Un’ operazione di facciata, il percorso partecipativo

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pervenuta in redazione

CAMPIGLIA 14 gen­naio 2017 — Il per­cor­so parte­ci­pa­ti­vo “fac­ciamo cen­tro insieme” è sta­ta l’ennesima dimostrazione di autoref­eren­zial­ità di ques­ta ammin­is­trazione.
Questo per­cor­so, lo abbi­amo det­to sin da subito, parti­va con pre­messe sbagli­ate e forte­mente lim­i­tan­ti: pri­mo per­ché non era sta­to fis­sato alcun impeg­no di spe­sa che l’amministrazione si impeg­na­va a met­tere a dis­po­sizione per le idee che sareb­bero state prodotte, in sec­on­do luo­go per­ché, e fu la stes­sa sin­da­ca a dichiarar­lo durante l’assemblea di pre­sen­tazione, in ogni caso i fon­di mes­si a dis­po­sizione sareb­bero sta­ti lim­i­tati ed infine per­ché i risul­tati del per­cor­so parte­ci­pa­ti­vo sareb­bero pas­sati dal fil­tro del­la Giun­ta che avrebbe potu­to cas­sare le pro­poste che non ritene­va real­iz­z­abili.
Tut­to questo met­te­va un forte freno alla pos­si­bil­ità di pro­poste che inter­venis­sero pro­fon­da­mente sul cen­tro stori­co di Campiglia, ad esem­pio con mod­i­fiche del Rego­la­men­to Urban­is­ti­co o con inter­ven­ti strut­turali, e quin­di sul­la rius­ci­ta stes­sa del prog­et­to.
Se a queste pre­messe si aggiunge che la parte­ci­pazione dei cit­ta­di­ni a tale inizia­ti­va è sta­ta scarsa si può cer­ta­mente dire che tale inizia­ti­va sia sta­ta fal­li­menta­re. Al di là delle pro­poste che sono uscite da tale prog­et­to, alcune anche apprez­z­abili, il prob­le­ma rimane altro: il cen­tro stori­co di Campiglia, purtrop­po, è un mala­to grave, che da decen­ni non riceve cure da ques­ta ammin­is­trazione comu­nale, anzi, le politiche messe in cam­po fino ad oggi sono andate tutte con­tro la final­ità di riportare vital­ità a questo cen­tro. Occor­rono politiche strut­turali e di lun­ga dura­ta, che abbiano una prog­et­tual­ità che inter­es­si più piani politi­ci, da quel­lo ambi­en­tale, a quel­lo stori­co-architet­ton­i­co, a quel­lo tur­is­ti­co e sociale.
Pro­poste con­crete era­no emerse con il nos­tro con­trib­u­to e dei comi­tati durante l’iter di approvazione del Rego­la­men­to Urban­is­ti­co, ma sono state tutte igno­rate. Ques­ta inizia­ti­va dell’amministrazione comu­nale è sem­bra­ta essere più un’operazione di fac­cia­ta che una conc­re­ta volon­tà di risol­vere i prob­le­mi del cen­tro stori­co.

Comune dei Cit­ta­di­ni

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