Tra spiaggia e appartamenti tanto tuonò che piovve
PIOMBINO 10 giugno 2016 — Tanto tuonò che piovve. Si, perché erano mesi che in città in molti si domandavano come avrebbe fatto l’amministrazione comunale a riappacificarsi con la Società Milanese 2006 srl e, soprattutto, con coloro che indirettamente gravitano attorno a quella società.
Molti sono i motivi che hanno portato il nostro gruppo consiliare ad essere fermamente contrario alla proposta di modifica della destinazione urbanistica di parte degli alloggi di Poggio all’Agnello in appartamenti.
Innanzitutto, il turismo non può più essere fatto con gli appartamenti da dare in vendita.
Piombino ha bisogno di strutture ricettive e non altre seconde, terze, quarte case.
In secondo luogo il complesso di Poggio all’Agnello nasce come Residenza Turistico Alberghiera e quella destinazione d’uso deve rimanere non essendo possibile giustificarne la modifica ubanistica sul mero presupposto che l’imprenditore sperava di guadagnarci di più.
Peraltro, nella delibera votata a maggioranza si legge che la situazione deficitaria della società determinerebbe il serio rischio che la struttura chiuda. Come dire, se mi concedi quello che chiedo bene, altrimenti ci rimetti pure tu ed i tuoi abitanti.
Mi interrogo se tale prospettiva alternativa sia stata espressamente (ed in modo spregiudicato) posta dalla società, oppure sia opera dell’amministrazione comunale, nell’intento di trovare una papabile giustificazione all’operazione.
Spero che sia la prima ipotesi.
Ed allora, altro motivo per dire no e’ quello di non piegarsi ai ricatti.
Per di più, aver accettato la richiesta della Società Immobiliare Milanese 2006 Srl vuol dire fare un enorme favore a questa ed un possibile futuro torto ad altri soggetti che andrebbero a chiedere “perché a loro si ed a me no”; a meno che l’intento non sia quello di trasformare anche altre RTA locali in appartamenti (ci viene in mente quella di Salivoli) instaurando una reazione a catena che aumenterebbe a dismisura la SPECULAZIONE EDILIZIA.
Tanto vale non autorizzare più RTA , meri trucchi, il più delle volte, per celare costruzioni e vendita di appartamenti con grandi vantaggi economici e fiscali.
Un’ultima riflessione sul contenzioso pendente dinanzi al TAR tra la società Immobiliare Milanese ed il Comune di Piombino: il ricorso fu introdotto nel lontano 2012; se l’amministrazione comunale avesse avuto il timore di perdere la causa, ben avrebbe fatto a trovare una soluzione immediata e non dopo quattro anni.
Quello del paventato rischio di una pesante sconfitta giudiziaria sa tanto di ulteriore tentativo di chi governa questa città di giustificare un favore che si voleva fare a prescindere.
Francesco Ferrari è portavoce locale FdI-AN e capogruppo del Gruppo Consiliare Ferrari Sindaco — Forza Italia