Tre proposte dalla minoranza sindacale
PIOMBINO 12 novembre 2015 — Raccogliendo l’Invito che il Coordinamento fabbriche Prc ha rivolto a tutti, lunedì 16 novembre, a partire dalle 15, saremo davanti alla nostra storica sede del CdF, sul piazzale della portineria centrale Aferpi, mentre all’interno si svolgerà la riunione delle Rsu con i dirigenti sindacali nazionali: invitiamo lavoratori e lavoratrici a fare altrettanto.
Ci saremo per ribadire i nostri obbiettivi e confrontarci con i sindacalisti. All’ultima assemblea di ottobre, gli impegni presi davanti ai lavoratori da FIOM FIM e UILM erano ben chiari: in assenza di concreti segnali positivi da parte di Cevital, si sarebbe dovuti passare alla mobilitazione forte. Noi riaffermiamo che quell’impegno va rispettato, nonostante il pesante ritardo accumulato, e che l’assemblea generale unica di tutti i lavoratori, indotto incluso, deve essere convocata al più presto per preparare democraticamente al meglio la mobilitazione stessa.
Mentre nubi sempre più minacciose si addensano sulla Magona, il futuro delle acciaierie – e del territorio! — va chiarito mettendo alle strette Cevital-Aferpi circa la qualità industriale e la tempistica dei suo progetti, altrimenti si rischia un nuovo fallimento a breve, dopo le Partecipazioni statali, Lucchini e Severstal. Occorre verificare a fondo pure la qualità della produzione agroindustriale Cevital (biodiesel), affinché non passi ancora una volta in secondo piano l’indispensabile riconversione ecologica della nostra industria, accompagnata dalle bonifiche, con annessi posti di lavoro, a salvaguardia sia dell’occupazione che della salute di tutti. Scambiare posti di lavoro con inquinamento significherebbe illudersi che quei posti di lavoro abbiano un futuro. Al contrario, così si metterebbe a rischio la salute dei lavoratori e delle popolazioni (v. amianto), e si entrerebbe in contraddizione insanabile con la tanto auspicata diversificazione economica (agricola, turistica…).
Passeranno fino a 4–5 anni, prima di avere in marcia l’insieme delle attività preannunciate da Cevital. Noi riproponiamo fermamente la necessità di un piano straordinario a sostegno di tutti i lavoratori dipendenti e autonomi in difficoltà, tanto impegnativo quanto necessario, il quale preveda:
- prolungamento degli ammortizzatori sociali e disponibilità del TFR;
- quando Cevital-Aferpi tornerà ad assumere devono rientrare al lavoro per primi i lavoratori e le lavoratrici monoreddito, con figli a carico, con mutuo o prestiti da pagare;
- è indispensabile un piano straordinario di sostegno al reddito di quanti — lavoratori dipendenti e autonomi – sono senza lavoro, in Cig…, mediante consistenti riduzioni di tasse e tariffe (TARI, IMU, TASI…);
- per i lavoratori in difficoltà, è fondamentale ritrovare la dignità del lavoro e continuare ad essere fonte di ricchezza per un territorio che necessita di manutenzione straordinaria, ancor più dopo le recenti, disastrose piogge. A tale scopo va chiesto al governo di emanare provvedimenti straordinari per garantire un’integrazione pari a circa il 20 %, della busta paga dei cassintegrati disponibili e attivare così, per molti lavoratori, forme di lavori socialmente utili, aggiuntivi e non sostitutivi di posti di lavoro in essere.
Indichiamo tre leve su cui agire per ottenere risultati concreti dall’azienda e chiediamo che sindacati e istituzioni su queste leve agiscano con una determinazione finora tutta da dimostrare: la pur necessaria riduzione delle tariffe elettriche industriali, nonché la durata delle concessioni delle aree portuali (tanto care a Cevital che le ha richieste per… mezzo secolo) devono essere graduali e subordinate all’effettivo stato di avanzamento degli investimenti in siderurgia; infine, finché non si colerà acciaio dal nuovo forno elettrico, nessun macchinario impianto attrezzatura deve lasciare Piombino per essere trasferito altrove.
Gruppo di minoranza sindacale-Camping CIG