Un rinvio che offende l’intelligenza dei lavoratori

· Inserito in Lavoro e lavori, Lettere
pervenuta in redazione

PIOMBINO 13 gen­naio 2016 — A dis­tan­za di alcu­ni giorni dall’incontro pub­bli­co sul­la siderur­gia da noi orga­niz­za­to provi­amo a tirare un pri­mo, provvi­so­rio bilan­cio.
Anz­i­tut­to ringrazi­amo sen­ti­ta­mente le numero­sis­sime per­sone che han­no parte­ci­pa­to all’evento, nonos­tante gli anate­mi lan­ciati (a spropos­i­to) dalle forze dom­i­nan­ti a Piom­bi­no, fautri­ci accan­ite del “pen­siero uni­co”. La parte­ci­pazione di cit­ta­di­ni di ogni cat­e­go­ria sociale – dai pen­sion­ati ai lavo­ra­tori attivi, pas­san­do per i cass­in­te­grati, dalle donne ai gio­vani, dai tec­ni­ci di set­tore ai sin­da­cal­isti, dai dis­oc­cu­pati ai com­mer­cianti, dai sin­daci alle forze politiche – è sta­ta vera­mente numerosa, come unanime­mente riconosci­u­to. A con­fer­ma del­la nos­tra anal­isi sul­la volon­tà di chiarez­za e di parte­ci­pazione che il ter­ri­to­rio esprime.
Le con­clu­sioni a cui è arriva­to il dibat­ti­to non sono di risposte assolute, ma al con­trario di domande poste e di risposte sol­lecitate; soprat­tut­to è sta­ta trac­cia­ta una via: il dibat­ti­to tra le forze sociali deve con­tin­uare, la richi­es­ta di trasparen­za deve far­si sem­pre più decisa, la costruzione di un prog­et­to per lo svilup­po del ter­ri­to­rio deve vedere la pre­sen­za di tutte le com­po­nen­ti del­la soci­età e di tut­ti i sin­goli indi­vidui che la for­mano. Un altro ele­men­to che è emer­so è che la siderur­gia in Italia ha bisog­no di una polit­i­ca gov­er­na­ti­va adegua­ta; da qui la neces­sità di un lavoro da con­durre assieme con le altre realtà del­la siderur­gia, per preparare una piattafor­ma comune sul­la siderur­gia, evi­tan­do la log­i­ca del­la con­cor­ren­za spi­eta­ta alla salvez­za del pos­to di lavoro a spese di altri posti di lavoro in altre fab­briche.
Assieme a questo even­to ave­va­mo orga­niz­za­to una rac­col­ta di firme per richiedere l’organizzazione di una forte mobil­i­tazione del­la cit­tà tut­ta in occa­sione dell’incontro che si sarebbe dovu­to tenere a Roma il prossi­mo 19 gen­naio. Anche qui non pos­si­amo che umil­mente ringraziare le oltre 1.200 per­sone che han­no accolto il nos­tro appel­lo, han­no cre­du­to alle nos­tre moti­vazioni e han­no fir­ma­to con noi l’appello. Purtrop­po dob­bi­amo delud­er­le due volte:

  • · La pri­ma per­ché le orga­niz­zazioni sin­da­cali alle quali la petizione era riv­ol­ta han­no cre­du­to bene di non pren­dere in con­sid­er­azione la volon­tà dei cit­ta­di­ni, dicen­do che loro rispon­dono alla volon­tà dei “lavo­ra­tori” (quali?),
  • · La sec­on­da che appren­di­amo oggi da fonti gior­nal­is­tiche, è che l’incontro pro­gram­ma­to per il 19/1 al MISE è rin­vi­a­to a data da des­ti­nar­si.

Un pri­mo rilie­vo da fare è: cosa è suc­ces­so? Chi ha deciso il rin­vio? Per quali ragioni? Per­ché, anche in questo caso, l’informazione è così insuf­fi­ciente e opaca? Ed infine: come è pos­si­bile che sin­da­cati ed isti­tuzioni non siano pre­oc­cu­pati (come ripor­ta la stam­pa)?
CRONOPROGRAMMA1Rite­ni­amo invece che il reale moti­vo di tale rin­vio sia che di ciò che era sta­to promes­so niente è sta­to a tut­tog­gi real­iz­za­to.
Per quan­to appe­na espos­to richiedi­amo con urgen­za la con­vo­cazione delle Assem­blee dei lavo­ra­tori in fab­bri­ca.
Rite­ni­amo la situ­azione molto grave: da più par­ti si era det­to e ripetu­to che questo incon­tro rap­p­re­sen­ta­va una sor­ta di spar­ti­acque: o ci sono risposte con­crete o il Prog­et­to Piom­bi­no è una bufala, se non una truf­fa ( come det­to let­teral­mente da Lan­di­ni nel comizio del­l’ul­ti­ma man­i­fes­tazione a Piom­bi­no). Questo rin­vio rap­p­re­sen­ta l’ultimo insul­to all’intelligenza dei lavo­ra­tori e dei cit­ta­di­ni tut­ti.
Ora è il momen­to di fare quel­lo che più volte è sta­to enun­ci­a­to dal sin­da­ca­to, nelle assem­blee ed in piaz­za: “ una grande man­i­fes­tazione alla sede del Gov­er­no per denun­cia­re il fal­li­men­to del Prog­et­to Cevi­tal e richiedere le mis­ure nec­es­sarie, sino alla rot­tura del con­trat­to di ven­di­ta a Cevi­tal “. Non fare questo, da parte dei sin­da­cati e delle ammin­is­trazioni locali e region­ali, sig­ni­ficherebbe dimostrare, nei con­fron­ti di un impren­di­tore sem­pre più inadem­pi­ente rispet­to al crono­pro­gram­ma pre­sen­ta­to, una sub­al­ter­nità, una soggezione, una sot­tomis­sione che con­trad­dice e tradisce le tradizioni di lot­ta dei lavo­ra­tori di Piom­bi­no, li umil­ia e prepara il ter­reno per ulte­ri­ori riduzioni del potere con­trat­tuale e dei dirit­ti dei lavo­ra­tori, a par­tire dal­la sicurez­za, al salario, alla con­trat­tazione. Noi ci bat­ti­amo e ci bat­ter­e­mo sem­pre per­ché ciò non avven­ga.
Dopo le risposte di parte­ci­pazione che i cit­ta­di­ni ed i lavo­ra­tori ci han­no dimostra­to, sen­ti­amo forte la respon­s­abil­ità di con­tin­uare ad essere, assieme alle altre orga­niz­zazioni che ci han­no accom­pa­g­na­to in questo per­cor­so, pro­mo­tori di inizia­tive di mobil­i­tazione delle coscien­ze ed orga­niz­za­tori di even­ti che aiuti­no tut­ti noi a meglio capire e a meglio costru­ire il nos­tro futuro: il prossi­mo impeg­no che ci assum­i­amo è quel­lo di orga­niz­zare nel più breve tem­po pos­si­bile un incon­tro pub­bli­co a Piom­bi­no con altri grup­pi di lavo­ra­tori prove­ni­en­ti da altre realtà siderur­giche. Con alcu­ni di loro (Taran­to e Terni) abbi­amo pre­so dei con­tat­ti; altri seguiran­no nel prossi­mo futuro.

Grup­po Mino­ran­za Sin­da­cale — Camp­ing CIG

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