IL PASSATO NON INSEGNA: ANCORA LA SARABANDA DEI TEMPI IMPOSSIBILI

Trentasette mesi minimo per costruire un’acciaieria

Leonardo Mezzacapo

PIOMBINO 3 aprile 2017 – Quel­lo dei tem­pi di real­iz­zazione del prog­et­to Afer­pi, e non solo, è sem­pre sta­to un pun­to debole. Si è par­ti­ti il 30 giug­no 2015 quan­do nel piano indus­tri­ale pre­sen­ta­to e fat­to pro­prio da isti­tuzioni e sin­da­cati si è immag­i­na­to di com­in­cia­re inves­ti­men­ti e lavori il 1° luglio 2015 e chi­ud­ere i lavori del­la pri­ma acciaieria nel dicem­bre 2016, del nuo­vo treno rotaie nel novem­bre 2017 e del­la sec­on­da acciaieria nel gen­naio 2018. Tem­pi ovvi­a­mente impos­si­bili ma larga­mente pro­pa­gan­dati da tut­ti. Per non par­lare degli inni can­tati quan­do fu fir­ma­to il con­tratt­to tra Afer­pi e SMS per la costruzione del­l’ac­cia­ri­eria con un solo forno elet­tri­co dato per sbloc­co del prog­et­to con rel­a­ti­va tem­p­is­ti­ca attua­ti­va men­tre in realtà riguar­da­va solo la parte tec­no­log­i­ca e man­ca­va di finanzi­a­men­to e dunque non si pote­va par­lare di tem­pi per la fine dei lavori.
Quel piano indus­tri­ale (si fa per dire) è com­ple­ta­mente fal­li­to ma oggi ricom­in­cia la sara­ban­da dei nuovi tem­pi del nuo­vo piano indus­tri­ale che per­al­tro ad oggi non esiste.
Vedi­amo allo­ra da parte nos­tra un’anal­isi dei tem­pi effet­tua­ta col meto­do PERT per la costruzione di una nuo­va acciaieria, sec­on­do il prog­et­to di mas­si­ma con­corda­to tra SMS, soci­età costrut­trice, e Afer­pi, pre­sup­po­nen­do, nat­u­ral­mente, la disponi­bil­ità dei finanzi­a­men­ti che ad oggi invece non ci sono. L’inizio ovvi­a­mente è con­dizion­a­to da questi.
Nel pro­gram­ma PERT vis­i­bile sot­to sono mes­si assieme tem­pi e date in una log­i­ca tem­po­rale che ten­ga con­to delle dif­fi­coltà e delle prob­lem­atiche clas­siche, e quin­di preved­i­bili in buona parte, per met­tere per quan­to pos­si­bile dei pun­ti fer­mi riguar­do ai tem­pi nec­es­sari a real­iz­zare quel­l’ac­ciaieria. Per­man­gono tut­tavia inter­rog­a­tivi impor­tan­ti riguar­do ad aspet­ti del prog­et­to che sem­bra­no non essere defin­i­ti e che ancor meno pos­sono essere noti a sogget­ti non apparte­nen­ti ad Afer­pi stes­sa. È il caso del­la “Lin­ea di alta ten­sione da cen­trale Enel ester­na allo sta­bil­i­men­to” nec­es­saria ad ali­menta­re il nuo­vo forno elet­tri­co così come appare criti­co lo svilup­po dell’iter autor­iz­za­ti­vo indis­pens­abile ad abbas­sare la bandie­ri­na e dare avvio alle opere civili. Se fos­sero nec­es­sarie boni­fiche sul ter­reno gli otto mesi pre­visti potreb­bero non essere suf­fi­ci­en­ti.
Pre­messe queste dif­fi­coltà, sot­to si può leg­gere un pro­gram­ma elab­o­ra­to per macro voci, ottenu­to legan­do per quan­to pos­si­bile le varie attiv­ità ed attribuen­doi delle tem­p­is­tiche che tengano con­to di espe­rien­ze sia per­son­ali che di col­leghi impeg­nati in con­testi diver­si dal nos­tro paese, ma anche di val­u­tazioni pret­ta­mente tec­niche legate alla speci­ficità delle attiv­ità ripor­tate nelle sin­gole voci. Il pro­gram­ma è rel­a­ti­vo alla sola acciaieria e non con­sid­era il treno a rotaie per il quale sono nec­es­sarie speci­fiche val­u­tazioni. Tut­tavia, all’interno dei trentasette mesi che por­tano la pri­ma cola­ta al luglio 2020, in teo­ria potrebbe trovare col­lo­cazione anche il treno a rotaie. Solo in teo­ria per­ché in realtà per lavo­rare in par­al­le­lo su entram­bi gli impianti occor­rereb­bero risorse umane eccezion­ali per quan­tità e non manchereb­bero seri prob­le­mi logis­ti­ci ed orga­niz­za­tivi dovu­ti alla sovrap­po­sizione.
Log­i­ca e buon sen­so vor­reb­bero i lavori per il treno rotaie solo in parziale sovrap­po­sizione con i lavori dell’acciaieria e prin­ci­pal­mente in serie, con rel­a­ti­vo sposta­men­to del­la data di pro­duzione delle rotaie stesse.

*Leonar­do Mez­za­capo è l’ex respon­s­abile uffi­cio tec­ni­co Luc­chi­ni

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