Un bilancio secondo l’imput del governo centrale

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CAMPIGLIA 22 aprile 2015 — Il con­siglio comu­nale ha approva­to il bilan­cio di pre­vi­sione 2015 con i voti favorevoli del grup­po di mag­gio­ran­za Campiglia Demo­c­ra­t­i­ca e il voto con­trario dei grup­pi di mino­ran­za, Cen­tro destra — Forza Italia, Comune dei Cit­ta­di­ni e Movi­men­to 5 stelle. “Il nos­tro Comune ha cer­ca­to di inter­pretare e fare pro­prio l’input rice­vu­to dal gov­er­no cen­trale – dichiara l’assessora al bilan­cio Vio­la Fer­roni — cer­can­do di gestire lo spir­i­to di cam­bi­a­men­to che ne è pro­prio e non con­tra­stan­do­lo. Cre­di­amo infat­ti che il comune del­la nos­tra epoca deb­ba essere una strut­tura snel­la, che man­ten­ga pro­prie le fun­zioni di pro­gram­mazione e con­trol­lo, ma ne rive­da i meto­di di attuazione prat­i­ca: un comune inte­gra­to con il ter­ri­to­rio, con i cit­ta­di­ni e le imp­rese, cui deve dare rispos­ta. È ques­ta la pre­mes­sa che ci ha por­ta­to alla stesura del bilan­cio di pre­vi­sione 2015, dove il dato essen­ziale è il man­ten­i­men­to di tut­ti i servizi, l’introduzione di nuovi e la mod­i­fi­ca al fine di miglio­rare alcu­ni di quel­li già esisten­ti, lad­dove ritenu­to nec­es­sario”.
“Ciò è sta­to pos­si­bile – affer­ma Fer­roni — gra­zie ai rispar­mi pre­visti sul­la spe­sa pub­bli­ca, con par­ti­co­lare atten­zione alla riduzione dei con­su­mi che porter­an­no ben­efi­ci non solo eco­nomi­ci ma anche ambi­en­tali e sociali, gra­zie al minore impat­to e con­sumo di risorse. Lo stu­dio del con­testo sociale ed eco­nom­i­co uni­to alla conoscen­za del ter­ri­to­rio comu­nale ci con­seg­na tut­tavia dati pre­oc­cu­pan­ti, quel­li di una crisi non anco­ra risol­ta che crea bisog­ni nuovi da gestire, sarebbe ipocri­ta negar­lo”.
In una non facile situ­azione, il Comune di Campiglia ha cer­ca­to con­cen­trare l’attenzione alle famiglie così come alle imp­rese: la tas­sazione comu­nale si alleg­gerisce e quest’anno si riduce la Tasi sul­la pri­ma casa, por­ta­ta al 2,3 per mille dal 2,5 del 2014. L’im­por­to può essere abbat­tuto, in tut­to o in parte, dalle detrazioni (aut­o­fi­nanzi­ate, così come da rego­la­men­to, con lo 0,3 per mille prel­e­va­to dall’aliquota del­la sec­on­da casa a dis­po­sizione). “La dimin­uzione dell’aliquota TASI sull’abitazione prin­ci­pale è sta­ta pos­si­bile gra­zie alle politiche fis­cali attuate nel­lo scor­so anno — affer­ma Fer­roni – e rite­ni­amo che questo pos­sa pro­durre un ben­efi­cio per le famiglie, soprat­tut­to se val­u­ta­to com­p­lessi­va­mente con le detrazioni, con­cepite sec­on­do cri­teri che riv­ol­go­no un occhio di riguar­do alle cop­pie con uno o più figli nati nel­l’an­no (200,00 € per ogni figlio) ed alle fasce più deboli con l’adeguamento dei para­metri ISEE a fronte delle mod­i­fiche introdotte e che andran­no a vari­are la base di cal­co­lo del­lo stes­so”.
La con­trazione delle nascite ha inter­es­sato anche il Comune di Campiglia, per questo la nasci­ta, (cui si assim­i­lano l’adozione e l’affidamento) di un bam­bi­no in una famiglia, è sta­to con­sid­er­a­to un ele­men­to da favorire anche in ter­mi­ni fis­cali con la detrazione e attra­ver­so la con­fer­ma del bonus di 200,00 € per ogni figlio nato nell’anno, pro­mosso in sin­er­gia con la soci­età in house S.E.Fi., che gestisce la far­ma­cia comu­nale. Si appli­ca invece, oltre alla TASI nel­la misura del 2,3 per mille, alla pri­ma casa così det­ta “di lus­so” anche l’IMU al 3,5 per mille. Per le abitazioni tenute a dis­po­sizione si è delib­er­a­ta com­p­lessi­va­mente l’aliquota del 10,6 per mille, più lo 0,3 per mille di TASI (da uti­liz­zare solo per le detrazioni). Sul­la sec­on­da abitazione loca­ta per almeno un anno l’aliquota appli­ca­ta è del 8,1 per mille, men­tre per la sec­on­da abitazione con­ces­sa in uso gra­tu­ito a famil­iari l’aliquota è del 7,5 per mille.
Se da una parte si è agi­to più inci­si­va­mente abbat­ten­do l’aliquota TASI, a tutela delle famiglie e di chi social­mente ed eco­nomi­ca­mente si tro­va in con­dizioni dif­fi­cili, dal­l’al­tra si sono man­tenute le scelte adot­tate nel prece­dente eser­cizio in favore del rilan­cio delle imp­rese e del com­mer­cio, ovvero il “motore” del­l’e­cono­mia: infat­ti, né gli immo­bili des­ti­nati ad ospitare attiv­ità pro­dut­tive, né quel­li com­mer­ciali e tur­is­ti­ci, pagher­an­no la TASI, ma soltan­to il 7,6x mille di IMU dovu­to allo Sta­to. “Ques­ta scelta di natu­ra polit­i­ca – dice Fer­roni — è un chiaro seg­nale per incen­ti­vare ed aiutare chi ha subito gli effet­ti del­la crisi in misura con­sis­tente, ed è impor­tante sot­to­lin­eare che tutte le cat­e­gorie legate alla pro­duzione di ric­chez­za ed all’impiego occu­pazionale ne sono state coin­volte: il com­mer­cio, le attiv­ità pro­dut­tive ed il tur­is­mo”.
L’azzeramento del­la TASI è pre­vis­to anche per le prime case di pro­pri­età di anziani o dis­abili che abbiano la res­i­den­za in isti­tu­ti di ricovero san­i­tari e per le attiv­ità ricettive gestite in for­ma impren­di­to­ri­ale, qualo­ra accat­a­state in cat­e­go­ria A.
Il get­ti­to derivante dall’introduzione dell’IMU agri­co­la, la cui aliquo­ta è pre­vista nel 7,6 x mille, sarà in parte abbat­tuto dal­la detrazione appli­ca­ta diret­ta­mente dal­lo sta­to cen­trale (200,00 €) per i ter­reni col­li­nari che, in un pri­mo momen­to, non era­no sogget­ti all’imposta.
Per quan­to riguar­da la TARI sono state man­tenute invari­ate le tar­iffe (sal­vo l’aggiornamento ISTAT), adeguate le detrazioni e gli abbat­ti­men­ti sul­la base dei nuovi para­metri ISEE adot­tati dal comune (i lim­i­ti da 5.000 e 7.000 euro pas­sano a 7.000 e 9.000 euro) e, su sug­ger­i­men­to delle asso­ci­azioni di cat­e­go­ria sono state vari­ate le sca­den­ze dei paga­men­ti rateali, antic­i­pan­dole al 31 mag­gio, 31 luglio e 30 set­tem­bre, per non gravare
sul­la parte finale dell’anno già car­i­ca di altre sca­den­ze fis­cali.
“Obi­et­ti­vo del­la giun­ta è anche miglio­rare nel tem­po la strut­tura comu­nale e a questo propos­i­to è in atto l’avvio di una rifor­ma del­la strut­tura stes­sa, che ci aus­pichi­amo –affer­ma l’assessora — andrà nel sen­so del­la com­p­lessi­va rifor­ma degli enti pub­bli­ci. Nuovi stru­men­ti per la mis­urazione dei servizi, ottimiz­zazione e ristrut­turazione degli uffi­ci e dei servizi stes­si. Cer­to, risul­tati impor­tan­ti ed ambiziosi che non preve­di­amo utopis­ti­ca­mente di rag­giun­gere nel breve peri­o­do ma che, già dal bilan­cio e da questo pri­mo anno di manda­to spe­ri­amo di aver bene avvi­a­to. Un Comune pen­sato e con­cepi­to per sod­dis­fare i bisog­ni dei cit­ta­di­ni e dare vita alle loro legit­time ambizioni non può pen­sare di far­lo se non si adegua, anche con gli stru­men­ti, alla lin­ea di pen­siero del resto del mon­do, che, com­pren­si­bil­mente e ragionevol­mente, è cam­bi­a­ta e sta cam­bian­do in modo rad­i­cale e veloce”.

UFFICIO STAMPA COMUNE DI CAMPIGLIA

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