Una proposta per l’urbanizzazione al Park Albatros

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CAMPIGLIA 18 mar­zo 2014 — Il Comune di San Vin­cen­zo ha approva­to il prog­et­to di opere stradali e parcheg­gi pub­bli­ci per risol­vere i prob­le­mi di traf­fi­co veico­lare e pedonale deter­mi­nati dal­la pre­sen­za per sei mesi l’an­no di 5.800 ospi­ti del Park Alba­tros.
Se anal­izzi­amo il sis­tema pae­sag­gis­ti­co sul quale si inter­viene, vedi­amo che gli ele­men­ti per­cepi­bili oggi sono la costruzione otto­cen­tesca del­l’al­ber­go il Muli­nac­cio, e le cop­er­ture più o meno mime­tiz­zate di alcu­ni servizi col­let­tivi del Park Alba­tros, per tan­to la via delle Cal­danelle appare visi­va­mente a servizio del solo l’ed­i­fi­cio del Muli­nac­cio in un rap­por­to visi­vo che ormai si è stori­ciz­za­to da più di un sec­o­lo, ed è cor­ret­ta­mente dimen­sion­a­ta in un rap­por­to ger­ar­chico con la via del­la Principes­sa.
Il prog­et­to approva­to prevede per la via delle Cal­danelle, che attual­mente è pos­ta su un ril­e­va­to con larghez­za di mt. 5,85 e lunghez­za di ml.600, l’ab­bat­ti­men­to di tutte le alber­a­ture sul lato sud e in parte sul lato nord, e l’al­larga­men­to di mt. 6,45 per por­tar­la a mt. 12,40 in modo da real­iz­zare una via­bil­ità for­ma­ta da mt.1,00 di ban­chine, mt. 6,50 di cor­sie e mt. 4,90 di mar­ci­apiede, aiuo­la e pista cicla­bile . A questo si aggiun­gono mq. 1.800 des­ti­nati a parcheg­gio pub­bli­co e isole eco­logiche (mq. 500). Queste opere, oltre all’ab­bat­ti­men­to delle piante ad alto fus­to, com­porter­an­no l’u­so di non meno di mc. 10.000 di iner­ti (da scav­are dalle mon­tagne) e l’al­larga­men­to di due pon­ti. I mate­ri­ali che il prog­et­to pro­pone di usare sono betonelle e asfal­to.
In con­clu­sione quin­di si real­izzerà uno stradone più largo del­la via del­la Principes­sa e uno spazio per 39 posti auto e 30 cas­sonet­ti per rifiu­ti, utili per sei mesi l’an­no, che dis­trug­ger­an­no l’at­tuale sis­tema di seg­ni vis­i­bili nel pae­sag­gio, net­ti e cor­ret­ta­mente dimen­sion­ati nel rap­por­to tra ter­reni liberi ed edi­fi­ci.
Le esi­gen­ze sta­gion­ali di traf­fi­co potreb­bero essere risolte invece con un prog­et­to più “leg­gero” e meno omologa­to a prog­et­ti che pos­sono essere accetta­bili in con­testi tur­is­ti­ci con­tinui e inten­sivi come sul­la cos­ta Adri­at­i­ca ma che sono estranei al nos­tro pae­sag­gio.
Il Comi­ta­to per Campiglia pro­pone allo­ra di rivedere il prog­et­to e di for­mu­la­rne uno nuo­vo che si ind­i­rizzi a :
1) lim­i­tar­si a man­tenere la via delle Cal­danelle così come è, rein­te­gran­do la veg­e­tazione esistente e con quel min­i­mo di mod­i­fiche nec­es­sarie alla cir­co­lazione che, ripeti­amo, è pres­soché nul­la per sei mesi l’an­no. In questo modo si rispet­terebbe il seg­no orig­i­nale di via delle Cal­danelle;
2) real­iz­zare un pon­tile in leg­no ad uso pedonale e cicla­bile soprael­e­va­to su aree incolte, una vol­ta let­to del­l’an­ti­co Lago di Rim­igliano, dotate di veg­e­tazione spon­tanea tipi­ca delle zone umi­da e come tale da tute­lare. In questo modo si costru­irebbe un nuo­vo “seg­no” più leg­gero, più inter­es­sante per chi lo userà e più rispet­toso del­la ger­ar­chia dei seg­ni e dei mate­ri­ali;
3) des­tinare a parcheg­gio ad uso pub­bli­co l’area esistente tra il Canale Ori­en­tale e il fos­so di con­fine, che già viene uti­liz­za­to in estate come parcheg­gio su ster­ra­to.
4) real­iz­zare l’area per gli stal­li dei cas­sonet­ti sul con­fine a sud del Park Alba­tros, tenu­to con­to che queste attez­za­ture sono solo sta­gion­ali ad esclu­si­vo uso del Park Alba­tros e che i mezzi mec­ca­ni­ci pos­sono già uti­liz­zare la via­bil­ità esistente lun­go il fos­so;
5) lim­i­tar­si a local­iz­zare 1- 2 stal­li per cas­sonet­ti ad uso del­l’al­ber­go-ris­torante;
6) uti­liz­zare mate­ri­ali più “leg­geri” delle betonelle e del­l’as­fal­to, lim­i­tan­dosi ad usare ghi­a­ia o asfalti drenan­ti con iner­ti locali in vista che per­me­t­tono di avere una uni­for­mità cro­mat­i­ca con l’in­torno.
Si intende che questi sono solo sug­ger­i­men­ti ma vogliono essere comunque una sol­lecitazione a pre­sentare un prog­et­to più adat­to alla speci­ficità di questi luoghi.

Alber­to Pri­mi — Comi­ta­to per Campiglia

 

 

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