Troppe aziende a gestire i rifiuti
A leggere le dichiarazioni di Fabiani sui rifiuti c’è da restare allibiti. Esalta l’ingresso dei nostri Comuni nell’ATO sud (Grosseto, Siena, Arezzo) e nello stesso tempo annuncia l’avvio di una “discussione più approfondita” sulla scelta già fatta. Ha perfettamente ragione perché di discussioni non ce ne sono mai state, né approfondite, né superficiali, tanto meno con i cittadini. La gestione dei rifiuti in Val di Cornia è caratterizzata da poca trasparenza e da annunci roboanti ai quali generalmente non fa seguito nulla di concreto, se non una discarica che “scoppia” e un impianto TAP che non ha ancora venduto un grammo di Conglomix. Ai cittadini interessano la qualità del servizio, dove va a finire la raccolta differenziata e l’equità delle tariffe. Non sappiamo se con il passaggio nell’ATO sud ci saranno miglioramenti, se aumenterà il riuso dei rifiuti e se le tariffe subiranno variazioni. A queste domande non sono mai state date risposte.
Quello che è certo, invece, e che entreremo nell’ATO sud solo per lo spazzamento e la raccolta dei rifiuti urbani dopo che è già stato affidato il servizio ad un gestore unico, come previsto dalle leggi. Si chiama “SEI Toscana” e raggruppa imprese a capitale pubblico e privato di cui non fa parte ASIU. Se ne deduce che per la raccolta dei rifiuti urbani l’ASIU non ha più ragione di esistere.
Ma da qui in poi si levano altre nebbie. Intanto l’ASIU resta per la gestione della discarica di Ischia di Crociano che i Comuni non vogliono evidentemente far gestire a SEI Toscana. Non si fidano? Sappiamo anche che la discarica è in via di esaurimento e che da anni l’ASIU annuncia progetti di ampliamento di cui, però, non si conoscono gli esiti. Inoltre con il passaggio nell’ATO sud la nuova discarica per i rifiuti urbani dovrà essere inclusa nella programmazione delle Province di Grosseto, Siena ed Arezzo, ma con il parere favorevole della Provincia di Livorno. Una cosa è certa: d’ora in poi dei nostri rifiuti urbani si occuperanno due società invece di una ( SEI Toscana e ASIU) e quattro province invece di una.
La cosa si complica ancora di più per i rifiuti speciali. Dice Fabiani che nell’ATO Sud ”vedevamo maggiori opportunità in termini di strategie industriali che potessero valorizzare la nostra realtà con le sue peculiarità, a partire da impianti come la TAP per il trattamento e il riuso dei rifiuti industriali”. Se ne deduce che l’interesse per l’area Grossetana risiede nella gestione dei rifiuti speciali di cui, però, non si occupano affatto gli ATO e che invece resta interamente nelle competenze della Provincia di Livorno. Potrebbero dirci i dirigenti del PD e i nostri sindaci in cosa consistono questi interessi a sud nel campo dei rifiuti speciali? Se la gestione dei rifiuti speciali è un servizio pubblico o un’ attività di mercato e se la missione della società pubblica ASIU è quella di occuparsi dei rifiuti speciali? Se ritengono corretto che ASIU, che non farà più la raccolta dei rifiuti urbani, debba occuparsi di un impianto di una società di diritto privato come la TAP in cui è entrata come socio pubblico rilevando le azioni del Comune di Piombino assumendo anche la sua gestione?
A questo punto sorge spontanea anche un’altra domanda. I Consigli Comunali di San Vincenzo, Campiglia e Suvereto, soci di ASIU, non hanno mai deciso di acquistare azioni della società TAP, né sono stati mai informati. Chi lo ha fatto, quando, perché?
Il risultato di tutte queste confuse e dubbie operazioni sui rifiuti è che ora i nostri Comuni si avvalgono di tre società (SEI Toscana, ASIU e TAP), partecipano all’ATO delle Province di Grosseto, Siena e Arezzo e dipendono ancora dalla programmazione della Provincia di Livorno nell’ ATO nord. E hanno il coraggio di parlare di semplificazione! Invece di inneggiare a non si sa quale presunto vantaggio, inizino a capire quello che fanno e a dare risposte documentate e trasparenti ai cittadini.
Forum per San Vincenzo, Uniti per Suvereto, Comune dei Cittadini