Un sindacato che sbaglia dovrebbe dimettersi
PIOMBINO 2 marzo 2019 — Arriva un momento in cui l’onestà intellettuale e l’umiltà dovrebbero prevalere. È il momento in cui un’organizzazione sindacale, di fronte al totale fallimento di una strategia portata avanti negli anni, dovrebbe ammettere di aver sbagliato e farsi da parte o quantomeno ascoltare anche gli altri.
Potremmo parlare del passato ma ci sarebbe da scrivere un libro, anche perché bastano i fatti del presente:
- dopo una sesta nottata arrivi a fine turno e fai pure la doccia fredda,
- dovevano partire i lavori negli spogliatoi in questi giorni ma invece tutto spostato a ottobre,
- ci sono 1200 persone a casa e loro accettano lo straordinario dei lavoratori,
- coinvolgono l’azienda sulle rotazioni e si scopre che i lavoratori faranno rotazione in cassa integrazione e senza mensa,
- dopo l’ultima assemblea grazie a USB si scopre che tutto non è vero, ma dopo un mese mentre i lavoratori in causa saltavano la mensa,
- ci sono problemi al Tve e Tmp e sugli acciai al piombo .
Si dimette il 50% delle RSU e fanno pure la morale?
L’obiettivo di USB è di cercare e trovare un equilibrio tra i lavoratori e l’azienda.
Il nostro obbiettivo è provare a tornare tutti a lavoro. Per USB se a Jindal gli viene ridotto il costo dell’energia elettrica per far sì che tutti rientrino a lavoro saremo pienamente d’accordo così da aumentare la produzione e l’ingresso di operai, ma farsi una doccia fredda magari dopo una nottata in straordinario, pensare di colare acciaio al piombo, ritrovarsi in organico in meno perché semplicemente è acciao a basso carbonio è veramente difficile da ingoiare ed è tutta un’altra cosa.
USB Piombino
(Foto di Pino Bertelli)