Un seminario su acquacoltura e piscicoltura
PIOMBINO 4 marzo 2017 — Si è svolto questa mattina, sabato 4 marzo, nella sala consiliare del palazzo comunale il seminario organizzato da Federpesca e Api (Associazione Piscicoltori Italiani), in collaborazione con il Comune di Piombino sul tema della tutela e promozione delle attività di produzione e di commercializzazione dei prodotti dell’acquacoltura e della piscicoltura. Un’iniziativa finalizzata a informare gli operatori del settore della pesca e dell’acquacoltura sulla migliore gestione di queste attività, con l’obiettivo di valorizzare le tradizioni e promuovere le tipicità territoriali attraverso la creazione di una organizzazione dei produttori o altri forme di associazionismo, di un marchio unico di promozione dei prodotti . Tutto questo coniugando il rispetto dell’ambiente con le esigenze del settore ittico, il benessere del pesce e la sicurezza alimentare.
A Piombino esiste già una realtà piuttosto avanzata da questo punto di vista – ha spiegato Maurizio Poli dirigente del Demanio marittimo del Comune di Piombio – abbiamo infatti tre produttori di piscicoltura già insediati, e un nuovo produttore che si insedierà a breve. Oltre a questo ci sono altri due operatori che hanno ritirato i titoli concessori per l’attività di itticoltura. Tutto questo in un’area molto vasta e pianificata in conformità con la direttiva comunitaria. Da questa gestione sperimentale vorremmo passare a una gestione più strutturata. Gli allevamenti sono monitorati dal punto di vista ambientale ogni anno dall’Isspra. E’ un settore quindi che potrà essere ulteriormente sviluppato grazie a una buona logistica. La vicinanza del porto di Tor del Sale e la prospettiva di realizzazione del porto della Chiusa di Pontedoro potranno dare agli operatori una seria e concreta possibilità di servizi di qualità e di attività di filiera, con la costruzione di capannoni, mercato del pesce ecc.”
Al seminario sono interventi anche i rappresentanti delle cooperative di pescatori di Piombino che hanno espresso alcune preoccupazioni riguardo alle conseguenze legate all’estensione degli allevamenti di pesce in mare sul benessere del pesce selvatico e alle prospettive dei pescatori locali.
“L’obiettivo dell’amministrazione comunale – ha spiegato il vicesindaco e assessore alle attività produttive Stefano Ferrini – è quello di lavorare su questo per svolgere una funzione di integrazione tra le diverse attività presenti sul territorio, dalla pesca all’itticoltura. Promuovere forme di aggregazione per essere più competitivi sul mercato nazionale. Le imprese ci sono, la sfida è quella di creare un sistema nel quale tutti siano più forti. La diversificazione economica non può che passare anche dal corretto e sostenibile utilizzo delle nostre risorse naturali.”
Al workshop hanno partecipato Luigi Gianni, presidente nazionale di Federpesca, Pier Antonio Salvador, presidente dell’associazione piscicoltori italiani (API) Roberto Manai, referente regionale Federpesca che presenta il caso studio del marchio collettivo “Pescato Coste di Toscana” ; Stefano Ferrini, vicesindaco e assessore alle attività produttive e sviluppo economico del Comune di Piombino parlerà delle strategie del Comune sull’acquacoltura marina; Andrea Fabris, direttore di API sul tema degli adempimenti e della semplificazione burocratica, Mario Bello, segretario generale della Federazione delle Organizzazioni di produttori di pesca e dell’acquacoltura italiana, con un intervento sulle potenzialità delle organizzazioni di produttori nella filiera ittica, Paolo Bray direttore dell’Organizzazione Friend of the Sea sull’importanza dei marchi di sosteniblità ambientale dei prodotti della pesca e dell’acquacoltura, Marco Gilmozzi, presidente della FEAP (Federation of Europeans aquaculture producers) e vicepresidente API con un intervento sulle prospettive dell’acquacoltura italiana ed europea.
UFFICIO STAMPA COMUNE DI PIOMBINO