Un Comune aperto all’arte e alla multiculturalità
CAMPIGLIA 5 giugno 2015 — “Vogliamo essere un Comune aperto all’arte e alla multiculturalità” , con queste parole della sindaca Rossana Soffritti si è chiusa la festa dedicata alla conclusione annuale del progetto sul decoro urbano nell’ambito della “Città dei bambini” il progetto che per la prima volta nell’anno scolastico 2014–2015 ha caratterizzato attraverso un percorso di partecipazione democratica l’educazione civica delle classi elementari e medie dell’istituto comprensivo “G. Marconi” (quarta, quinta elementare e prima media). Nella Palestra e nel Parco Altobelli gli alunni e i loro rappresentanti si sono riuniti per presentare i risultati di un anno di lavoro che hanno portato alla riqualificazione degli arredi del parco con l’acquisto di nuovi giochi e e la rivisitazione artistica delle vecchie ma robuste panchine in cemento che si stanno trasformando in opere d’arte a cielo aperto, grazie agli studenti dell’Accademia di Belle Arti di Firenze: da qualche giorno le stanno dipingendo con motivi decorativi ispirati ad epoche e culture diverse e entro metà giugno saranno pronte. La coordinatrice delle educatrici della Ludoteca comunale Arricciaspicccia Roberta Piscitelli ha sottolineato i diversi punti di vista che tramite le interviste sono emersi durante gli incontri e i laboratori: il parco per i bambini è un luogo di svago e di libertà, mentre gli adulti privilegiano l’aspetto della sicurezza. L’assessora all’istruzione e politiche sociali Alberta Ticciati soddisfatta per il progetto che per la prima volta viene realizzato nel comune di Campiglia ha detto rivolgendosi ai ragazzi che il loro è stato un impegno grande e importante che ha permesso all’amministrazione comunale di impegnarsi in un progetto altrettanto importante con l’acquisto dei giochi per riqualificare non solo il parco Altobelli ma anche altre aree verdi del comune, per una spesa totale di circa 70.000 euro, una valore economico e simbolico alto, che ai ragazzi in prima persona è stato chiesto di far rispettare: “dite che questi giochi li avete scelti voi per la comunità e che nessuno deve danneggiarli perché sono di tutti”. In questo senso anche la sindaca è intervenuta sottolineando che “Quando si fa un progetto pubblico non lo si fa per noi stessi, ma anche per altri, anche se sappiamo che a tutti non potrà mai andare bene tutto quello che facciamo, dobbiamo sostenere le scelte che abbiamo fatto e difendere le cose di tutti.”. Il progetto sul decoro urbano è stato condotto in maniera interdisciplinare e intersettoriale dagli uffici tecnici e dall’ufficio scuola del comune, dall’istituto comprensivo Marconi, da collaboratori esterni come Carla Mestrini che ha portato l’esperienza di Piombino e dalla Ludoteca comunale del Ciaf con le sue educatrici che ha rappresetanbto il fulcro per il coordinamento del tutto. All’evento ha partecipato anche una delegazione di bambini dell’Asilo nido a rappresentare la generazione che prenderà in consegna i giochi dai bambini più grandi che oggi li hanno scelti grazie al progetto della città dei bambini. Presente anche la dirigente scolastica reggente Daniela Toninelli che ha auspicato la prosecuzione del progetto anche nei prossimi anni. Insomma una mattinata ricca di emozioni per la condivisione di valori come cittadinanza, partecipazione, democrazia, rispetto. Non è mancato l’inno nazionale con la mano sul cuore per grandi e piccini, un video sulle principali tappe del progetto e l’incontro con gli studenti dell’Accademia di Belle Arti di Firenze che da alcuni anni fanno parte della comunità attiva con le loro realizzazioni, sempre preparati, seri e disponibili, sotto la guida attenta del professore di Pittura Saverio Vinciguerra. Le foto della giornata son o disponibili all’ufficio stampa del comune, all’urp e alla biblioteca comunale.
L’assessora Alberta Ticciati commenta: “E’ stata davvero una bella giornata di festa. Non nego l’emozione di vedere tutti i bambini e le bambine delle classi IV, V elementari e I media del Comune partecipare con attenzione e sensibilità, a cantare l’inno italiano in piedi con la mano sul cuore, alla conclusione della città dei bambini. Una scommessa fatta a inizio anno con le famiglie, la scuola e le educatrici della coop Di Vittorio che hanno seguito in prima persona il progetto. E’ tutt’altro che scontato che a pochi giorni dalla conclusione di questo percorso alcune delle idee dei bambini siano state realizzate. Il Parco Altobelli ha visto l’installazione di nuovi giochi, le panchine esistenti sono state impreziosite da opere d’arte a cielo aperto realizzate dai ragazzi dell’Accademia delle Belle Arti di Firenze che fedelmente hanno riportato i pensieri della Città dei Bambini. Senza polemica voglio esprimere il mio sconcerto e dispiacere nell’aver colto in alcuni cittadini insoddisfazione e critica anche in questa occasione. Le difficoltà sono molte per tutti, soggetti pubblici e privati che siano, ma dovremmo sforzarci di imparare dai nostri ragazzi, dalla città dei bambini, ad apprezzare, riconoscere e valorizzare ciò che abbiamo. Il bicchiere non è sempre mezzo vuoto, a volte è anche mezzo pieno”.
UFFICIO STAMPA COMUNE DI CAMPIGLIA