Una maggioranza irresponsabile divide la città
PIOMBINO 31 ottobre 2016 — Continua la deprimente campagna di distorsione della realtà, messa in atto al fine di recuperare consenso sulla spinosa vicenda della variante AFERPI. Singolare anche la tempistica con la quale la “costola di governo” Comunisti Italiani, decide di far sentire la propria voce. Inaccettabile l’ATTEGGIAMENTO IRRESPONSABILE con il quale la maggioranza sta dividendo ulteriormente una città già da tempo divisa, mettendo in contrapposizione lavoratori e cittadini, inventandosi un nesso strumentale fra 3.000 posti di lavoro e la cessione ad uso privato di un’area di interesse pubblico o, ancor peggio, la determinazione del percorso di un’infrastruttura vitale come la SS398. Partiamo dal fatto che se il Quagliodromo sia un’area di pregio naturalistico o meno è un fatto di secondaria importanza. Il Quagliodromo è comunque un’area di pubblico interesse. Al momento della firma, AFERPI ha legittimamente evitato di farsi carico delle aree occupate dai cumuli di scorie abusivamente stoccate, come sono rimaste fuori dall’Accordo di programma Quadro tutte le aree non utili all’azienda; la stessa azienda che adesso chiede nuovo territorio da occupare senza di contro fornire alcuna garanzia sul piano industriale. Ammesso e non concesso che il Quagliodromo sia indispensabile per la funzionalità degli impianti, non è certo il solo Comune di Piombino che può cederne l’utilizzo in modo unilaterale, ma è indispensabile tornare al MISE e rivedere i contorni dell’ADPQ. Soprattutto perché dei molti impegni sottoscritti (2 acciaierie elettriche da 1 mln di ton, di cui la prima pronta in 18 mesi a decorrere dall’ 1 luglio 2015 ), ben pochi sono stati rispettati. Noi non abbiamo mai chiesto il blocco della variante, che in ogni caso è necessaria per la realizzazione del piano industriale, noi avevamo coscienziosamente chiesto una breve sospensione del procedimento di adozione per ottenere, con l’unanimità del Consiglio Comunale, la revisione dei punti riguardanti il secondo lotto della SS398 ed il Quagliodromo, con il risultato che l’azienda avrebbe avuto i necessari titoli autorizzativi per chiedere finanziamenti e, almeno fino a comprovata necessità contraria, il territorio avrebbe mantenuto l’ottimale indirizzo. Certamente è molto più facile banalizzare la discussione inventandosi contrapposizioni strumentali e facendo leva sul malessere di molte famiglie che non vedono un futuro, come se in questo momento fossimo di fronte ad una scelta dettata da un’azienda che si presenta con progetti definitivi e soprattutto finanziamenti certi. Tutto questo ha un nome ed un cognome che solitamente la maggioranza attribuisce a chi dissente: populismo.
MoVimento 5 Stelle Piombino