Un grave degrado che non si ferma in via Landi
PIOMBINO 3 febbraio 2018 — Nessuno lo può più nascondere: negli ultimi anni Piombino è diventata una città meno sicura, caratterizzata dai numerosissimi furti nelle auto e negli appartamenti, dai danneggiamenti, dalle aggressioni. Alcune zone sono divenute luogo di spaccio e delinquenza a tutte le ore, anche di giorno. Quartieri un tempo rispettabili hanno subito un cambiamento repentino ed il mercato immobiliare ne è una prova, con appartamenti in vendita che nessuno vuol più comprare.
Spiace vedere che spesso i ricavi di un duro lavoro svolto da chi rispetta le leggi vadano improvvisamente in fumo per colpa di chi delinque impunemente. Nessun appunto può essere mosso alle Forze dell’Ordine, che si impegnano quotidianamente ma che devono fare i conti con l’inadeguatezza dei numeri e dei mezzi che i pesanti tagli hanno negli anni determinato.
Purtroppo non è solo la zona di via Landi a dover fare i conti con questo grave degrado; a far più male, tuttavia, è la sensazione che i cittadini hanno di essere abbandonati.
A questo proposito il gruppo consiliare che rappresento ha più volte proposto al consiglio comunale di adottare misure idonee ad arginare il problema; già nell’ottobre 2015, e poi nel giugno 2017, presentammo due proposte per istituire una organizzazione di volontari organizzati in associazioni che, in stretta collaborazione con le Forze dell’Ordine, dovevano fare osservazione del territorio.
Alcuni mesi fa, poi, assieme a Riccardo Gelichi del gruppo consiliare Ascolta Piombino, abbiamo proposto, con una regolare mozione presentata in consiglio comunale, l’istituzione di un tavolo per la sicurezza tra tutti i Comuni della Val di Cornia, al fine di adottare azioni per la sicurezza urbana e la videosorveglianza (a tal proposito è notizia recente che a Livorno stiano per posizionare ulteriori 120 telecamere mentre a Piombino pare che funzionanti non ve ne sia neppure una); abbiamo anche richiesto un allungamento degli orari della polizia locale ed un incremento sensibile del numero di agenti; abbiamo proposto l’idea di una convenzione con istituti di vigilanza privata al fine di controllare, specie nelle ore notturne, il patrimonio pubblico, le piazze, i parchi ed i giardini, monitorando dunque il territorio; abbiamo anche richiesto la presenza dell’esercito alla stazione di Campiglia, rimasta priva di presidi.
Tutte queste proposte non sono state accolte dalla maggioranza; è ora necessario che chi amministra questa città dia risposte concrete alle esigenze dei cittadini.
*Francesco Ferrari, Fratelli d’Italia Val di Cornia