Una ditta del napoletano costruirà il canile

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PIOMBINO 21 otto­bre 2017 - Con una deter­mi­na diri­gen­ziale è sta­ta approva­ta l’aggiudicazione defin­i­ti­va dell’appalto per i lavori di costruzione del canile min­i­mo pre­vis­to in local­ità Mon­tege­moli.
La dit­ta vincitrice, è la “Appalti in restau­ri srl”, con sede a Giugliano in Cam­pa­nia in provin­cia di Napoli, che si è pre­sen­ta­ta alla gara con un rib­as­so d’asta del 27,948 per cen­to sul l’importo base indi­ca­to dal Comune di Piom­bi­no in 460 mila euro. La scelta del­la dit­ta vincitrice è avvenu­ta medi­ante una pro­ce­du­ta negozi­a­ta indi­ca­ta dal decre­to leg­isla­ti­vo 18 aprile 2016.
Per la real­iz­zazione dell’opera si spender­an­no in totale 409 mila 166 euro di cui 321 mila 273 per le opere, 14 mila 108 per gli oneri rel­a­tivi alla sicurez­za e 73 mila 784 per l’Iva.
Dall’affidamento dei lavori la dit­ta cam­pana avrà tem­po, come l’assessore Clau­dio Capuano ha dichiara­to di recente in con­siglio comu­nale, fino al mese di gen­naio 2018 per com­pletare le opere.

 

Una risposta a “Una ditta del napoletano costruirà il canile”

  1. UNIONE SINDACALE DI BASE PIOMBINO says:

    Leg­giamo dei lavori per la costruzione del nuo­vo canile a Piom­bi­no, asseg­nati con un rib­as­so del 28 % sull’importo a base d’asta. Ci chiedi­amo come, con tale rib­as­so, sia pos­si­bile per un’azienda avere un utile e con­tem­po­ranea­mente garan­tire tut­ti i dirit­ti e salari ai lavo­ra­tori sia dal pun­to di vista con­trat­tuale che di sicurez­za. L’appalto al mas­si­mo rib­as­so è una pia­ga ormai gran­dis­si­ma nel mon­do del lavoro . Gli appalti con il mas­si­mo rib­as­so sono una ver­gogna per­ché si scar­i­cano sui lavo­ra­tori in ter­mi­ni di scarsa sicurez­za, bassi salari, man­ca­ta con­tribuzione, sfrut­ta­men­to e negazione dei dirit­ti fon­da­men­tali. Le nuove nor­ma­tive introdotte non han­no risolto il tema del mas­si­mo rib­as­so, per­ché man­cano gli stru­men­ti per selezionare le imp­rese e ver­i­fi­care il reale rispet­to di tutte le pro­ce­dure a tutela dell’ambiente e delle esi­gen­ze del ter­ri­to­rio, delle norme di sicurez­za sul lavoro, del rispet­to dei con­trat­ti e del­la dig­nità del lavo­ra­tore. Oltre­tut­to in una situ­azione come a Piom­bi­no, area di crisi indus­tri­ale com­p­lessa, con un accor­do di pro­gram­ma che darebbe la pos­si­bil­ità di agevolare aziende locali e assumere maes­tranze locali, ci doman­di­amo se fos­se sta­to pos­si­bile prevedere nel ban­do di gara tut­to ciò, vista la situ­azione dei lavo­ra­tori dell’indotto che ormai sono alla con­clu­sione di tut­ti gli ammor­tiz­za­tori sociali.

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