Un solo dato di fatto, l’accordo del 2014 è fallito

· Inserito in Lavoro e lavori, Lettere
pervenuta in redazione

FIRENZE  20 aprile 2017 — “Siamo anco­ra agli impeg­ni trop­po vaghi da parte di Afer­pi. Di cer­to l’accordo fir­ma­to da Cevi­tal e dal com­mis­sario stra­or­di­nario nel 2014, davan­ti a Ren­zi e Rossi, ha dimostra­to di essere un fal­li­men­to. E l’entusiasmo di Rossi e PD per l’arrivo di Rebrab era sicu­ra­mente ingius­ti­fi­ca­to” dichiara­no la sen­a­trice M5S Sara Pagli­ni e i con­siglieri region­ali M5S.
“Ieri al MISE si è con­suma­ta l’ennesima fuma­ta nera. Centi­na­ia di lavo­ra­tori han­no aspet­ta­to con appren­sione l’e­si­to del con­fron­to tra pro­pri­età, rap­p­re­sen­tan­za sin­da­cale e isti­tuzioni locali di fronte al Min­is­tero, dopo mesi di stal­lo e anni di sman­tel­la­men­to lento ma costante del sito pro­dut­ti­vo, sen­za piani di riqual­i­fi­cazione del ter­ri­to­rio che pos­sano dar sper­an­za a migli­a­ia di famiglie, la cit­tà di Piom­bi­no sta a poco a poco moren­do” pros­eguono i Cinque Stelle.
“Già dal 2013 appe­na entrati in Par­la­men­to ci siamo occu­pati del­la ex Luc­chi­ni e nel 2015 con una inter­rogazione al Min­istro del­lo svilup­po eco­nom­i­co, chiedem­mo acces­so com­ple­to agli atti riguardan­ti l’accordo tra Gov­er­no e Cevi­tal. Tut­tavia ques­ta richi­es­ta, nonos­tante suc­ces­sivi sol­leciti e ulte­ri­ori inter­rogazioni (l’ul­ti­ma pre­sen­ta­ta il 1° agos­to 2016) non ha mai avu­to rispos­ta” denun­cia Pagli­ni.
“Dopo l’in­con­tro di ieri anche le mas­sime isti­tuzioni han­no riconosci­u­to che la soci­età gui­da­ta da Issad Rebrab, pres­i­dente di Cevi­tal, anco­ra una vol­ta non ha por­ta­to alcu­na pro­pos­ta conc­re­ta per il rilan­cio del sito pro­dut­ti­vo. Con ritar­do si inizia a par­lare di inadem­pien­za con­trat­tuale e di pro­l­unga­men­to del peri­o­do di sorveg­lian­za per altri due anni. Adesso aspet­ti­amo la rispos­ta di Afer­pi. Di cer­to, comunque vada, è nec­es­sario scon­giu­rare un con­tenzioso legale con Rebrab che immo­bi­lizzerebbe ulte­ri­or­mente le sor­ti del­lo sta­bil­i­men­to” con­tin­u­ano pre­oc­cu­pati gli espo­nen­ti M5S.
“Lo svilup­po indus­tri­ale del­la cit­tà Piom­bi­no ha da sem­pre ruo­ta­to intorno all’acciaieria che negli anni ha for­ni­to la prin­ci­pale fonte di occu­pazione. Si trat­ta di un set­tore strate­gi­co per­ché Piom­bi­no è sem­pre sta­ta una realtà leader nel­la pro­duzione di acciai lunghi di qual­ità, in gra­do di rispon­dere al fab­bisog­no nazionale per esem­pio per le commesse di FS. La pri­or­ità è tute­lare i posti di lavoro di acciaieria e indot­to, per questo chiedi­amo che vengano fugati presto i dub­bi cir­ca quan­to accadrà il 1° luglio 2017, quan­do Afer­pi non avrà più obb­lighi di legge sui liv­el­li occu­pazion­ali. Noi del Movi­men­to sare­mo sem­pre al fian­co di questi lavo­ra­tori e delle loro famiglie” con­cludono i Cinque Stelle.

Area Comu­ni­cazione M5S — Regione Toscana

Commenta il post