Una quarta discarica è costosa e inutile
SUVERETO 21 febbraio 2015 — Prima ancora che come Sindaco parlo da lavoratore, e la mia preoccupazione circa il futuro di ASIU e dei suoi impianti parte dal mettere al centro il destino degli oltre 130 dipendenti. Per questo ho raccolto la sollecitazione da parte delle RSU dell’azienda e nei prossimi giorni ci sara’ un primo incontro tra il Comune di Suvereto e le stesse per approfondire le problematiche urgenti e capire insieme le strategie future atte alla salvaguardia dei posti di lavoro.
“Una quarta discarica non puo’ essere la strategia vincente per il nostro trerritorio” commenta Parodi “ a parte i gli elevati costi di realizzazione (oltre 15 milioni di euro) che ricadrebbero in bolletta, dobbiamo a mio avviso fare i conti con i mutamenti in corso: in primis la diminuzione a livello nazionale di rifiuti industriali e il concetto che non possiamo realizzare una discarica per usi civili con soldi pubblici per smaltire i rifiuti speciali prodotti dai privati, inoltre elemento da non sottovalutare, l’imminente passaggio della Val di Cornia in ATO-sud, con i suoi contratti ed accordi gia’ stipulati, tra cui quello con la societa’ Unieco spa”.
La convenzione firmata tra l’Ato e la Unieco, azionista maggioritario all’interno di Futura spa, la società che gestisce l’impianto della Strillaie, obbliga i Comuni a fornire un quantitativo prestabilito di rifiuti indifferenziati a Futura in modo da poterli trasformare in cdr, che veniva bruciato nell’inceneritore di Scarlino, oggi fermo per mano del Consiglio di Stato.
“Ci sono numeri ben precisi all’interno dell’accordo firmato nel 2005 tra il pubblico e il privato” prosegue il Sindaco di Suvereto “i Comuni devono garantire un minimo di 95mila tonnellate annue di rifiuto indifferenziato per le Strillaie, fino a un massimo di 142mila, se i sindaci non rispettano questi standard, scattano sanzioni, si parla di circa 57 euro a tonnellata se la portata dei rifiuti è inferiore a quanto previsto.”
Ma quell’accordo dice anche altro, prevede infatti possibili risparmi sulle tariffe di conferimento dei rifiuti all’impianto, solo se si superano quantitativi di rifiuti (indifferenziati più organico) oltre le 118.972 t/anno con un valore minimo di indifferenziato di 91.460 t/anno: i maggiori risparmi sulle tariffe si avrebbero con conferimenti superiori alle 136.818 t/anno, peccato che l’Autorizzazione Integrata Ambientale emessa dalla Provincia per quell’impianto autorizza conferimenti di rifiuti non superiori alle 120.384 t/anno, ciò significa che l’accordo ATO–Strillaie non può essere applicato nella sua interezza e risulta essere un contratto capestro per i cittadini costretti a pagare inevitabilmente tariffe maggiorate.
“In questo quadro complesso e per certi versi contraddittorio, una strategia vincente per la salute e l’occupazione dovrebbe essere quella di procedere verso una raccolta differenziata “spinta” , puntuale e capillare, che produca tonnellate di materia di ottima qualita’ da inviare agli impianti di riciclaggio e diminuire cosi’ drasticamente il quantitativo di indifferenziata da mandare in discarica” conclude il sindaco Parodi “ ottenendo il doppio risultato di abbattere i costi di conferimento e di conseguenza l’urgenza di costruire un ulteriore discarica, ma utilizzare quelle gia’ presenti all’interno dell’ambito territoriale, finalizzando anche la filosofia che ci sta dietro all’utilizzo dell’area vasta per generare risparmi.”
Giuliano Parodi, Sindaco di Suvereto