Un progetto di antropologia fotografica a Suvereto
SUVERETO 11 dicembre 2015 — L’8 dicembre ha preso il via per le vie del Borgo, il progetto fotografico “Gente di Suvereto”.
L’idea nasce dalla collaborazione tra l’Amministrazione comunale e il fotografo internazionale Pino Bertelli.
“Si tratta di un progetto di antropologia fotografica” commenta il sindaco Giuliano Parodi “ sull’antico Comune di Suvereto. Il fotografo ed amico Pino Bertelli e la documentarista Paola Grillo, verranno a Suvereto 2 volte al mese da dicembre 2015 a dicembre 2016, per raccogliere attraverso i volti, i corpi, le posture (nelle case, nelle strade, nelle campagne, nelle aziende…) dei suveretani e di quanti abitano il territorio, la storia la memoria di Suvereto. Un lavoro lungo un anno per cogliere anche il cambio delle stagione. La mostra e il libro saranno pronti nel 2017.”
La mostra, composta da 40/50 immagini grande formato, sara’ accompagnata da un dvd con tutte le persone fotografate nell’arco dell’anno. Il libro sara’ composto da 120/140 immagini, 160 pagine formato 28x28 con copertina rigida e carta patinata di grande pregio, integrato da interventi storici, critici, istituzionali. La documentarista Paola Grillo, si occupera’ dei riferimenti bibliografici, didascalie, liberatorie e organizzazione del lavoro.
“E’ un grande onore aver trovato le sinergie giuste con Bertelli per avviare questo importante progetto per Suvereto che aveva nel cassetto da oltre 10 anni” conclude il Sindaco “Pino Bertelli per chi non lo conoscesse ha una fama internazionale: nel 1997 i suoi ritratti pasoliniani di “fotografia di strada” sono esposti (unico fotografo) in una mostra (Le figure delle passioni) con 16 maestri d’arte a Villa Pacchiani, Santa Croce sull’Arno), Pier Paolo Pasolini, maestro e amico, gli ha regalato la prima macchina fotografica quando aveva quindici anni.
È direttore responsabile della rivista di critica radicale “Tracce”, della rivista letteraria “Il libro volante”, direttore editoriale della casa editrice Traccedizioni, collabora con “Le monde diplomatique”, “Fotographia”, “Sicilia Libertaria” e altre testate.
Nel 1999 gli è stato conferito il “Premio Castiglioncello” per la fotografia. Nel 2004 ha ricevuto il “Premio Internazionale Orvieto”, per il miglior libro di reportage: Chernobyl. Ritratti dall’infanzia contaminata.
I suoi fotoritratti di strada si trovano in gallerie internazionali, musei e collezioni private.
Il suo archivio fotografico è depositato all’Università di Parma. Un’antologia delle sue fotografie sono depositate presso la Galleria degli Uffizi a Firenze. Una sua opera (contro tutte le guerre) è stata esposta alla Mostra d’Arte Biennale di Venezia (2011). Fa parte di Reporters sans frontières.”
UFFICIO STAMPA COMUNE DI SUVERETO