Una sinistra manichea da triste manuale
PIOMBINO 22 aprile 2020 — Si sta assistendo ad uno stillicidio continuo di critiche e accuse al Sindaco ed alla Giunta di Piombino da parte di una sinistra spesso motivata da ideologismo fanatico e protervo che pretende oltretutto di poter schematizzare una presunta “visione di destra” nelle questioni sociali così concepita: una percezione umanitaria diversa e inferiore rispetto a quella che ha distinto le Giunte di sinistra per oltre settant’anni. Una sciocca distinzione manichea da triste manuale: il male a destra ed il bene a sinistra, i buoni di qua e i cattivi di là. Quanta confusione ideologica e quanti pericolosi pregiudizi dogmatici! Si capisce che le sconfitte elettorali siano molto brucianti, ma non fino al punto che Sindaco e Giunta, che costituiscono una mista compagine amministrativa di stampo civico e quindi apartitica, non possano aprire bocca o muover foglia senza essere “rimbeccati” dalle opposizioni e dalle varie sinistre “democratiche”.
Dopo che le precedenti Amministrazioni hanno ridotto la città nelle condizioni attuali, mortificando lavoro, ambiente, cultura, portando Piombino al peggio del peggio in Toscana, perdendo perfino “pezzi” nell’efficienza ospedaliera ed acquisendo invece enormi discariche di rifiuti ammorbanti, è mai possibile che comunisti ed ex comunisti, sinistra tutta, non sappiano astenersi, secondo me danneggiando se stessi, dal cercare assurdi pretesti per attaccare la Giunta piombinese, democraticamente eletta dai cittadini e che sta lavorando bene, con impegno civile e passione mai vista prima. Si tratta di amministrare un territorio; si lascino le contrapposizioni politiche per altre questioni.
Sperare che la sinistra riconosca i propri errori è una chimera, immaginare che possa scusarsene è una vera utopia: non lo ha fatto neanche quando, con la caduta del “muro” di Berlino, è passata bruscamente dal più bieco comunismo filosovietico alla conveniente giravolta di un volto di tipo democratico alla occidentale. Continui così, la sinistra, a denigrare la Giunta locale e ad offendere il Sindaco senza plausibile motivo, con la supponenza e asprezza solite: farà solo il male a se stessa, perché, a quanto pare, la maggioranza dei piombinesi sembra essersi risvegliata dal troppo lungo torpore.
In Comune attualmente non c’è un colore politico assoluto e dominante, come per il passato, bensì un giovane quarantenne, il Sindaco, e degli assessori rispettabilissimi animati dai migliori principi e che si spendono senza riserve per il bene di Piombino; smettiamola, dunque, con questa sconsiderata e stucchevole aggressione verbale nei loro confronti e lasciamo che dimostrino la loro abilità quando sarà passata questa maledetta epidemia. In tale controproducente situazione di conflittualità, con cui si tende forse a disgregare l’odierna compagine amministrativa, credo sarebbe bene che i cittadini che hanno a cuore le sorti della città si facessero sentire.
E non si pensi che io abbia voluto parteggiare per Fratelli d’Italia, perché io non sono né un iscritto né un simpatizzante.