Treno rotaie: si può discutere, ma da pari a pari

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PIOMBINO 3 aprile 2019 — È ormai noto a tut­ti che AFERPI ha bisog­no di pro­cedere ad un upgrade del TPP ( Treno Rotaie ) attra­ver­so la real­iz­zazione di un impianto per la tem­pra, neces­sità indot­ta dal­la volon­tà di adeguare il liv­el­lo qual­i­ta­ti­vo del prodot­to agli stan­dard richi­esti dal mer­ca­to. La cosa di per sé non spaven­ta per­ché trat­tasi di lavo­razione ad impat­to ambi­en­tale zero, per­ché Piom­bi­no è sem­pre rius­ci­ta ad essere un’ eccel­len­za in ter­mi­ni di qual­ità dei prodot­ti e, anche se ad oggi non è dato conoscere il prog­et­to, la log­i­ca impian­tis­ti­ca vuole che il nuo­vo ampli­a­men­to non si svilup­pi ver­so la cit­tà. È essen­zial­mente gius­to per un Comune sostenere con i mezzi a pro­pria dis­po­sizione un’azien­da ritenu­ta fun­zionale all’idea di svilup­po del ter­ri­to­rio, ma questo deve essere fat­to par­tendo da una posizione par­i­taria rispet­to alla stes­sa. Va dunque sot­to­lin­eato che, poco più di un anno fa, veni­va approva­ta la “vari­ante AFERPI” con la quale si sta­bili­va che non ci sareb­bero potu­ti essere ulte­ri­ori svilup­pi siderur­gi­ci nelle aree adi­a­cen­ti al cen­tro abi­ta­to ( ex area a cal­do ), asset­to urban­is­ti­co vota­to dal Con­siglio Comu­nale, organo di rap­p­re­sen­tan­za di tut­ti i cit­ta­di­ni piom­bi­ne­si. Va aggiun­to anche che il piano indus­tri­ale Cevi­tal prevede­va la real­iz­zazione di un nuo­vo treno rotaie vici­no agli altri treni di lam­i­nazione, men­tre quel­lo Jin­dal prevede il man­ten­i­men­to ed il revamp­ing del­l’at­tuale. Oggi l’azien­da chiede una dero­ga agli ind­i­rizzi sta­bil­i­ti dagli stru­men­ti urban­is­ti­ci gen­er­ali e tut­to questo non può essere “gratis”. Purtrop­po con­tinuiamo a sen­tire altre forze politiche che inci­tano alla pronta real­iz­zazione dei desider­a­ta AFERPI proce­den­do imme­di­ata­mente ad altra vari­ante, pur sapen­do che il Con­siglio in car­i­ca può oper­are solo per atti indero­ga­bili o adem­pi­men­ti di legge, men­tre la Regione sta addirit­tura pen­san­do di pre­dis­porre un non meglio defini­to accor­do di pro­gram­ma per facil­itare gli inves­ti­men­ti AFERPI. Purtrop­po sti­amo assis­ten­do ad una sto­ria già vista con Cevi­tal, ovvero accon­tentare l’azien­da in tut­to sen­za avere garanzie in cam­bio. Il MoVi­men­to 5 Stelle Piom­bi­no, nel caso che i cit­ta­di­ni piom­bi­ne­si deci­dano di far­ci ammin­is­trare questo Comune, è dis­pos­to a dialog­a­re con l’azien­da ed a vari­are in tal sen­so gli stru­men­ti urban­is­ti­ci ma solo dietro nuove e più strin­gen­ti garanzie sul­la real­iz­zazione del piano indus­tri­ale. In caso con­trario se ne ripar­lerà a fine 2019 quan­do, come pre­vis­to dal­l’at­tuale accor­do di pro­gram­ma, l’azien­da è tenu­ta a pre­sentare gli stu­di di fat­tibil­ità per acciaieria elet­tri­ca e demolizioni. Non è sem­pre vero che per gestire i rap­por­ti con le gran­di aziende deve inter­venire il gov­er­no, i Comu­ni nel loro pic­co­lo qualche potere ce l’han­no, spes­so man­ca la con­ve­nien­za ad eserci­tar­lo.

Movi­men­to 5 Stelle Piom­bi­no

(Foto di Pino Bertel­li)

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