Un terzo del Pd a Bandini, quasi due terzi agli altri
SAN VINCENZO 15 marzo 2014 — Se a Piombino le primarie hanno messo in evidenza un partito spaccato in due a San Vincenzo la votazione ha determinato un frazionamento, meno forte ma evidente, in tre tronconi. Il primo è quello del vincitore della consultazione Alessandro Massimo Bandini che ha vinto con il 45 per cento dei consensi. Un risultato netto, inatteso in queste dimensione in un Comune che aveva visto trionfare i renziani nella tornata per scegliere il segretario nazionale. In poco tempo l’ala tradizionale del partito si è ricompattata e, per l’assessore uscente Elisa Cecchini e per Guido Cionini, a capo di due diverse liste civiche, non c’è stata storia. La seconda ala del Pd resta, nonostante la sconfitta, proprio quella del renziano Cionini che si è fermato ad un percentuale inferiore di dieci punti rispetto al vincitore ma che comunque rappresenta pur tuttavia una quota pari ad un terzo del Pd. Infine esiste una terza frazione pidiessina, quella di Elisa Cecchini, il flop forse più vistoso alle primarie con un venti per cento scarso di consensi. Le foto dei tre candidati sorridenti alla vigilia del foto non riesce a nascondere un frammentazione che appare ancor più evidente laddove si pensi che, secondo quanto hanno dichiarato, né la Cecchini, né Cionini accetteranno incarichi amministrativi. La squadra di Bandini, in caso di vittoria nelle amministrative di maggio dovrà quindi fare a meno di due componenti che insieme raggiungono la maggioranza del Pd. Si parla di posti in giunta per nomi tutti vicini all’assessore uscente all’urbanistica: Massimo Nannelli, Paolo Foti, Vinicio Morandini, Sara Tognoni.
Le evidenti diverse posizioni delle tre anime del Pd potranno favorire gli avversari nella gara per la conquista del palazzo? E’ questa la domanda che emerge con insistenza anche di fronte alla presenza ai nastri di partenza di liste civiche che appaiono più agguerrite e decise di sempre. In primis “SiAmo San Vincenzo” di Luca Cosini e Giannandrea Mannucci ma anche i giovani di “Assemblea sanvincenzina”. Finora la disputa per le primarie ha favorito la partecipazione nel Pd con un’affluenza ai seggi che ha sfiorato il record: 2066 votanti che sono stati ufficializzati dopo riconteggi (inizialmente era stato divulgato il dato di 2221). Alle elezioni amministrative, quando le bocce all’interno del Pd, saranno ferme e gli equilibri consolidati non è da escludere un calo di tensione con conseguenze inevitabili sul risultato del maggior partito.