Un atto di indirizzo strategico fuori tempo e modo
PIOMBINO 16 dicembre 2019 — Il Consiglio Comunale di San Vincenzo è stato convocato d’urgenza per discutere un misterioso “atto di indirizzo strategico” per la discarica di Ischia di Crociano, a Campiglia Marittima potrebbe avvenire la stessa cosa.
Si tratta di convocazioni assurde che rispondono ad un solo obiettivo, dare un pretesto al liquidatore dell’ASIU per votare a favore del piano industriale di RIMateria nonostante la netta contrarietà della maggioranza dei soci dell’ASIU stessa.
Ma strumentalizzare le istituzioni per questi giochetti è grave e inaccettabile. Le convocazioni d’urgenza si fanno per atti imprevisti, cui debba seguire una deliberazione immediata del Consiglio pena grave pregiudizio per l’Ente. Qui siamo in una condizione completamente diversa. È passato un mese dalla Valutazione d’Impatto Ambientale regionale, se si fosse ravvisata la necessità di un atto di indirizzo strategico ci sarebbe stato tutto il tempo per una convocazione ordinaria del Consiglio.
Ma c’è di peggio. Il Consiglio Comunale DEVE dare gli indirizzi strategici al Sindaco per rappresentare le posizioni del Comune nell’assemblea dell’azienda di cui è socio (ASIU). Pertanto tali indirizzi dovevano essere formulati ai Sindaci prima dell’ultima assemblea ASIU quando è emersa la contrarietà della maggioranza dei soci al piano industriale proposto da RIMateria. Non è certo compito del Consiglio Comunale di San Vincenzo o Campiglia Marittima formulare indirizzi strategici alla liquidatrice dell’ASIU nel Consiglio di Amministrazione di RIMateria, convocato per il 18 che quindi è la vera ragione della pretesa “urgenza”. La liquidatrice ha già ricevuto gli indirizzi strategici dai soci ASIU e deve tenerne conto.
Ovviamente, quando nel 2016 le minoranze a San Vincenzo come a Campiglia chiedevano a gran voce di conoscere il piano industriale di RIMateria e di poter esprimere gli indirizzi strategici in ASIU per quell’azienda, la risposta era sempre negativa, allora dare gli indirizzi strategici a RIMateria non spettava al Consiglio Comunale ma ad altri. Oggi il Consiglio Comunale potrebbe far comodo a chi non vuol rispettare la volontà dell’azienda che rappresenta e vuol approvare il piano industriale nonostante tutto e tutti.
Un tentativo grave, goffo e contrario all’interesse delle comunità con cui, ancora una volta, si vuol garantire la prosecuzione dell’importazione a Piombino di rifiuti speciali da tutt’Italia, alla faccia delle bonifiche, alla faccia della salute, alla faccia della qualità del nostro territorio e della qualità della vita dei cittadini.
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