Un atto dovuto, non una rivoluzione copernicana

· Inserito in Spazio aperto
Riccardo Gelichi

PIOMBINO 12 luglio 2016 — L’avvio per il pro­ced­i­men­to del­la vari­ante urban­is­ti­ca nec­es­saria per l’attuazione del piano Afer­pi è un atto dovu­to, di cer­to non una riv­o­luzione coper­ni­cana, e anche se impeg­na nuove aree palus­tri e invece alcune le lib­era, res­ta un pro­ced­i­men­to così atte­so che oggi assume la par­ven­za di un piat­to tiepi­do. Men­tre l’annuncio del rad­doppio di Cit­tà Futu­ra, che vede resti­tuire un altro pez­zo di aree indus­tri­ali alla cit­tà, ci fa piacere, res­ta il fat­to che sono ormai diver­si anni che giac­ciono dod­i­ci mil­ioni d’euro per la bonifi­ca delle aree “ex Sider­co” e anco­ra atten­di­amo fat­ti più che notizie. Invece la nota del­la lista civi­ca di mag­gio­ran­za Spir­i­to libero è incor­ag­giante, s’inizia a par­lare di nuo­vo piano strut­turale e di vari­anti antic­i­patri­ci, quel­lo che noi chiedi­amo da anni, un pezzet­to del­la mag­gio­ran­za è rius­ci­ta final­mente a ren­dere com­pren­si­bil­mente nec­es­saria la paro­la “vari­ante” nel vocabo­lario politi­co del mono­liti­co quan­to immo­bile PD locale. Ora c’è da vedere se alle parole suc­ced­er­an­no i fat­ti, sarà una lot­ta con­tro il tem­po e bisognerebbe avere le idee chiare, per­ché la legge dice che tutte le pre­vi­sioni scadono a novem­bre del 2017, dopo ci sarà il nuo­vo piano oper­a­ti­vo. L’altra doman­da cui anco­ra nes­suno riesce a dare una rispos­ta è la ques­tione infra­strut­turale, al di là delle buone volon­tà politiche, per entrare in eser­cizio il nuo­vo por­to attende anco­ra le infra­strut­ture viaria e fer­roviaria. Sem­bra che il fat­to di essere area di crisi com­p­lessa non por­ti van­tag­gi par­ti­co­lari, sia in ter­mi­ni finanziari sia di accel­er­azione dei pro­gram­mi, oppure la cab­i­na di regia ha le idee con­fuse; ma che man­ca­vano le aree per gli inves­ti­men­ti e che si dove­va diver­si­fi­care lo sape­va­mo da sem­pre. Insom­ma, i temi del­la nau­ti­ca, del­la cantieris­ti­ca e del tur­is­mo si fan­no avan­ti, qual­cuno inizia ad essere con­sapev­ole che un solo impren­di­tore non bas­ta; par­a­dig­ma che era e con­tin­ua ad essere un ris­chio enorme per qual­si­asi ter­ri­to­rio.

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