit­ti­ma;
  • indi­vid­uare, entro 30 giorni i req­ui­si­ti infra­strut­turali e le dotazioni di servizi nec­es­sari e fun­zion­ali all’avvio del cantiere di Pim;
  • definire, entro 30 giorni un crono­pro­gram­ma con­giun­to sulle azioni pub­bliche e pri­vate anco­ra nec­es­sarie per l’insediamento di Pim, al net­to del com­ple­ta­men­to degli inter­ven­ti sui piaz­za­li con con­clu­sione dei lavori pre­vista entro il 2018;
  • atti­vare rap­por­ti con­giun­ti e definire accor­di, entro 60 giorni con sogget­ti terzi dep­u­tati alla real­iz­zazione e ges­tione di infra­strut­ture di servizio pub­bli­co al fine di con­di­videre gli inter­ven­ti fun­zion­ali all’insediamento di Pim, definen­do modal­ità e tem­pi com­pat­i­bili nell’ambito di accor­di inte­gra­tivi.

Come ci si può ren­dere ben con­to anche in questo caso tem­pi lunghi per vedere l’insediamento indus­tri­ale e le opere nec­es­sarie, più lunghi di quan­to si pote­va pen­sare ed ancor di più, ovvi­a­mente, di quan­to era sta­to pre­an­nun­ci­a­to dagli stes­si sogget­ti che oggi si impeg­nano con questo pro­to­col­lo.

L’accesso alle aree por­tu­ali
Il pro­to­col­lo non affronta il prob­le­ma del­la definizione dei tem­pi di con­clu­sione delle opere, ma a mo’ di esem­pio pre­sen­ti­amoil caso dell’accesso alle aree por­tu­ali chedeve essere­garan­ti­to da quel­lo che l’Autorità por­tuale definisce come svin­co­lo di acces­so al por­to di Piom­bi­no.
Nell’attesa del­la real­iz­z­abil­ità del I° lot­to dei lavori del pro­l­unga­men­to del­la SS 398 fino al por­to, scrive l’Autorità por­tuale, si è pos­ta la neces­sità di real­iz­zare in tem­pi bre­vi lo stral­cio fun­zionale rel­a­ti­vo allo svin­co­lo Gag­no – Terre rosse del­la SS 398 che per­me­t­ta l’ingresso alla nuo­va zona nord del por­to di Piom­bi­no. Ques­ta Ammin­is­trazione ha redat­to per­tan­to il prog­et­to defin­i­ti­vo del­lo svin­co­lo in ogget­to con­sis­tente nel­la real­iz­zazione di un’asse stradale di cir­ca 1,5 Km com­pren­si­vo di 3 rota­to­rie, di un trat­to curvi­li­neo, di un viadot­to di acces­so, di un cav­al­ca­fer­rovia e l’ultimo trat­to ret­ti­li­neo di col­lega­men­to all’area por­tuale anti­s­tante le vasche di col­ma­ta com­pren­si­vo del var­co por­tuale di acces­so alle nuove aree.

La riga blu è il trac­cia­to del­lo svin­co­lo di acces­so al por­to di Piom­bi­no

Il cos­to com­p­lessi­vo dell’opera è pari ad € 13.770.000,00 di cui € 289.626,00 per gli oneri del­la sicurez­za ed € 170.412,76 per la prog­et­tazione esec­u­ti­va com­pren­si­va del Piano Sicurez­za e coor­di­na­men­to in fase di prog­et­tazione. Il tem­po nec­es­sario alla real­iz­zazione dell’ opera stradale, com­pren­si­va anche del­la prog­et­tazione esec­u­ti­va, è sta­to sti­ma­to in 17 mesi. ..Si prevede di bandire la gara entro il mese di Aprile e di par­tire con i lavori effet­tivi entro il ter­zo trimestre 2018”.
Evi­den­te­mente anche questi tem­pi sono da aggiornare.

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