Una documentazione fotografica di arti e mestieri
PIOMBINO 9 aprile 2016 — Una documentazione fotografica di mestieri e arti a Piombino e in Val di Cornia„ ma anche un progetto di antropologia fotografica per vedere come sono cambiati nel tempo il tessuto commerciale, le professioni, i mestieri e dove andremo in futuro.
Gli scatti saranno realizzati, da aprile a dicembre 2016, dal fotografo Pino Bertelli insieme alla documentalista Paola Grillo, con un progetto al quale hanno aderito il Comune di Piombino, assessorato allo sviluppo economico, e le associazioni di categoria del territorio.
“Piombino è cambiata, sta cambiando e cambierà ancora — spiega il vicesindaco Stefano Ferrini — Nuove professioni, nuovi lavori, ma anche antichi mestieri che sopravvivono e si affermano oltre l’acciaio e che si faranno sempre più strada. Da qui l’idea di Bertelli di raccontare una Piombino diversa da quella che anche lui nel tempo ha raccontato mirabilmente. Una Piombino fatta di diversificazione presente e futura, ma concreta, che ha facce ed espressioni dei volti di tutti coloro che sono portatori di merito, di arte, di manualità, di creatività e che rischiano in proprio ogni giorno.”
Una ritrattistica di persone, volti, corpi presi dunque all’interno delle loro attività lavorative. La documentalista annoterà anche microstorie dei Piombinesi, i loro ricordi, le loro emozioni, la loro quotidianità e le riflessioni di una città che, seppure in difficoltà, guarda al futuro, senza dimenticare le radici siderurgiche, ma forte anche delle sue tradizioni marinare, agricole, artigianali e culturali facendo emergere tutte quelle risorse nascoste o comunque meno conosciute che rappresentano la ricchezza della città.
Saranno scattate 1000/1200 immagini che poi verranno selezionate per una mostra e un catalogo di circa 200 foto. L’intera raccolta fotografica verrà depositata dall’autore nell’archivio storico della Città.
“E’ una cartografia di fotografia sociale a fianco dei Piombinesi che non vogliono dimenticare e al contempo vogliono proiettarsi verso un divenire solidale e fraterno con l’intera comunità”- spiega Bertelli
Un progetto condiviso anche dalle associazioni di categoria che assicurano la massima collaborazione al progetto, con la immediata richiesta agli associati di aderire alla sua realizzazione e dandogli la massima diffusione.
“Siamo sicuri che il radicamento alle tradizioni e al territorio sia il primo passo per riuscire a innovare e sviluppare le attività economiche ed umane — afferma Gabriele Bilancieri coordinatore di Confcommercio per la Bassa Val di Cecina e Val di Cornia, mentre Elena Badalassi di Confesercenti ricorda l’attenzione della sua associazioni per questi temi, dimostrata anche con la cura di altri progetti tesi a valorizzare il tessuto commerciale del territorio come quello di Botteghe storiche.
Infine Alessia Fagioli, coordinatrice sindacale di Cna Val di Cornia afferma: “sono le persone che fanno la storia di un territorio, anche economica e le piccole e medie aziende lo sanno bene, perché in esse la componente umana è nettamente prevalente rispetto alla macchina; dare un volto ed un corpo pubblici attraverso le immagini a questi frammenti di storia, può aiutare tutti noi a capire da dove veniamo per meglio progettare il dove vorremmo andare sia a livello industriale che personale”
UFFICIO STAMPA COMUNE DI PIOMBINO
(Foto di Pino Bertelli)