Trasporto scolastico in proroga, teatro chiuso
CAMPIGLIA 19 novembre 2016 — Venerdì 11 novembre si è riunita la III commissione consiliare (Pubblica istruzione, cultura, beni culturali, sport, giovani, associazionismo, servizi socio-sanitari del Comune di Campiglia. L’amministrazione ha introdotto il tema del trasporto pubblico scolastico, riportando uno studio ANCI in cui si profila un calo delle nascite fino al 2020 e un crollo verticale ancora più preoccupante delle stesse verso il 2030. Per tali motivi l’amministrazione non è in grado di stimare l’utenza a cui sarà diretto il servizio, inoltre in concomitanza con la nuova legge sull’infanzia 0/6, ha previsto una riorganizzazione delle strutture scolastiche per far fronte al calo demografico, possibili chiusure di plessi e quindi probabilI modifiche delle tratte del trasporto pubblico.
Dulcis in fundo arriviamo all’ennesima proroga della proroga del servizio di trasporto pubblico scolastico, fino a giugno 2017. La prima proroga tecnica, fu motivata dall’assessore competente, con un comunicato uscito il 22 agosto 2016: “Le difficoltà della definizione del nuovo bando sono state le modifiche apportate al nuovo codice degli appalti (D.Lgs 50/2016), nonché la necessità di andare a gara, obbligatoriamente in rete con altri Comuni, tramite la Cuc Centrale Unica di Committenza, per acquisti di beni, servizi e lavori di importo superiore a 40mila euro”.
Invece in commissione è risultato chiaro che dati i problemi di carattere legislativo il Comune (risolti agevolmente da altri Comuni) ha colto la palla al balzo per prorogare nuovamente il bando, dando l’impressione di navigare a vista su un tema fondamentale per il servizio educativo.
Noi ribadiamo la nostra idea di arrivare quanto prima alla redazione di un bando che metta al primo posto la qualità del servizio e la tutela dei lavoratori e rigettiamo totalmente questo modus operandi, contraddistinto da proroghe su proroghe.
Purtroppo non è finita qui: lo scorso ottobre 2015, in vista del nuovo bando di affidamento del Teatro Concordi sono state richieste delle ristrutturazioni all’impianto di riscaldamento, al fine di adempiere alle normative vigenti. La prima determina risale al dicembre 2015, “riparazione e messa in sicurezza dell’impianto antincendio del teatro Concordi” con un investimento di 30mila euro. Dopo praticamente un anno, quando tutto sembrava in regola (controlli da parte dei tecnici), i vigili del fuoco hanno riscontrato delle inadempienze sull’impianto di riscaldamento rispetto alla normativa vigente. Per tale motivo il teatro non verrà messo a gara e rimarrà con la gestione diretta comunale, senza un palinsesto di stagione teatrale in collaborazione con Fondazione Toscana Spettacolo.
Nel prossimo consiglio comunale è stata posta all’o.d.g. una varazione di bilancio per finanziare tale opera di adeguamento, attingendo ai proventi dell’alienazione delle quote della Centrale de Latte. Forse l’amministrazione riuscirà a fare una piccola stagione indipendente, ma risulta evidente il danno di immagine e culturale per il nostro teatro.Anche se l’assessore preposto ha dichiarato che il danno per i cittadini non è poi così grave e che si possono rivolgere al vicino Teatro di Piombino.
Per tale motivo richiediamo che le responsabilità su ritardi e controlli vengano evidenziate e chiarificate, ricordando che la gestione amministrativa pubblica deve agire seguendo i criteri di efficienza, efficacia e buon andamento, in questo caso sicuramente disattesi.
I consiglieri M5S Campiglia
Daniele Fioretti
Cristina Chesi