Un piano della mobilità inutile se non dannoso

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PIOMBINO 29 agos­to 2018 — Il piano del­la mobil­ità sosteni­bile che l’asses­sore Clau­dio Capuano (nel­la foto in alto a sin­is­tra, ndr) sta pre­sen­tan­do un po’ ovunque, tranne alle forze politiche di oppo­sizione, cir­co­la da diver­si anni sul­la stam­pa come in fase di ese­cuzione e final­mente ha pre­so for­ma. Casual­mente siamo rius­ci­ti ad averne copia e ad una pri­ma impres­sione, ci pare di aver vis­to la mon­tagna che ha par­tori­to il topoli­no. Ma c’è di peg­gio, il piano è ambizioso, prevede una riv­o­luzione in ter­mi­ni di nuove istal­lazioni di cicla­bili e poten­zi­a­men­to del­la mobil­ità su navet­ta e trasporto pub­bli­co, ma non c’è alcun cen­no rispet­to alle risorse disponi­bili, oppure un crono­pro­gram­ma di attua­bil­ità del piano. Anche la Lista Civi­ca Ascol­ta Piom­bi­no ha pro­pos­to una cicla­bile a Barat­ti e un con­tin­gen­ta­men­to dei posti auto, ma anche la ces­sione delle Cal­danelle al pri­va­to con sos­ta area camper attrez­za­ta, parcheg­gio e servizi alla per­sona e quin­di, attra­ver­so gli oneri di urban­iz­zazione a cari­co del pri­va­to, la real­iz­zazione del­la cicla­bile: un approc­cio cul­tur­ale , politi­co e ogget­ti­vo, com­ple­ta­mente diver­so, rispet­to a ques­ta mag­gio­ran­za. Il piano del­la mobil­ità prevede anche nuove zone di ZTL e un’ este­sa nuo­va area di ZCS ( Zona a Con­trol­lo di Sos­ta) che andrà da via del Risorg­i­men­to fino alla parte stor­i­ca del­la cit­tà. La ZCS è un’area dove se pur il res­i­dente non paga, l’ospite subisce una tar­if­fa oraria; intrave­di­amo in quest’im­postazione, la soli­ta indif­feren­za, se non ostil­ità, nei con­fron­ti delle par­tite iva e del com­mer­cio in par­ti­co­lare.
Piom­bi­no è anco­ra una cit­tà in erba sot­to il pro­fi­lo tur­is­ti­co, con gravi dif­fi­coltà infra­strut­turali, sia viarie che fer­roviarie; pro­porre in una realtà di pro­fon­da crisi eco­nom­i­ca un “mod­el­lo Helsin­ki” ci pare se non velleitario, del tut­to inutile, sicu­ra­mente dan­noso. Sul­la ques­tione del­la met­ro­pol­i­tana di super­fi­cie chi ha memo­ria ricorderà le dis­cus­sioni dei con­sigli comu­nali del 2011; ci sare­mo aspet­tati almeno un pas­so in avan­ti in ter­mi­ni di attua­bil­ità conc­re­ta. La sen­sazione è che davan­ti al bara­tro eco­nom­i­co e sociale in cui sta ver­san­do Piom­bi­no, ques­ta mag­gio­ran­za si dilet­ti a fare accad­e­mia copiando Svezia e Fin­lan­dia, sal­vo poi aggiun­gere sul­la stam­pa che: “ il PUMS non è obbli­ga­to­rio nel­la sua realizzazione..è un doc­u­men­to di ind­i­riz­zo…”, insom­ma, noi ci abbi­amo prova­to, poi fate come vi pare. Un cor­ag­gio ammin­is­tra­ti­vo incon­sue­to.

Ric­car­do Gelichi

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