Turismo con 1500/2000 posti letto alla Sterpaia
PIOMBINO 2 marzo 2017 — Il borgo di Riotorto ha svolto fino ad oggi una funzione gregaria con una vocazione prevalentemente agricola. Ttrascurato da un Comune forse troppo distante e spesso miope, domani potrebbe diventare strategicamente complementare per un vero rilancio turistico di Piombino. Il parco della Sterpaia è una perla che non viene messa a frutto, rimanendo prevalentemente un costo per la Parchi Val di Cornia. Un insediamento turistico con residenze leggere a basso impatto ambientale potrebbe attivare un importante investimento, parliamo di 1500/2000 posti letto con un minimo di 80 occupati. Per limitare al massimo l’impatto ambientale la parte dei servizi, piscina, discoteca, ristorazione e ludica in generale per tutte le manifestazioni culturali/popolari per gli ospiti e per tutti gli altri utilizzatori del parco, del comprensorio ed oltre, potrebbe essere ubicata nelle aree limitrofe al parco, facendo sì che la Sterpaia possa tornare ad essere un vero centro di aggregazione, almeno per nove mesi l’anno. L’altro aspetto estremamente positivo è che il contratto di servizio con la Parchi Val di Cornia da stipulare con l’imprenditore porterebbe cospicue entrate nella società che grava ancora in modo troppo consistente sui Comuni della Val di Cornia. La Parchi deve tendere ad annullare le quote dei Comuni (circa un milione), può farlo se la sua gestione del territorio assume una caratteristica imprenditoriale oltre che di tutela: le due cose possono coesistere e noi, nel tempo, abbiamo già dato alcuni spunti. Se Piombino riuscisse anche a rilanciare Torremozza e Sant’Albina, con le medesime finalità economico/strutturali (basso impatto ambientale e non di selvaggia cementificazione), darebbe un ulteriore importante risposta occupazionale che sommata a quella della Sterpaia è stimabile in complessivi 150/200 occupati.
Riccardo Gelichi, Portavoce Lista Civica Ascolta Piombino