Un progetto per lo sviluppo dei Comuni Termali

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CAMPIGLIA MARITTIMA 6 dicem­bre 2019 — Il pri­mo man­i­festo pub­blic­i­tario a stam­pa delle Terme di Ven­tu­ri­na risale al 1883, con la scrit­ta “Bag­ni ter­mali Cate­ri­na — già Bag­ni di Cal­dana”, con indi­cazioni sulle carat­ter­is­tiche delle acque e la loro tem­per­atu­ra. Oggi tro­vi­amo il cartel­lo stradale con su scrit­to Ven­tu­ri­na Terme. Una sto­ria tut­to som­ma­to recente, anche se già ultra­cen­te­nar­ia, ma che senz’altro affon­da le sue radi­ci in epoca etr­usca e romana. Ecco quin­di che nei giorni scor­si il Comune di Campiglia Marit­ti­ma ha ader­i­to, come Comune asso­ci­a­to ad A.N.C.O.T, l’associazione nazionale dei comu­ni ter­mali, al prog­et­to nazionale volto allo svilup­po dei Comu­ni Ter­mali, attra­ver­so il miglio­ra­men­to delle infra­strut­ture e dei servizi di natu­ra pub­bli­ca a sup­por­to del tur­is­mo ter­male. “La nos­tra ammin­is­trazione comu­nale — affer­ma la sin­da­ca Alber­ta Tic­ciati — non soltan­to non vuole dis­perdere quan­to costru­ito, ma vuole inve­stire e svilup­pare quell’idea di tur­is­mo e ter­ri­to­rio che è il Comune di Campiglia Marit­ti­ma e l’abitato di Ven­tu­ri­na Terme, come un tas­sel­lo impor­tan­tis­si­mo del tur­is­mo, oltre l’arco del­la sta­gion­al­ità, del­la cos­ta Toscana. Negli anni indi­etro si è lavo­ra­to in modo respon­s­abile e lungimi­rante, nonché con gran­di sac­ri­fi­ci, dan­do luce al Par­co Ter­male, con­vin­cen­do e coin­vol­gen­do pri­vati che han­no investi­to in ques­ta area e in ques­ta visione di ter­ri­to­rio, arric­chen­do la ric­chez­za del nos­tro Comune e l’offerta tur­is­ti­ca del­la Val di Cor­nia tut­ta”.
“Anal­iz­zan­do l’andamento del­lo svilup­po del tur­is­mo ter­male, pos­si­amo col­lo­car­ci in una fase dove le terme intese come stru­men­to di cura, non sono più il traino di quel set­tore eco­nom­i­co – spie­ga l’assessora al tur­is­mo e attiv­ità pro­dut­tive Stel­la Zan­noni — oggi rap­p­re­sen­ta­to dal­la doman­da di benessere, il rag­giung­i­men­to cioè, di un miglio­ra­men­to del­la qual­ità del­la vita”. I dati indi­cano come ques­ta nuo­va e pre­pon­der­ante doman­da di con­sumo tur­is­ti­co negli anni si sia notevol­mente svilup­pa­ta, andan­do anche a incidere sul­la cul­tura del fare tur­is­mo attra­ver­so la pro­mozione di pac­chet­ti che met­tano a sis­tema le numerose ric­chezze ed attiv­ità ter­ri­to­ri­ali del­la Val di Cor­nia, e più in gen­erale del­la Toscana, siano esse cul­tur­ali, ambi­en­tali o enogas­tro­nomiche e le aziende pri­vate han­no, su ques­ta scia, amplia­to la loro offer­ta, adeguan­do strut­ture e servizi, non più lim­i­tati ad un ter­mal­is­mo san­i­tario, ma improntate ad un ter­mal­is­mo di benessere psi­co-fisi­co, in un’ottica sod­dis­faci­men­to del cliente alla ricer­ca di un benessere completo,di una vacan­za grat­i­f­i­cante, all’insegna del relax . “In Italia ci sono cir­ca 323 sta­bil­i­men­ti ter­mali attivi e cir­ca di 2,5 mil­ioni di cli­en­ti, di cui 88% ital­iano e il 12% straniero. In questo panora­ma, la Toscana si col­lo­ca al quar­to pos­to a liv­el­lo nazionale – osser­va Zan­noni — Questi dati devono e fan­no riflet­tere la nos­tra ammin­is­trazione che da sem­pre ha vis­to nel­la tipic­ità ter­male un val­ore aggiun­to da pro­muo­vere e da val­oriz­zare, non soltan­to nell’ottica di dare un servizio in più in ter­mi­ni sociali, ma anche e soprat­tut­to in un’occasione irri­n­un­cia­bile di inves­ti­men­to in una nuo­va leva eco­nom­i­ca in gra­do di creare lavoro e benessere eco­nom­i­co”. “Il tur­is­mo ter­male – sostiene Zan­noni — ci per­me­t­terà di creare ed allargare la già ampia gam­ma di attiv­ità che, tur­isti e non, pos­sono svol­gere nel nos­tro ter­ri­to­rio e potrà com­pletare ed ampli­are quei servizi che già le attiv­ità pro­dut­tive locali si impeg­nano, con buonis­si­mi risul­tati, a dare. Dall’altra parte la nuo­va leva eco­nom­i­ca, il ter­mal­is­mo, potrà ben­e­fi­cia­re di un con­testo stori­co-cul­tur­ale, pae­sag­gis­ti­ca ed enogas­tro­nom­i­co strut­tura­to e tes­ta­to di una rete, quel­la dei Parchi, riconosci­u­ta come mod­el­lo a liv­el­lo Europeo, che cer­to attribuisce un val­ore aggiun­to alla nos­tra ter­ra”.
Il prog­et­to di A.N.C.O.T. prevede la pre­dis­po­sizione di un dossier tec­ni­co-descrit­ti­vo che definisce gli inves­ti­men­ti nec­es­sari per il miglio­ra­men­to delle infra­strut­ture e dei servizi pub­bli­ci a sup­por­to del tur­is­mo ter­male, la riqual­i­fi­ca delle aree in cui si inseriscono gli sta­bil­i­men­ti e l’ampliamento delle infra­strut­ture pub­bliche di sig­ni­fi­ca­to ludi­co-ricre­ative-sportive-cul­tur­ali (come il par­co di Tufa­ia e il Par­co ter­male). Un prog­et­to che vedrà val­oriz­zare Ven­tu­ri­na Terme, sia dal pun­to di vista degli sta­bil­i­men­ti, sia dal pun­to di vista del­la grade­v­olez­za del ter­ri­to­rio e del­la pre­sen­za di servizi, dotan­do la Val di Cor­nia di una con­no­tazione uni­vo­ca, con lo scopo di ottenere una duplice con­ve­nien­za: a favore degli sta­bil­i­men­ti ter­mali, in quan­to più l’offerta cir­costante è ric­ca, più vis­i­ta­tori sono attrat­ti a scegliere quel­lo sta­bil­i­men­to ter­male e anche a favore del ter­ri­to­rio per­ché l’offerta ter­male può accen­dere, nel vis­i­ta­tore che sog­gior­na in Val di Cor­nia, l’interesse di sco­prire le attiv­ità, le offerte enogas­tro­nomiche, le ric­chezze arche­o­logiche e archeominerarie, che ques­ta porzione di Toscana è in gra­do di met­tere a dis­po­sizione. Al ter­mine di ques­ta fase A.N.C.O.T definirà con l’amministrazione comu­nale le azioni di con­tat­to e di inter­locuzione con le ammin­is­trazioni region­ali, per pre­sentare dei dossier prog­et­tuali e definire dei canali di finanzi­a­men­to final­iz­za­ti alla loro real­iz­zazione.

Uffi­cio stam­pa Comune di Campiglia

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