Una proposta al Partito democratico
PIOMBINO 15 ottobre 2013
LE RAGIONI DI UN IMPEGNO
Un PD diverso, disponibile a rischiare, a mettersi in gioco, che privilegi la capacità, il merito, le competenze anziché la fedeltà, i valori, le buone idee anziché le correnti, un PD delle proposte, del dibattito aperto. Un PD che fa, per il lavoro, per i diritti collettivi, che dà importanza a iscritti e a simpatizzanti, per il quale occorre un impegno diretto, forte, sincero, da parte di tutti. Per questo ho deciso di candidarmi.
IL PD CHE VOGLIAMO
La vocazione maggioritaria
Riscoprire l’identità originaria del PD: è ciò che dobbiamo avere la forza e il co-raggio di fare. Un PD che vince e che coltiva la sua vocazione maggioritaria, che parla a tutti, recuperando prima di tutto il consenso perso.
Un partito degli iscritti e degli elettori
Un partito che vive della passione e dell’entusiasmo dei suoi militanti. Non un partito in cui pochi decidono per tutti, ma in cui tutti si sentono a casa. Un Pd della partecipazione. Non sarebbe uno straordinario esempio d’apertura sottoporre al voto di iscritti e simpatizzanti diversi progetti per la costruzione dei programmi elettorali per le elezioni amministrative?
Il merito, sempre
Il PD che vogliamo si fonda sul merito. Capacità e competenze, non fedeltà: solo così potremo selezionare una classe dirigente vera capace di rappresentarci e di governare l’Italia e i nostri territori.
Ricomincio da te
Partire dai bisogni e dare risposte ai problemi delle persone, a partire dal lavoro e dalla lotta ai privilegi e alle ingiustizie. La missione e il ruolo del PD è, prima di tutto, questo.
AGENDA, OSSIA LE PRIORITÀ DEL PD PER IL NOSTRO TERRITORIO
Insieme in autonomia
I piccoli comuni vogliono mantenere le loro autonomia, come hanno dimostrato i casi dell’Elba e di Campiglia e Suvereto. Una volontà questa che va rispettata. Compito del PD è ora quello di costruire il massimo di coordinamento garantendo il massimo di autonomia. Alcune linee di lavoro: un sistema efficiente di gestioni associate; dare importanza alla conferenza dei sindaci e ai consigli comunali; coinvolgere nelle scelte le comunità; progetti e programmi di settore unitari.
La nautica
Costruire un vero e proprio polo integrato della nautica della Costa e dell’Arcipelago, complementare con il progetto del distretto del turismo di qualità. Possiamo diventare una delle realtà più competitive della Toscana e dell’intero Mediterraneo, realizzando centinaia di posti di lavoro.Piombino non deve chiudere
Piombino non solo non deve chiudere, deve crescere. Prima però va superata l’emergenza. La chiusura repentina dell’altoforno va assolutamente evitata. Crea-re le condizioni perché sia conveniente fare impresa anche sul nostro territorio (mettere in campo tutti gli strumenti disponibili e intervenire sull’assenza di infrastrutture adeguate, impianti non sempre all’avanguardia, produzioni spesso a basso valore aggiunto) ; sostenere l’innovazione (rendere competitive le produzioni attuali, introdurne di nuove); far diventare l’ambiente un fattore centrale per qualsiasi azione di sviluppo, attuare le Bonifiche Ambientali. In questo senso il polo rottamazione delle grandi navi è una scelta da approfondire, in particolare su due punti: la capacità di un simile sistema di reggersi economicamente; il rischio di conflitto con la nascente economia turistica di Piombino e quella, ormai consoli-data, del golfo di Follonica, dell’Elba, di San Vincenzo e della costa.
Un territorio di qualità
Investire in un nuovo tipo di turismo, legato al territorio e alla qualità dell’offerta: riqualificazione dei servizi delle strutture ricettive; rilancio del ruolo dell’agricoltura; riuso del patrimonio edilizio esistente; sostegno a un “turismo dei turismi” fatto di molte nicchie utili alla destagionalizzazione; alloggi sociali e politica degli affitti per chi ha necessità della casa; rendere il nostro territorio “amico delle fonti di energie sostenibili”; un sistema della nautica di qualità; difesa della costa. Costruiremo uno “statuto” sociale, economico e normativo per la nascita di un “distretto di qualità dell’Elba e della Costa”.
Terra di viaggi
Il “decreto Piombino” e gli investimenti che si porta dietro consentono di progetta-re una piattaforma logistica di rilevanza nazionale ed internazionale. La 398 con-ferisce definitiva credibilità a questo progetto. Portoferraio, peraltro, ha già pro-gettato una specifica piattaforma logistica, coerente con questo disegno. Fare sistema” fra Piombino e l’Elba consente alla nostra realtà di affacciarsi sullo sce-nario nazionale in maniera credibile. La parola d’ordine del futuro è “specializzazione per la competitività”.
Difendere la sanità
Basta tagli ai servizi e alle prestazioni, pena la fine di una sanità degna di questo nome. E in un momento in cui mancano le risorse l’opportunità di un nuovo ospedale a Livorno merita una discussione vera, perché si rischia di indebolire ancora tutti gli altri ospedali della Provincia. Bisogna privilegiare in modo pratico e concreto il rafforzamento delle strutture esistenti; i dipartimenti devono servire a far viaggiare i medici verso gli ospedali più deboli e non i pazienti verso quello più strutturato; Elba e Piombino “si devono parlare” per difendere i livelli dei servizi.
ROBERTO PERIA, Candidato alla segreteria della Federazione
Val di Cornia-Isola d’Elba del Partito Democratico