Tutte le competenze al Consorzio di bonifica
SUVERETO 18 dicembre 2014 — Ho letto con vero piacere l’idea avanzata dal Presidente del Consorzio di Bonifica sul rivendicare al proprio Consorzio, cioè ad unico soggetto, tutte competenze di controllo e manutenzione del Cornia e reticolo dei suoi affluenti dalla sorgente fino alla foce. Finalmente c’è qualcuno che riesce a vedere un palmo oltre il proprio naso, pensate che oggi le competenze sono divise in tanti rivoli che di fatto non possono garantire niente di buono nel rispetto delle esigenze dei corsi d’acqua e per lo stesso rischio di esondazione e inquinamento delle falde.
Non occorrono tante considerazioni sul problema che viene posto, dobbiamo solo augurarci che anche gli organi competenti, a partire dalla Regione, sappiano cogliere tutto il positivo che è contenuto nella proposta e che non facciano passare troppo tempo dall’affermare, codificandolo, la giustezza della proposta.
Mi permetto di aggiungere anche un’altra idea che dovrebbe portare sostegno al governo dei territori collinari, montani e comunque rurali. Tutta la rete della viabilità rurale che percorre le nostre campagne è quasi sempre di pubblico utilizzo ma di competenza dei Consorzi vie Vicinali, nei quali i coltivatori componenti dei medesimi consorzi in quanto frontisti con le loro proprietà, sono sempre alle prese con grandi difficoltà, per mancanza di risorse finanziarie, ma anche di strutture e attrezzature adeguate a governare una simile competenza.
Ritengo che anche questo ruolo dovrebbe essere assegnato al Consorzio di Bonifica, per ottenere due risultati importanti. Il primo è portare giustizia verso il mondo contadino che deve mantenere una viabilità di tipo pubblico che, oggi, per la maggior parte del tempo, viene utilizzata per tutti altri scopi e da tutti i cittadini. La seconda è la necessità di una manutenzione adeguata, per le strade ma anche per il reticolo di fosse piccole e medie che stanno al fianco di queste, che sono fortissimamente trascurate e che invece sono elementi molto importanti per garantire un giusto scorrimento delle acque piovane.
Tra l’altro, se è vero quello che ci dicono, che le piogge saranno sempre più violente e faranno cadere tanta pioggia in pochi minuti, aumentando il rischio degli allagamenti delle campagne e non solo, oltre ovviamente la grande pericolosità delle strade quando vengono trasformate in fiumi, proprio perché il reticolo adiacente non funziona in maniera adeguata. Ecco, anche queste competenze dovrebbero essere assegnate alla Bonifica, per una unità di intervento e per eliminare un proliferare di piccoli consorzi che non hanno strumenti e risorse per il proprio lavoro.
Un vecchio detto dice: “se son rose fioriranno”. Chi vivrà vedrà.
Walter Gasperini