Un centro urbano trasformato in spettro di se stesso

· Inserito in Teoria e pratica

CAMPIGLIA MARITTIMA 22 otto­bre 2019 — È più di un anno che i com­mer­cianti pazien­tano, veden­do diminuire il vol­ume d’affari, alcu­ni chi­u­den­do l’attività, e aspet­tan­do che l’amministrazione comu­nale risol­va i prob­le­mi creati dal­la chiusura di pochi metri del­la ZTL che ha trasfor­ma­to l’intero cen­tro in una Zona a Fre­quen­tazione Lim­i­ta­ta. Adesso si chiede anco­ra pazien­za per una “sper­i­men­tazione” parziale e mon­ca, di cui nes­suno, ammin­is­trazione in tes­ta, conosce l’assetto defin­i­ti­vo e gli obi­et­tivi da perseguire.
Un sin­da­co ha tut­to il dirit­to di chiedere pazien­za quan­do gli obi­et­tivi sono chiari e i piani che esegue coer­en­ti, con­di­visi e ben prog­et­tati, ma questo non è cer­to il caso.
Si con­tin­ua impert­er­ri­ti a cam­biare qualche sen­so uni­co risol­ven­do un prob­le­ma e cre­an­done cinque, men­tre fino ad oggi ci si osti­na a non vol­er affrontare alle radi­ci la ques­tione del­la fruibil­ità del cen­tro di Ven­tu­ri­na.
Un cen­tro deser­to sig­nifi­ca la chiusura delle attiv­ità e la perdi­ta di un luo­go fon­da­men­tale per la vita sociale e la costruzione iden­ti­taria di una gen­er­azione. Un cos­to che nes­suna ammin­is­trazione può richiedere ad una comu­nità soprat­tut­to in tem­pi com­p­lessi e dif­fi­cili come quel­li che vivi­amo.
L’errore di chi­ud­ere la ZTL sen­za un piano com­p­lessi­vo di riordi­no del cen­tro urbano, di indi­vid­u­azione dei parcheg­gi, di riprog­et­tazione del­la via­bil­ità, di creazione di con­nes­sioni tra polo fieris­ti­co e cen­tro, di ele­men­ti attrat­tivi insi­ti e di oppor­tu­ni cor­ret­tivi urban­is­ti­ci per riportare gli ele­men­ti di inter­esse dal­la per­ife­ria al cen­tro, non è dell’attuale ammin­is­trazione ma del­la prece­dente.
Fac­ciamo appel­lo al sin­da­co ricor­dan­dole che il prez­zo politi­co da pagare per una ricon­sid­er­azione di quel­la scelta e l’apertura di una prog­et­tazione ampia sen­za la quale nes­sun cor­ret­ti­vo o sper­i­men­tazione potrà mai fun­zionare, è solo appar­ente, men­tre il prez­zo politi­co di un cen­tro urbano trasfor­ma­to in spet­tro di se stes­so è pesan­tis­si­mo per­ché il dan­no alla comu­nità e agli eser­centi che ne deriverebbe è insosteni­bile.

Grup­po 2019

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