Trascrizione matrimoni gay: un no non ideologico

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pervenuta in redazione

PIOMBINO 3 otto­bre 2014 — Il nos­tro non è sta­to un no ide­o­logi­co o di pre­con­cet­to. Anzi, rite­ni­amo che qual­si­asi cop­pia di fat­to, anche quelle tra per­sone del­lo stes­so ses­so, abbiano dirit­to ad un riconosci­men­to giuridi­co assim­i­l­abile a quel­lo esistente tra moglie e mar­i­to.
Abbi­amo vota­to con­tro la mozione final­iz­za­ta alla trascrizione dei mat­ri­moni tra omoses­su­ali in quan­to rite­ni­amo che un con­siglio comu­nale non sia com­pe­tente a decidere una ques­tione di questo tipo: è il par­la­men­to ital­iano l’unico organo dep­u­ta­to ad inter­venire sul­la trascrizione dei mat­ri­moni cel­e­brati all’estero tra per­sone del­lo stes­so ses­so. Del resto, la intrascriv­i­bil­ità nei reg­istri del­lo sta­to civile ital­iano di quel tipo di unione è sta­ta ripetu­ta­mente sanci­ta anche dal­la Corte di Cas­sazione, sul pre­sup­pos­to del­la inidoneità dell’atto a pro­durre effet­ti in un Paese come l’Italia dove quel tipo di mat­ri­moni non è con­tem­pla­to.
Tra l’altro, per quei Comu­ni dove si è “azzar­da­ta” la trascrizione, sono scat­tate pesan­ti sanzioni pro­prio per la ille­git­tim­ità del­la trascrizione; non vor­rem­mo che anche il Comune di Piom­bi­no, e dunque i piom­bi­ne­si, fos­se chiam­a­to a pagare ingen­ti somme di denaro per una deci­sione palese­mente ille­git­ti­ma. Sen­za tenere di con­to poi che a ben­e­fi­cia­re del­la mozione sareb­bero solo col­oro che han­no avu­to la pos­si­bil­ità, anche eco­nom­i­ca, di sposar­si all’estero, deter­mi­nan­do così dis­ug­uaglianze ed ingius­tizie.

Francesco Fer­rari, Con­sigliere comu­nale lista “Fer­rari Sin­da­co”

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