Tra quindici giorni il progetto di JSW, ma non basta
PIOMBINO 16 gennaio 2020 — Questa mattina si è tenuta una riunione a Roma presso il Ministero dello Sviluppo Economico per fare il punto sull’attuazione del programma di rilancio dell’area di crisi industriale complessa di Piombino. Dalle prime dichiarazioni del Presidente della Regione Toscana Enrico Rossi e dal comunicato stampa del Comune di Piombino risulta che il Vice Capo di Gabinetto Giorgio Sorial ha informato che JSW Steel Italy Piombino ha assunto l’impegno di presentare il piano industriale per lo stabilimento di Piombino entro la fine del mese e che il problema del costo dell’energia elettrica per la stessa JSW è risolto nel senso che JSW pagherà l’energia elettrica così come la pagano e la pagheranno tutte le industrie siderurgiche.
Ma c’è una terza novità costituita dal fatto che il Comune di Piombino ha presentato e consegnato al Ministero un documento nel quale chiede esplicitamente
- che il Comune di Piombino si riappropri della titolarità sulla progettazione del secondo lotto della SS 398 dal Gagno al porto e che il Ministero interessato e/o la Regione Toscana intervengano per la copertura finanziaria della progettazione e della realizzazione,
- che il Comune di Piombino, dopo tanti anni di immobilismo, torni ad essere il soggetto attuatore della bonifica della discarica di Poggio ai venti avendo oltretutto già previsto un ipotetico percorso per il celere avvio della progettazione e realizzazione della bonifica mediante un servizio opzionale previsto nel contratto di servizio stipulato tra ATO e il Gestore unico SEI Toscana,
- che, anche in accordo con precedenti prese di posizione della Regione Toscana si bonifichino i cumuli di rifiuti che insistono sul terreno industriale sovrastante la falda e per questo sia stanziato dal Ministero un adeguato e certo finanziamento che permetta di procedere a una pianificazione a lungo termine tale da garantire il compimento dell’opera complessiva di bonifica,
- che, dopo tanti accordi di programma inattuati e protocolli d’intesa frammentari sottoscritti e mai realizzati, siano trattati i problemi del territorio con una visione complessiva e per questo sia ridefinito un accordo che affronti tutti i temi che compongono il “caso Piombino” che possa così diventare un’area di sperimentazione delle nuove politiche europee in materia ambientale e di sviluppo.
Alla riunione erano stati invitati, dal Vice Capo di Gabinetto Giorgio Sorial del Ministero dello Sviluppo Economico, Silvia Scozzese Capo di Gabinetto del Ministero per il Sud e la coesione territoriale, Mario Fiorentino Direttore generale del Ministero dello sviluppo economico, Laura Aria Direttore generale del Ministero dello sviluppo economico, Rosaria Fausta Romano Direttore generale del Ministero dello sviluppo economico, Pier Luigi Petrillo Capo di Gabinetto del Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare, Alberto Stancanelli Capo di Gabinetto del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, Salvatore Pirrone Direttore generale ANPAL, Enrico Rossi Presidente della Regione Toscana, Maria Ida Bessi Presidente della Provincia di Livorno, Francesco Ferrari Sindaco di Piombino, Pietro Verna Commissario straordinario della Autorità di sistema portuale del mar Tirreno settentrionale (in realtà non esiste più il Commissario straordinario in quanto è stato reintegrato nelle sue funzioni il Presidente Stefano Corsini, ndr), Catia Bastioli Presidente di Terna, Maurizio Gentile Amministratore delegato di Rete ferroviaria italiana, Domenico Arcuri Amministratore delegato di Inviatlia.
Sei i punti all’ordine del giorno:
- Stato di avanzamento degli interventi infrastrutturali ed esigenze prospettiche,
- Finanziamenti alle imprese: nuovo bando 181/89 (ed eventuali adeguamenti dell’AGP/PRRI), stato dei bandi regionali attività,
- Bonifiche ambientali,
- Verifica dello stato di avanzamento piano industriale di JSW Steel Italy Piombino e dell’eventuale adeguamento dell’ AdP ex art. 252-bis,
- Ipotesi di istituzione ZLS, ZES in aree di crisi industriali complesse,
- Proroga Commissario lavori al porto di Piombino.
Comune di Piombino
“Usciamo dalla riunione al Ministero dello Sviluppo economico con delle notizie che ci fanno ben sperare in un’accelerazione del processo: il MiSE ha preso contatti direttamente con l’azienda che ha assicurato che entro una settimana Jsw presenterà il piano industriale. Inoltre, sembra che il problema del costo dell’energia sia finalmente superato: Jsw potrà contare su un prezzo ridotto”.
Il sindaco di Piombino Francesco Ferrari fa il punto a conclusione della riunione tenutasi oggi al Ministero dello Sviluppo economico.
“I nodi cardine della vicenda Jsw — prosegue — sembrano finalmente avviarsi verso uno scioglimento ma non si può pensare che il caso Piombino si riduca alla vicenda dell’acciaieria. Oggi abbiamo portato a quel tavolo un documento contenente le richieste del Comune e le possibili soluzioni delle principali criticità del nostro territorio: in particolare le bonifiche di Poggio ai venti, di Città futura, della falda, la rimozione cumuli e i collegamenti infrastrutturali come la SS 398 e la rete ferroviaria. È essenziale rivedere gli accordi di programma che fino ad oggi sono stati sottoscritti per risolvere l’uno o l’altro dei tanti problemi, per farli confluire in un unico documento che li metta a sistema: solo con un progetto complessivo sarà possibile accedere alle risorse europee dedicate alla tutela dell’ambiente. È necessario e improrogabile iniziare a trattare il tema industriale assieme a quelli infrastrutturale e ambientale, così come indispensabile è che ogni opera trovi chiari soggetti attuatori e fondi certi, con tempistiche precise. La circostanza che l’Europa stia proprio in questi giorni trattando il tema delle riconversioni industriali nell’ottica dell’energia pulita, mettendo a disposizioni ingenti risorse, ci impone di pensare a Piombino come un’area di sperimentazione delle nuove politiche europee in materia ambientale e di sviluppo. Senza un progetto di questo tipo, non sarà possibile reperire i fondi necessari per realizzare gli interventi infrastrutturali come il secondo lotto della SS 398 e le bonifiche, a partire dalla rimozione dei cumuli, necessarie per la tutela della salute pubblica e per la ripresa economica. Il futuro del nostro territorio dipende dalla capacità delle istituzioni di collaborare per creare un progetto onnicomprensivo che possa rispondere alle necessità di rigenerazione ambientale e rilancio economico”.
Regione Toscana
“Tutto sommato è stata una riunione positiva. Mi pare infatti che le cose stiano procedendo, anche se più lentamente di ciò che vorremmo, ma nella direzione giusta”.
Il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, fotografa così l’incontro che si è tenuto questa mattina a Roma, al Ministero dello sviluppo economico per fare il punto sull’attuazione del programma di rilancio dell’area di crisi industriale complessa di Piombino e al quale erano stati convocati 4 ministeri (ma quelli dei Trasporti, dell’ambiente e per il Sud non hanno partecipato) e altri sette soggetti (tra i quali Terna, RFI, Invitalia, Comune di Piombino e Autoritá portuale) oltre alla Regione Toscana.
Dopo l’annuncio del breve rinvio (la consegna del documento da parte di JSW Steel Italy é attesa per la prossima settimana) della presentazione del Piano industriale, sul tavolo sono rimaste comunque questioni importanti a partire da quella della realizzazione delle infrastrutture viarie e della fornitura di energia elettrica e gas al nuovo porto.
“Se non vogliamo — ha precisato il presidente Rossi su questo punto — che i 250 milioni di investimento che la Regione ha dedicato alla realizzazione delle nuove banchine restino inutilizzati, é necessario fornire certezze sui tempi entro i quali potranno disporre degli allacciamenti ai servizi le 14 aziende che si sono dette disponibili ad insediare le loro attività nel nuovo porto di Piombino. Entro l’inizio di febbraio presenteranno i loro progetti con i quali si impegnano a mantenere a Piombino le loro attività per un minimo di dieci anni”.
Nel sollecitare un’accelerazione nella fornitura delle utilities, Rossi ha detto che occorre anche considerare le aree retrostanti alle banchine per realizzare un retroporto. A suo giudizio il Governo dovrebbe esporsi maggiormente e convocare un tavolo con tutti i soggetti che devono provvedere alla infrastrutturazione, perché sottoscrivano un Accordo di programma in cui si definiscano impegni precisi e tempi certi.
“Così come — ha aggiunto Enrico Rossi — chiedo ad Invitalia di utilizzare i circa 18 milioni di euro che ha a disposizione per offrire opportunità di finanziamenti alle imprese disponibili ad insediarsi a Piombino. Noi siamo disponibili ad integrarli con i fondi europei che la Regione gestisce. Se le bonifiche della falda idrica sono a buon punto, é invece necessario convocare una apposita riunione per definire compiutamente la questione dei cumuli di materiali che devono essere smaltiti”.
Su richiesta esplicita del presidente é emersa una novità per ciò che riguarda l’adeguamento del costo dell’energia. Secondo Giorgio Sorial, vice capo gabinetto del ministro, quando Jindal realizzerà il forno elettrico, avrà energia allo stesso costo delle altre imprese italiane e a prezzi perfettamente in linea con quelli europei: un bell’incentivo per JSW a dar pronto corso all’investimento più volte annunciato per la realizzazione del forno elettrico.
E, da questo punto di vista, il presidente Rossi ha detto che nell’incontro avuto con lui prima di Natale ha ricevuto rassicurazioni dall’imprenditore indiano circa la sua volontà di insediarsi stabilmente a Piombino e di aggiungere ai circa 220 milioni di investimento già effettuati, altri 15–20 nei laminatoi e di procedere con il programma di sviluppo annunciato.
Terminata la riunione al Mise, il presidente ha incontrato una delegazione sindacale per informarla sugli esiti della riunione del mattino. Con loro ha sottolineato quindi “la necessità di fare sistema”.
“Dobbiamo far sì — questo il suo auspicio — di far emergere Piombino a livello nazionale, facendolo diventare un esempio di decarbonizzazione della produzione di acciaio. Ho parlato anche con Ferrovie dello Stato che conferma i suoi impegni di acquisto e che presto bandirà una nuova gara per le rotaie, rispetto alla quale dovremmo seguire l’esempio di altri Paesi europei che nei bandi riservano fino all’80% delle commesse al produttore nazionale. Infine sarebbe importante avere l’attenzione del ministro Patuanelli, il cui interesse verso quello che é comunque il secondo polo italiano dell’acciaio, darebbe una risposta alla grande disponibilità mostrata dai lavoratori nello sforzo per il rilancio di Piombino”.
Ministero dello Sviluppo Economico
Si è riunito oggi al Ministero dello Sviluppo Economico il gruppo di coordinamento e controllo dell’area di crisi industriale complessa di Piombino, a cui hanno partecipato la Regione Toscana, la Provincia di Livorno, il Comune di Piombino, l’Autorità portuale, Invitalia, Anpal, RFI e Terna.
Nel corso dell’incontro è stato condiviso un percorso operativo, al fine di definire attraverso dei gruppi di lavoro tecnici un cronoprogramma dettagliato di interventi in grado di accelerare la riqualificazione e il rilancio produttivo del territorio di Piombino.
I gruppi di lavoro, che verranno convocati già nei prossimi giorni, coinvolgeranno sia i soggetti presenti al tavolo che gli stakelhoder necessari alla pianificazione degli interventi in ambito energetico, ambientale, infrastrutturale, nonché alla ricognizione delle risorse finanziarie disponibili. Al termine di questo percorso i risultati raggiunti costituiranno la base per il rinnovo dell’Accordo di programma dell’area industriale di Piombino.
Un ruolo importante per il rilancio di questa area lo avrà la riforma della legge 181/89 che consente di velocizzare le procedure di assegnazione dei finanziamenti e di estendere la possibilità di presentare progetti innovativi anche alle PMI e alle reti d’impresa.
Il MiSE ha infine comunicato che nei prossimi giorni verrà convocato il tavolo relativo allo stabilimento siderurgico JSW nel corso del quale l’azienda illustrerà il nuovo piano industriale.
USB PIOMBINO LAVORO PRIVATO
Oggi si è svolta la riunione sull’accordo di programma di Piombino a Roma, al Ministero dello Sviluppo Economico. Hanno partecipato la Regione, il Comune e i Ministeri dell’Ambiente e delle Infratutture. È stato comunicato da tutte le istituzioni presenti
- che il Governo con i suoi ministri ha garantito che il costo dell’energia dei futuri forni elettrici sarà uguale alle altre acciaieria elettriche italiane,
- che aspetteranno il giorno 23 gennaio da Jindal il piano industriale.
Per USB oltre al costo dell’energia che sarà uguale alle altre acciaierie, cosa che però poteva essere decisa e ratificata anche nei precedenti incontri per velocizzare il tutto, i problemi sono anche altri e da non sottovalutare per il futuro. Tra una settimana il piano industriale verrà presentato o chiesta una proroga? Ricordiamo che per la piena occupazione non basta un solo forno elettrico ma minimo due. Se questo piano industriale non conterrà al suo interno la costruzione del forno/i elettrici che decisione verrà persa dal Governo? Senza quei forni l’occupazione sarà di 600 massimo 800 lavoratori e gli altri 800/1000 verranno licenziati? Dall’incontro avvenuto oggi ci saremmo aspettati dalle istituzioni anche una decisa presa di posizioni sulle eventuali e probabili scenari futuri con eventuali alternative se il piano dichiarerà esuberi: qui è previsto solo il piano A e nessun piano B. Se Jindal non investirà quanto promesso il Governo sarà pronto ad invertire con una partecipazione pubblica o una eventuale nazionalizzazione? La nostra preoccupazione sono i posti di lavoro e le loro famiglie e per tutta la Val di Cornia. La città di Piombino è in crisi dallo spegnimento dell’altoforno nell’aprile del 2014 e aspetta ancora risposte. Corrono voci di nuovi dirigenti in Jsw e si fa il nome come nuovo manager anche di Scaroni ex presidente di Eni. Nessuna parola sugli ammortizzatori sociali presenti e futuri, tuttora i salari sono sempre più bassi con nessuna integrazione per i 1000 lavoratori a casa. VOGLIAMO FATTI E NON PROMESSE perché i tempo sta per scadere.
LEGA PIOMBINO
Il PD sollecita un intervento più incisivo da parte dello Stato per il futuro di Piombino, ma si ferma a chiedere al MiSE come al solito conto del destino della siderurgia a 18 mesi dall’acquisto dell’ex Lucchini da parte della Jsw Steel e alle difficoltà incontrate finora dalla nuova proprietà.
Questo partito fa al Governo sempre le stesse domande da decenni, e il Governo ovviamente risponde con la solita medicina di sempre, senza affrontare le vere criticità che assillano questo territorio da almeno 30 anni e senza affrontare in un’ottica moderna ed ambientalmente sostenibile la crisi complessa di Piombino.
Questa crisi non può essere risolta in modo puntiforme, ma con una visione complessiva. Non abbiamo bisogno di accordi di programma che vadano a toccare singolarmente i vari punti e le varie criticità, ma è necessario affrontare il “Sistema Piombino” nel suo complesso, e va intrapreso un percorso per avviare una procedura che affronti le varie criticità tutte insieme, affinché anche Piombino possa accedere ai fondi della Comunità Europea per la rinascita economica di questa città.
Il PD continua poi a trascurare l’importanza delle infrastrutture portuali che, con un minimo di solerzia da parte della burocrazia, consentirebbero di far partire subito il lavoro, come il porto commerciale e le aziende che intorno ad esso operano e che in queste nuove aree vorrebbero investire ma, purtroppo, sono ferme.
Le vere bonifiche, la salute dei residenti, le infrastrutture e una netta valorizzazione economica dal punto di vista della logistica, del turismo e dell’agricoltura che in un’ottica di diversificazione devono finalmente affiancarsi ad una siderurgia efficiente, devono essere le risposte che il governo nazionale, insieme a quello regionale e locale, devono dare a questa città, che con i suoi 1000 ettari di SIN chiede da anni un vero cambio di marcia, e le risposte vere che il PD fino ad oggi non ha dato.
Coordinamento Art. 1 Camping CIG
Con un lungo striscione esposto a lato della “rotonda SOL”, Camping CIG vuole ricordare alla città che la data del 24 gennaio (scadenza per la presentazione del piano industriale di JSW Italy ) deve essere una data dal significato “definitivo e complessivo” , che deve rendere noto alla città quale sarà il destino finale delle vaste aeree ad uso industriale oggi occupate dalla multinazionale. Basta con le vaghe promesse verbali, magari con previsioni ancora solo ipotetiche e scaglionate nel tempo . La città non puo’ attendere ulteriormente per programmare il suo futuro.
Se il Piano di JSW non prevedesse ora tutto cio’ che era stato promesso, lo Stato proceda a riacquisire il controllo maggioritario dello stabilimento e delle aree non strettamente necessarie a eventuali programmi “a scartamento ridotto”.
Fiom Fim Uilm provinciali Rsu Jsw Steel Italy e Piombino Logistics
Con l’approssimarsi della scadenza dei 18 mesi per la presentazione del piano di fattibilità dell’area fusoria, Fim Fiom Uilm provinciali e la Rsu Jsw e Piombino Logistics hanno incontrato questa mattina, presso la sede nazionale del Partito Democratico il vicesegretario onorevole Andrea Orlando, presenti anche Valerio Fabiani della segreteria regionale Toscana e Simone De Rosas, segretario di Piombino. L’incontro — che segue quelli fatti con il Prefetto, l’amministrazione comunale e la Regione — è servito per fare il punto sulle criticità del territorio piombinese (porto, bonifiche, infrastrutture e industria) e sulla necessità ormai improcrastinabile di ottenere un confronto tra tutti i soggetti interessati presso il Mise.
Riteniamo necessario eliminare l’alibi della criticità del costo energetico così da fare esporre all’imprenditore le reali intenzioni sugli investimenti dei forni elettrici: quello da 1 milione di tonnellate annue per i prodotti lunghi e quello da 2 milioni di tonnellate annue per i piani, così come previsto nel business plan. Indispensabili sono inoltre gli investimenti, per ora solo annunciati, sui treni di laminazioni e sulle demolizioni e smantellamenti, di cui non si ha più traccia.
Nel pomeriggio si è tenuto poi un incontro di aggiornamento con la Regione Toscana, al termine della riunione del Gruppo di coordinamento e controllo per l’attuazione del programma di rilancio dell’area di Piombino. All’incontro erano presenti il governatore Enrico Rossi, il consigliere regionale Gianni Anselmi e Gianfranco Simoncini assessore del Comune di Livorno e consigliere del governatore Rossi.
Abbiamo appreso che nell’incontro del MiSE il vice capo di gabinetto dott. Sorial ha annunciato:
- la conferma della prossima convocazione di un incontro con Jsw e la presenza delle organizzazioni sindacali entro 10/15 giorni.
- la conferma che la questione energetica è risolta e già confermata all’azienda.
Sembra che si stia parlando di un possibile rinvio della presentazione del piano industriale. Tutte notizie che, in attesa di trovare conferma, ci lasciano scettici e perplessi, visto che non è chiaro in quale modalità si sia risolto il tema energetico e quali siano le motivazioni di un probabile rinvio della presentazione del piano della nuova acciaieria elettrica.
Il nostro giudizio è di contrarietà in quanto il progetto è strettamente tarato per accompagnare i lavoratori con gli ammortizzatori sociali. Ogni ritardo potrebbe creare mancate coperture che non possiamo permetterci e nel caso sarà necessario garantire un allungamento del periodo di sorveglianza per dare le necessarie garanzie. Molte sono anche le criticità legate alla parte della logistica che però potranno essere sviscerate solo al prossimo incontro al MiSE da effettuare entro fine mese.
Segreteria provinciale Ugl metalmeccanici
Dall’incontro al MiSE tenutosi questa mattina tra il Comune di Piombino, la Regione Toscana e i Ministeri chiamati al tavolo (Sviluppo economico, Ambiente, Infrastrutture) sono emerse almeno due importanti notizie.
La prima è che Jindal, contattato dal Governo, ha dichiarato che presenterà il proprio piano industriale entro circa una settimana, quindi al massimo entro la fine del mese.
Riteniamo questo passaggio fondamentale per il futuro della siderurgia a Piombino, visto che sembrano scongiurate ulteriori proroghe.
La seconda notizia altrettanto importante è che il Governo ha rassicurato l’azienda sui costi energetici, che, ha affermato il Capo di Gabinetto , Giorgio Sorial, saranno equiparati a quelli di tutte le altre aziende siderurgiche italiane. Questo era un nodo cruciale su cui la multinazionale indiana aveva più volte fatto leva e che considerava imprescindibile per la realizzazione degli investimenti sui forni elettrici.
UGLm ritiene molto positivo questo incontro, ben consapevole che i passi da fare sono ancora molti ed il percorso è lungo e difficile.
Ma da oggi possiamo dire che si apre una nuova fase. Resta da verificare il piano industriale che verrà presentato nei prossimi giorni (se verrà presentato …) per fare valutazioni più approfondite.
Organizzazioni sindacali e comitati nei giorni precedenti
Associazione Coordinamento Art.1‑Camping CIG
Il 24 gennaio scadrà il termine entro cui JSW ha l’impegno di presentare l’esito dello studio di fattibilità del forno e dell’acciaieria elettrici. In vista della scadenza, nella mattinata di giovedì 16 gennaio, nel giorno dell’incontro istituzionale previsto al Mise, gli attivisti del Camping CIG appenderanno alla rotonda della SOL uno striscione lungo 20 metri sull’argomento: giornalisti e fotografi sono invitati per le ore 11.30.
Della stessa scadenza una delegazione del Camping CIG ha parlato martedì 14 con l’assessora al lavoro, Sabrina Nigro; assente il Sindaco Ferrari, ammalato. Nigro ha espresso il dubbio che l’azienda possa procrastinare ancora, non avendo ancora ottenuto dal Governo certezze sui costi energetici. Facendo osservare che gli smantellamenti si dovevano concludere entro il 2019 in base all’Accordo di programma e al business plan, il Camping CIG ha ribadito che i nuovi impianti, se davvero verranno realizzati, dovranno comunque essere installati lontano dall’abitato.
Fra le altre questioni, la delegazione ha rinnovato poi all’Amministrazione comunale la richiesta di assemblee cittadine periodiche su siderurgiabonifiche diversificazione, ottenendo soltanto la conferma che un’assemblea verrà convocata subito dopo l’incontro del 16. Circa la proposta in merito ad ammortizzatori sociali e Lavori di Pubblica Necessità, avanzata da tempo con decisione dal Camping CIG, e ripresa da un ordine del giorno di Callaioli (Prc) che dovrebbe essere discusso nel prossimo consiglio comunale, l’Assessora si è detta perplessa circa la complessità normativa della questione, appesantita a suo dire dalla recente introduzione dei «progetti utili alla collettività» (Puc) per i beneficiari del Reddito di cittadinanza.
Segreteria generale Fiom-Cgil provincia di Livorno
Il 31 dicembre andrà in scadenza la delibera dell’Autorità per l’energia inerente le agevolazione alle imprese a forte consumo energetico: se il governo non riconsidererà e prorogherà tali agevolazioni sarà a rischio gran parte della produzione siderurgica italiana da forno elettrico.
La segretaria generale della Fiom nazionale Francesca Re David, ieri a Piombino per l’Assemblea generale provinciale della categoria dei metalmeccanici tenutasi presso il Centro Giovani De Andrè, ritiene perciò — in una logica di governo delle politiche industriali — che il governo debba garantire un prezzo dell’energia che sia compatibile con quello di altri Paesi europei.
Re David — in un quadro di crisi generalizzata della siderurgia italiana, dove Taranto è il punto più evidente delle difficoltà del settore — sceglie questo sfondo per mettere a fuoco le criticità di Piombino. “L’energia – ha dichiarato Re David — è un fattore critico e cruciale per il futuro progetto di Piombino, come per tutte le aziende siderurgiche a forte consumo energetico”
La presenza della segretaria nazionale è stata anche l’occasione per fare una valutazione complessiva dei comparti produttivi seguiti che evidenziano, in ogni testimonianza delle rsu, due punti di particolare sofferenza:
Componentistica auto Settore più radicato nel capoluogo della provincia, ha visto sparire in pochi anni importanti e significativi insediamenti produttivi di centinaia di posti di lavoro. Resistono invece — non senza criticità e sofferenze di profondità di ordini — le realtà in cui sono presenti i Centri di ricerca e sviluppo.
Siderurgia a Piombino Con l’arrivo di Liberty in Magona guidata da un management locale motivato,si respira un’aria carica di opportunità, certamente tutte da verificare. A più di un anno dall’arrivo di Jindal — sebbene sia innegabile l’aspetto positivo della rimessa in marcia dei treni di laminazione per riconquistare la clientela — è altrettanto innegabile l’incertezza dei tempi e delle reali intenzioni della proprietà della realizzazione delle aree fusorie e acciaieria, senza le quali anche gli attuali impianti non hanno ragione economica di sopravvivere. Produrre in perdita, utilizzando dei semiprodotti costosi che dipendono da altre realtà produttive, rappresenta certamente un investimento necessario per riconquistare la clientela: il prezzo di tutto ciò però è pagato anche dagli impianti e dai lavoratori. Una condizione insostenibile e inaccettabile oltre i tempi definiti. La richiesta — ad oggi caduta nel vuoto — di un confronto plenario sotto la guida del Ministero è quanto mai urgente. In assenza di risposte la Fiom, a tutti i livelli della categoria e in sintonia con le altre sigle sindacali, è pronta a manifestare tutto il proprio dissenso per questa inaccettabile condizione.
Segreteria Provinciale UGL e UGLmetalmeccanici Livorno
In data odierna siamo stati ricevuti in Comune a Piombino dall’Assessore al lavoro Sabrina Nigro. Su domande rispetto agli argomenti all’ordine del giorno l’assessore ci ha anticipato le varie tematiche di cui si parlerà domani a Roma presso il MISE, incontro al quale saranno presenti anche Regione Toscana e Ministeri di Ambiente e Infrastrutture.
UGL ha rimarcato la necessità di affrontare, in maniera definitiva, il nodo del costo dell’energia su cui Jindal insiste ormai da tempo. L’assessore ci ha confermato che questa tematica verrà sicuramente affrontata a Roma, come anche altre questioni importanti quali le bonifiche ambientali e gli interventi infrastrutturali.
UGL auspica che dall’incontro di domani, finalmente venga fuori un cambio di rotta che possa aprire uno spiraglio per i lavoratori diretti e dell’indotto. Indotto ormai ridotto all’osso con poche Aziende rimaste in piedi. A tal proposito, proprio ieri, è stato rinnovato l’ammortizzatore sociale per l’Azienda di ristorazione “Serenissima” che si occupa delle mense dello Stabilimento, mentre resta ancora da trovare una soluzione per l’altra Azienda di pulizie “Cooplat” che sembrerebbe, ad oggi, aver ottenuto solo una limitata proroga dell’appalto.
Come UGL vigileremo e ci impegneremo affinché sia trovata una soluzione a breve anche per questa realtà dell’indotto. Sono già stati persi molti posti di lavoro. Questo territorio non può permettersi di perderne altri.