Una commissione di garanzia su SACOI3
SUVERETO 10 settembre 2019 — Con nota dell’ufficio stampa del Comune di Suvereto, successiva al consiglio comunale del 29 agosto si è appreso che in relazione al progetto SACOI3 ed in particolare“sull’accordo di localizzazione dovrà a breve esprimersi il consiglio comunale come organo supremo”. Il gruppo di minoranza Uniamo Suvereto apprende con favore che dopo la seduta dell’ultimo consiglio, il sindaco e la maggioranza si siano ricordati che il consiglio comunale è l’unico organo ad avere competenza a deliberare e a rilasciare pareri in materia di programmazione e pianificazione del territorio e dell’ambiente. Principio che, invece, è stato totalmente disatteso nel momento in cui il sindaco in data 7 agosto 2019 ha espresso “in nome dell’amministrazione comunale di Suvereto”, ma senza investire sul punto il consiglio comunale, un parere favorevole con condizioni sull’attività di consultazione ed informazione, posta in essere dalla Soc. Terna in merito al progetto SACOI3: questo costituisce una grave illegittimità e privazione delle prerogative proprie dell’organo consiliare.
Bene aver segnalato criticità quali la localizzazione della nuova sottostazione, ma altre avrebbero potuto essere recepite e segnalate a seguito di una discussione consiliare che avesse coinvolto anche il gruppo di minoranza. Nel momento in cui si dichiara che la salute pubblica sarà elemento di massima attenzione non si ritiene sufficiente seguire “tutte le verifiche e pronunciamenti ” di altri enti coinvolti ed il monitorare gli sviluppi . L’amministrazione comunale dovrebbe farsi parte attrice di proprie e più approfondite verifiche tecniche di riscontro e portavoce di ulteriori e più precise istanze di garanzie e di tutela.
Sul progetto SACOI3 il gruppo Uniamo Suvereto intende dare un contributo costruttivo, di massima partecipazione, vigilando sulla trasparenza e sull’informazione e facendosi portavoce delle informazioni, di cui disporrà e vuole disporre, ai cittadini, raccogliendo e rappresentando istanze, che soltanto una cittadinanza informata potrà avanzare.
Nessun no a priori, ma neppure un sì incondizionato: noi chiediamo massime garanzie per la salute pubblica, per la tutela dell’ambiente, del paesaggio e del suo sviluppo e per fare ciò è necessario approntare con il soggetto privato una trattativa seria e paritaria, non lasciando nulla al caso e non rilasciando pareri “favorevoli” con troppa facilità allorché ci sono accertamenti ancora da compiere: i procedimenti amministrativi hanno le loro fasi e esprimere un parere in un senso o in un altro significa precludere la possibilità di sollevare eccezioni sulla fase che si è conclusa ed aprire le porte ad una fase procedimentale successiva.
Il parere espresso nella fase di conferenza dei servizi preliminare ha dato il via all’apertura del procedimento amministrativo di autorizzazione, quando a nostro parere non potevano essere ritenute soddisfacenti in primis le informazioni avute in materia di tutela della salute pubblica: come riferito dai tecnici Arpat, le loro misurazioni — che si ricorda eseguite sulla linea continua solo nel mese di giugno, quando la precedente amministrazione aveva già concluso il tavolo cosiddetto “tecnico”, ritenendosi già soddisfatta senza avere dette misurazioni — sono state eseguite, senza che sia stato loro fornita la documentazione relativa alla nuova progettazione SACOI3; sono state, quindi, eseguite sulle sole linee in uscita dell’attuale SACOI2 e non su quelle in entrata e nessuna valutazione, anche di previsione, è stata fornita sul nuovo progetto tenendo in considerazione tutte le linee anche quelle in entrata ed il loro maggiore potenziamento. Tali aspetti, del tutto rilevanti, non sono stati, in alcun modo sottoposti a valutazione, così come nessuna valutazione è stata espressa in merito all’inquinamento acustico.
Alla nostra interpellanza del 5 luglio 2019, il sindaco e la maggioranza hanno poi risposto in modo generico ed evasivo ai molteplici e precisi quesiti posti e dinanzi alla dichiarazione di non ritenersi soddisfatti, il sindaco ha incredibilmente precisato di aver fornito le uniche risposte possibili per non “spingersi a dare un giudizio sulla passata amministrazione”, quasi a volerne prendere le distanze, dimentica – forse – che ne ha fatto parte, così come buona parte dei consiglieri e degli assessori.
I punti su cui vi è stato imbarazzo nella risposta sono stati molteplici e che ci sia stato e ci sia un problema quantomeno di metodo è evidente: sostenere ora — dopo averlo già bypassato — di volere coinvolgere il consiglio comunale, ma allo stesso tempo escludere la costituzione di una commissione tecnica a supporto dell’attività del consiglio comunale lo dimostra.
Il nostro gruppo consiliare si pone degli interrogativi a tutela dei cittadini, che necessitano però di indagini e pareri tecnici e dovendosi un domani esprimere sugli ulteriori passaggi del procedimento, ritiene necessario trasformare in mozione il quesito relativo alla costituzione di una commissione tecnica di supporto. La risposta secondo cui la costituzione di questa commissione sarebbe impedita da “vincoli contabili” è come un vestito che va bene per ogni occasione, ma in questo caso necessitava di maggiore riflessione.
Il gruppo Uniamo Suvereto provvederà anche a reiterare la richiesta di costituzione di una commissione di garanzia, controllo e trasparenza sulla regolarità degli atti, mozione già presentata e rigettata dalla maggioranza (che addirittura ne aveva chiesto il ritiro), sull’assunto che non “ci sia nulla da controllare” e facendo palese confusione sulla qualificazione di quest’ultima commissione, assimilandola ad una diversa commissione d’indagine su singoli fatti.
Se si arriva ad emettere pareri in assenza di poteri — oltre che di cognizioni tecniche specifiche sull’argomento — privando delle proprie prerogative il consiglio comunale, sarà forse il caso che anche il gruppo di maggioranza possa rimeditare l’opportunità — ormai più che motivata — della costituzione di un tal tipo di commissione, che certamente coadiuverebbe lo svolgimento dell’attività amministrativa, impedendo il compimento di atti illegittimi e prevenendo conseguenti possibili contenziosi.
Tra l’altro si è sempre in attesa di capire se atti come il protocollo d’intesa e la convenzione — che dovranno essere sottoscritti con la Soc. Terna e che quest’ultima aveva riferito di aver inviato al Comune in bozza — esistano o meno, se siano o meno e per quale motivo “riservati” alla maggioranza, giacché un loro copia è stata negata a questo gruppo con la motivazione che “tali atti non risultano al Protocollo del Comune”: anche sul punto la costituzione di una commissione a garanzia della tanto sbandierata “trasparenza” avrebbe ben ragione d’essere.
Gruppo Consiliare UniAmo Suvereto