Una coalizione alternativa alla sinistra fallimentare

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PIOMBINO 18 dicem­bre 2013 — A fronte di una totale assen­za del­la polit­i­ca e di un atteggia­men­to forte­mente per­son­al­iz­za­to del­la con­duzione di ogni vicen­da locale, non pos­si­amo esimer­ci dal ritenere che sia arriva­to il momen­to di costru­ire un per­cor­so nuo­vo per uscire dal­lo stal­lo in cui verte la cit­tà.
La situ­azione dram­mat­i­ca provo­ca­ta dal­la crisi gen­erale e dalle dif­fi­coltà pecu­liari di questo ter­ri­to­rio non han­no scal­fi­to l’autoreferenzialità di una classe diri­gente che ha monop­o­liz­za­to stru­men­tal­mente tut­ti gli ambiti pub­bli­ci, come se fos­sero pro­pri­età pro­pria e non del­la col­let­tiv­ità.
Questo atteggia­men­to ha bloc­ca­to qual­si­asi for­ma di svilup­po ed ha prodot­to una sta­tic­ità che non ha eguali in gran parte del cen­tro-nord.
Promesse che si sono susse­gui­te e che sono servite solo come balu­ar­do di con­sen­so imme­di­a­to e che con­tin­u­ano ad essere l’unico vero stru­men­to di pro­pos­ta sen­za che vi siano soluzioni con­crete a breve e medio ter­mine.
I cit­ta­di­ni han­no bisog­no di risposte attra­ver­so una pro­gram­mazione del futuro che offra soluzioni con­crete, che forse non avran­no riso­nan­za medi­at­i­ca, ma potreb­bero portare qualche risul­ta­to ogget­ti­vo.
Pro­prio in fun­zione di ciò, ci poni­amo di fronte all’esigenza di un ten­ta­ti­vo che per­me­t­ta di costru­ire una ampia aggregazione per le prossime elezioni ammin­is­tra­tive di mag­gio, che unis­ca tutte le forze alter­na­tive al sis­tema di potere che sis­tem­ati­ca­mente con­trol­la con forme di conso­cia­tivis­mo la cit­tà.
Per sostenere tale ipote­si ser­vono carat­tere, cor­ag­gio, dig­nità, ma soprat­tut­to disponi­bil­ità ed umiltà per for­mu­la­re un pro­gram­ma che abbia pochi pun­ti su cui improntare pro­poste serie e real­iz­z­abili.
Cias­cuno potrà lib­era­mente scegliere di parte­ci­pare con la pro­pria iden­tità, o con for­mule diverse che riten­ga più oppor­tune per sti­mo­lare l’elettorato, e con can­di­dati nelle diverse liste aggre­gate che siano ampia espres­sione di tutte le istanze pre­sen­ti nel­la soci­età, sia politiche che civiche.
Un’alleanza vera che abbia la forza di con­trap­por­si ad un sur­roga­to delle pas­sate ammin­is­trazioni, che cer­ta­mente, se pur si pre­sen­terà mascher­a­to dal rin­no­va­men­to, non lascerà cer­to per stra­da i meto­di e gli atteggia­men­ti autori­tari del pas­sato.
Pro­poni­amo che il can­dida­to a Sin­da­co sia espres­sione di pri­marie di coal­izione, in modo che cias­cuno pos­sa met­ter­si in gio­co e con­tribuire con le pro­prie pro­poste a dare slan­cio all’iniziativa, sen­za pre­tendere ruoli pri­mari, ma del­e­gan­do ai poten­ziali cit­ta­di­ni elet­tori di esprimere il pro­prio gradi­men­to.
E’ un ten­ta­ti­vo con­cre­to che deve essere pre­so in con­sid­er­azione, in modo che si eviti­no inutili divi­sioni od anco­ra peg­gio soluzioni per­son­al­is­tiche che servireb­bero solo a raf­forzare il con­sol­ida­to potere locale, per­me­t­ten­dogli di vin­cere facil­mente, nonos­tante l’oggettiva debolez­za che sta attra­ver­san­do in ques­ta fase stor­i­ca.
I cit­ta­di­ni han­no bisog­no di certezze e solo con un fronte omo­ge­neo e cred­i­bile si potrà ottenere un risul­ta­to che potrebbe diventare impreved­i­bile: chi ci sta bat­ta un colpo !!!

Lui­gi Cop­po­la — Con­sigliere comu­nale UDC

 

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