Una vasta alleanza per un governo alternativo
PIOMBINO 16 febbraio 2019 — La legislatura è ormai al termine, ancora qualche giorno poi si delineeranno le diverse forze che dovranno contendersi il governo della città.
Personalmente ritengo sia giunto il momento di fare una riflessione ampia e tentare di aprire un percorso per una concreta alternativa di governo.
La crisi generale della politica è il sintomo principale che si avverte in questa imminente campagna elettorale, pertanto servirà uno sforzo importante per far capire agli elettori quali saranno le proposte concretamente sostenibili.
Purtroppo la città sta attraversando una delle peggiori crisi degli ultimi cinquanta anni. Oltre alle difficoltà generali, vi sono quelle peculiari della nostra realtà, che non ha mai saputo o voluto costruire un percorso alternativo alla monocultura industriale, oramai ridotta allo stremo, e con un disagio sociale sempre più crescente.
Non vi sono soluzioni a breve e le pochissime risorse disponibili serviranno per l’ordinaria amministrazione, visti gli ingenti tagli agli enti locali che sono stati effettuati negli anni dai diversi esecutivi che si sono succeduti. I Comuni oramai sono costretti a confrontarsi di continuo con i diversi livelli istituzionali per reperire i pochi finanziamenti erogabili. Pertanto saranno fondamentali i legami politici regionali, nazionali ed europei, ai quali non potranno far ricorso le esperienze puramente civiche.
Senza dimenticare la questione ambientale e dei rifiuti, in cui la confusione regna sovrana per evidenti lacune strategiche, gestionali e comunicative che hanno prodotto un legittimo malcontento su più fronti.
Per contrapporsi al potere consolidato, che occupa ogni ambito amministrativo da troppi anni ed ancora fortemente autoreferenziale, nonostante l’evidente difficoltà politica e la pesantissima emorragia di consensi, ritengo che ci debba essere un’ alleanza ampia, anche civica, ma soprattutto politica, che si ponga come alternativa, presentando punti programmatici concretamente realizzabili. È fondamentale la qualità delle risorse umane sotto il profilo delle capacità e della competenza per far fronte alle condizioni di totale difficoltà socioeconomica in cui verte il territorio.
Alleanze serie ed omogenee con una filosofia di base comune, che non abbia come unico obbiettivo vincere le elezioni, ma porsi come garante di un progetto di governo alternativo, autorevole ed a lungo termine.
Al momento vi sono contatti fra le diverse componenti, soprattutto fra quelle tradizionalmente più affini dell’area moderata e di centrodestra per cercare un’intesa con l’ambizione concreta di provare a vincere in un possibile ballottaggio.
Le eventuali corse in solitaria, già ampiamente annunciate, sono sorte di “liste civetta” strumentali a rafforzare la componente tradizionale di centrosinistra, che certamente farà il possibile per ricompattarsi dopo le accese polemiche all’interno ed all’esterno del PD.
Per intraprendere percorsi virtuosi, sarà opportuno che vi sia massima chiarezza e trasparenza, ponendo come punto centrale il bene comune e non interessi particolari di parte o personali.