Turismo contro rottamazione navi militari
PIOMBINO 9 luglio 2014 — TURISMO: un sostantivo che ha una serie di implicazioni, ciascuna connessa con l’altra. Se non si comprende ciò è inutile parlarne. Tutto parte dal cuore e dalla testa, come ogni vocazione. Il polo di rottamazione per navi da guerra, come sta sbandierando Enrico Rossi, è in pieno contrasto con qualsiasi sviluppo turistico balneare. Navi vecchie, piene di metalli nocivi, fra i quali l’URANIO, sono un’enorme bomba ecologica. Messina avrebbe dovuto avere uno sviluppo in tal senso per le dismissioni della NATO, ma accurati studi scientifici hanno dato risultati catastrofici. Ebbene, è giusto che le Istituzioni collaborino fra di loro, pertanto comprensibile la firma del governatore sull’ordinanza che consente la partenza verso Genova della Concordia, evitando contenziosi fra enti diversi. Giustificabile anche una forma di patto che garantisca una specie di scambio per sostenere le difficoltà del nostro territorio, ma non su progetti che non sono assolutamente garanti della salute dei cittadini e dell’ambiente, soprattutto in una realtà che ha già concesso troppo all’inquinamento. Siamo passati da enunciazioni con soluzioni di industria moderna e compatibile, ad ipotesi di interventi potenzialmente devastanti. Se oltre 40.000 tonnellate di ferraccio contaminato non sono state ancora smaltite, ci saranno precise motivazioni. Ecoacciai scelga altre soluzioni, e se ne è capace ce le proponga, può darsi che alcune ipotesi possano essere sostenibili, anche se per Piombino servirebbe un investimento di un grande gruppo industriale, e non di qualche sfasciacarrozze interessato esclusivamente ad utilizzare soldi pubblici e pressochè nulla dei propri.
Al di là delle Istituzioni, Enrico Rossi tenga conto che ci sono cittadini che hanno il diritto di esprimersi su questioni che sotto il profilo ambientale sono fortemente impattanti. Per la centrale a carbone vi fu un REFERENDUM, sul polo di dismissione per le navi da guerra, nonostante alla fine sarà un’altra illusione, è imprescindibile tener conto della volontà popolare.
Luigi Coppola