Una iniziativa che dà lustro e onore a Piombino
PIOMBINO 30 marzo 2020 — La decisione di far attraccare a Piombino la Costa Diadema è, prima di tutto e forse soltanto, un’opera di carità. Ed è un buffetto di compassione ai decisori di città più grandi e importanti, con porti più grandi e importanti, magari governate da parti politiche diverse dalla nostra, che alla nave hanno negato l’accosto. Tanti di questa ridente cittadina avrebbero preferito che la nave continuasse il suo girovagare nel Mediterraneo come il vascello dell’Olandese volante, senza poter trovare un sollievo, fermarsi, far curare chi ne ha bisogno, trasformandosi in un lazzaretto galleggiante. È la solita solfa della solidarietà alle vongole di quelli — e sono tanti — che i Grandi Princìpi si, ma meglio un po’ più in là, che qui è pericoloso. Non è pericoloso per niente. Mi dicono che un fenomeno, il cui profilo non ho il piacere di seguire, vaniloquiava ieri cose del tipo ” chi ci guadagna?”. Ditegli che ci guadagna l’umanità, la solidarietà (quella vera, fatta di realtà, non di vuote parole), e nient’altro. Quei valori che alcune parti politiche hanno sempre sbandierato come propri e irrinunciabili, salvo poi cadere miseramente alla prova dei fatti e della realtà e del buon senso. Dovrebbero andare in banchina con la banda e suonare l’inno nazionale, dato che è un pezzo del territorio sovrano dello Stato in difficoltà quello a cui abbiamo permesso di ormeggiare. Chi ci scapiterà sarà chi, in nome dell’opposizione costi quel che costi, ha perso una grande occasione di unirsi ad una iniziativa che dà lustro e onore a Piombino.
I concittadini che comprensibilmente manifestano qualche preoccupazione stiano tranquilli: nessun virus sarà disperso in aria a Piombino, nessuna pandemia da “nave infestata” si propagherà, tutto sarà fatto bene e in pieno controllo, banchine (purtroppo) ne abbiamo a iosa. E i corpi che gestiranno la cosa, a partire dalla locale Autorità portuale alla quale va il mio personale ringraziamento e stima (oltre che al sindaco e alla giunta), alla Protezione civile e tutti gli altri che si attiveranno, sanno perfettamente cosa e come fare.
Speriamo che questo buonismo che, a quanto pare, ha contagiato anche la destra, non provochi una recrudescenza dell’epidemia a Piombino!