Un accordo di programma per l’ area di Piombino
PIOMBINO 30 marzo 2014 — Due recenti comunicati stampa fanno il punto sull’elaborazione dell’ accordo di programma scaturente per Piombino dalla definizione di area di crisi industriale.
Il primo è del Ministero dello sviluppo econonomico: «Entra nel vivo, a ritmi sostenuti, il confronto sui contenuti dell’Accordo di Programma per Piombino, lo strumento deputato a mettere a punto il progetto di riqualificazione ambientale e di riconversione industriale dell’area di crisi complessa del polo produttivo piombinese. La convenzione interistituzionale viene ritenuta da tutti i soggetti interessati sempre più urgente, soprattutto alla luce dell’iter ormai avviato per la cessione dei siti di Piombino e Lecco della Lucchini SpA in Amministrazione Straordinaria. Tanto urgente che il Governo- come è chiaramente emerso oggi nel corso di un ampio dibattito che si è svolto al Ministero dello Sviluppo Economico- punta achiudere l’intesa entro la prima decade di aprile.
A discutere nel merito dell’AdP sono stati- in una riunione presieduta dal Vice Ministro al Mise Claudio De Vincenti- la Regione Toscana (con il Presidente Enrico Rossi), la Provincia di Livorno, il Comune di Piombino (con il Sindaco Gianni Anselmi), l’Autorità Portuale ed esponenti dei Dicasteri dell’Ambiente, dei Trasporti e del Lavoro.
L’Accordo di Programma intende muoversi- secondo un’impostazione condivisa da tutti- lungo quattro assi: quello industriale, quello ambientale, quello che punta al rafforzamento produttivo e quello delle politiche attive per il lavoro.
Sullo sfondo dell’AdP per Piombino e dell’altro Accordo già realizzato per l’adeguamento del porto, si stagliano- a giudizio dei partecipanti all’incontro odierno- le questioni della demolizione di diversi generi di navigli e del refitting navale».
Il secondo della Regione Toscana: «Riconversione altoforno, bonifiche e messa in sicurezza ambientale, rafforzamento produttivo, ammortizzatori sociali per i lavoratori. Questi in sintesi i punti principali dell’accordo di programma per la riconversione ecologica del polo siderurgico proposti dalla Regione durante l’incontro che si è tenuto oggi presso il ministero dello sviluppo economico.
Il presidente della Regione, che ha guidato la delegazione, ha sottolineato anzitutto che l’obiettivo è firmare l’accordo di programma entro 15 giorni. Inoltre ha ribadito che la partita non può essere persa e che la riconversione ecologica e la riqualificazione industriale del polo siderurgico sono più vicine. Il presidente ha poi aggiunto che oggi si è fatta chiarezza su assi di intervento, soldi, aree demaniali ed incentivi per le Pmi ed inoltre che il rapporto aperto con l’Europa ed Antonio Tajani consente di prevedere che Piombino sarà il primo caso di applicazione del piano europeo dell’acciaio e del nuovo regolamento per lo smantellamento delle navi. Quindi ha concluso ricordando che il momento è drammatico ma che Piombino non è sola.
I punti avanzati dalla Regione per l’accordo di programma prevedono la riconversione con sostituzione dell’altoforno con Corex e forno elettrico conservando una parte della cockeria e laminatoi, bonifiche e messa in sicurezza ambientale, rafforzamento produttivo per attrarre nuove Pmi, ammortizzatori sociali a garanzia dei lavoratori (prevista una riunione la prossima settimana al Ministero lavoro). Infine per il porto la Regione chiede una procedura per individuare imprenditori sia per la rottamazione che per il refitting di grandi navi e creazione primo centro italiano conforme a nuovo regolamento europeo».
Il Presidente della Regione Toscana ha aggiunto anche qualche parola sull’entità e la provenienza dei finanziamenti regionali utilizzabili. «Per incentivare imprenditori alla realizzazione di un Corex la Regione metterà 60 milioni di euro, 30 provenienti da fondi europei nella nostra disponibilità, 30 dai fondi regionali per lo sviluppo».
L’argomento era stato affrontato nella seduta del 19 febbraio della Giunta regionale allorchè era stata assunta un decisione nella quale si sono dirottate risorse di provenienza statale del Programma attuativo regionale del Fondo aree sottosviluppate 2007–2013 al sostegno del Progetto di riqualificazione e riconversione industriale del polo di Piombino, con una dotazione di finanziaria di € 32.543.233,16, riducendo per una cifra analoga stanziamenti per
Infrastrutture per i settori produttivi (€ 10.979.898,74),
Ricerca industriale e sviluppo sperimentale (€ 11.352.808,62),
Interventi sul patrimonio culturale (€ 2.390.679,00),
Servizi per l’infanzia e l’educazione formale e non formale (€ 7.819.846,80).
Rimane aperto il problema del rapporto tra gli eventuali contenuti e finanziamenti dell’ accordo di programma e l’esito della procedura di vendita della Lucchini, così come emerge dall’ascolto della prima parte della riunione della Giunta regionale.
(Chi vuole vedere ed ascoltare la discussione che nella Giunta regionale si è svolta su quest’argomento può andare nella pagina web
http://www.regione.toscana.it/regione/giunta/archivio-video/-/asset_publisher/jutkEQK8NAiO/content/sedute-della-giunta-regionale-febbraio-2014?redirect=http://www.regione.toscana.it/regione/giunta/archivio-video?p_p_id%3D101_INSTANCE_jutkEQK8NAiO%26p_p_lifecycle%3D0%26p_p_state%3Dnormal%26p_p_mode%3Dview%26p_p_col_id%3Dcolumn‑3%26p_p_col_pos%3D1%26p_p_col_count%3D2,
cliccare su Giunta regionale – 19.02.2014,
avviare il video
e ascoltarne 3 minuti)
(Foto di Pino Bertelli)