Un’ eredità così pesante, difficile persino da credere

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PIOMBINO 23 dicem­bre 2019 — Che la situ­azione a Piom­bi­no sia com­p­lessa lo dicono le carte, quest’amministrazione comu­nale deve affrontare il tema dis­car­i­ca, colpev­ole ered­ità del Par­ti­to Demo­c­ra­ti­co, che dice le stesse cose di pri­ma; RIMa­te­ria è pro­pe­deu­ti­ca alle boni­fiche, sen­za dire a quali boni­fiche si riferisce, sen­za dire con quali prog­et­ti. Con­tes­tual­mente ci ritro­vi­amo con un bilan­cio che “urla”, uno sbi­lan­cio di  “meno “ 1,8 mil­ioni di euro nel­la parte cor­rente, nel frat­tem­po il PD ci chiede, e noi glielo spieghi­amo, come mai non accen­di­amo un mutuo da 1,5 mil­ioni per ter­minare il Polo cul­tur­ale che ci costerebbe inter­es­si per 70mila euro l’an­no. Restando in tema bib­liote­ca, ci preme ricor­dare che la prece­dente ammin­is­trazione ha spe­so 47mila euro per ristrut­turare largo Appi­ani, oggi l’Asl ci dice che dob­bi­amo sgom­brare a fine con­trat­to, novem­bre 2020. La doman­da sorge spon­tanea: ma si era­no par­lati pri­ma? Leg­giamo del­la nuo­va strut­tura diri­gente del PD sen­za avere gran­di sus­sul­ti di mer­av­iglia, anche in questo caso il leit­mo­tiv politi­co rical­ca la soli­ta retor­i­ca: siderur­gia-gov­er­no, por­to, sen­za soluzioni pratiche. Questo ter­ri­to­rio ha gran­di poten­zial­ità in ter­mi­ni di diver­si­fi­cazione eco­nom­i­ca, che fino a oggi è sta­ta con­cepi­ta solo nei rifiu­ti e per i rifiu­ti, sbandieran­do inesisten­ti boni­fiche; pec­ca­to che ci han­no las­ci­a­to con la piani­fi­cazione strate­gi­ca scadu­ta, chi lavo­ra nel set­tore sa bene cosa vuol dire, piani­fi­cazione che gli chiede­va­mo di rin­no­vare dal 2014; ora servi­ran­no almeno tre anni per ripar­tire con la nuo­va e loro lo san­no benis­si­mo. Il tur­is­mo, fino a oggi è sta­to con­cepi­to solo a dieci chilometri dal cen­tro abi­ta­to, un tur­is­mo per pochi oper­a­tori, che non è mai rius­ci­to a comu­ni­care con il cen­tro abi­ta­to, con il com­mer­cio piom­bi­nese con l’economia immo­bil­iare piom­bi­nese, con l’im­pre­sa piom­bi­nese, favoren­do para­dos­salmente, la più vic­i­na Fol­loni­ca. La cin­ta urbana dovrà essere la chi­ave di vol­ta per la diver­si­fi­cazione eco­nom­i­ca lega­ta al tur­is­mo, solo così potran­no par­tire deco­ro e lavoro. Dob­bi­amo quin­di pros­eguire su una stra­da molto dif­fi­cile e imper­via, pro­fon­da­mente con­vin­ti di pot­er dare le risposte che ques­ta cit­tà attende.

Mon­i­ca Bar­toli­ni, Pres­i­dente Ascol­ta Piom­bi­no

(Foto di Pino Bertel­li)

 

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