Un brutto 2014: più disoccupati e meno assunti
PIOMBINO 14 maggio 2015 — Nel report consuntivo dell’anno 2014 sul mercato del lavoro nella provincia di Livorno continua l’ascesa degli iscritti ai centri per l’ impiego (CPI) in tutta la provincia (62.826), con un aumento del 8,7% rispetto al 2013. Il centro per l’impiego di Piombino, che registra il mercato del lavoro dei Comuni della Val di Cornia, segna il superamento di quota 10.000 iscritti (10.431) con un aumento pari al 6,5% rispetto al 2013.
Per quanto attiene alla divisione di genere le femmine continuano a rappresentare il numero maggiore (6.281), i maschi 4.150. Il trend è in crescita per entrambi i generi ma tra i maschi si registra l’incremento più consistente (+10,2% maschi, +4,2% femmine).
Nello scorporo dei dati per classi di età sono confermati i dati dei report precedenti dove il numero maggiore degli iscritti si registra tra le fasce 35–44 (2.958) e 45–54 (2.340). Continuano a salire anche le fasce dei più giovani 19–25 (1.246) e 25–34 (2.102).
Nella distinzione tra nazionalità, i cittadini italiani continuano a rappresentare la maggioranza degli iscritti (7.814) seguono i soggetti extra UE (1.025) e Europa EU (923).
Nella divisione per generi le femmine Europa EU e Europa non UE sono in numero superiore rispetto agli uomini,in controtendenza rispetto al totale del CPI.
Gli avviamenti distinti per domicilio dell’avviato sono di segno positivo nel totale della provincia, mentre Piombino e Cecina sono in controtendenza con – 3,3% rispetto allo stesso anno.
Il medesimo riscontro lo si ha per gli avviamenti distinti per per CPI dell’azienda, dove si registra il segno più per il totale della provincia (12,4%) e una diminuzione per la Val di Cornia (-6,5%).
Infine negli avviamenti per macro settore il CPI di Piombino registra un trend negativo in tutti i macro settori rispetto all’anno precedente ad eccezione del “trasporto e magazzinaggio”(+19%).
L’andamento della provincia vede il segno meno nei settori dell’agricoltura (-7%) delle costruzioni (-6%) e alberghi e ristorazione (-3,6%).