Un’amministrazione comunale troppo virtuale
CAMPIGLIA 11 settembre 2016 — Un tempo le persone potevano perdersi di vista senza mai più ritrovarsi. Adesso coi mezzi di comunicazione attuali è quasi impossibile, eppur molto si è perso di un tratto tipico della comunicazione umana, di un gusto nel soppesar parole, nel dar profondità e valore ad esse ‚d’un tempo fatto di pause, di riflessioni. Così, nel tempo del grande inganno, a parer nostro, è certo buono usarne i mezzi, sui mondi virtuali può esser utile comunicar con essi, ma è ancor più buono conoscerne i limiti, per romperne gli schemi e le regole, scritte da altri che niente hanno a che fare con un’onda che avvolge, permea e fa vibrare, espressa dalla più sentita comunicazione umana, quella che ancora oggi può attraversare cuori e menti, rompendo muri, incomprensioni, limiti e differenze. Ancora oggi, al tempo del grande inganno, la comunicazione, quella umana, lo può fare. Le azioni che oggi i cittadini si attendono non sono quelle che iniziano con parole quali inventare, creare, costruire, quanto piuttosto con termini quali ripristinare, valorizzare, rimediare, risollevare, mantenere, razionalizzare, rilanciare. Non si tratta solo di investire nei settori giusti e di spendere per fare qualcosa per cui essere ricordati, per dare visibile e imperituro segno del proprio passaggio al governo di una comunità, ma viene richiesto dai cittadini di lavorare con alacrità anche sottovoce e con scarsa visibilità creando le basi per rilanciare la società e l’economia, infondendo alla propria azione principi di rispetto, attenzione, equità. Senza lasciare nessuno indietro, ricucendo ove possibile gli strappi aperti e avvicinando le posizioni anche socialmente più distanti.
Nel Comune di Campiglia i cittadini attraverso di noi o attraverso le varie app che l’amministrazione ha istituito come per esempio “La fabbrica del cittadino”, tentano inesorabilmente attraverso reclami di stabilire una sorta di contatto con l’amministrazione stessa, ma le risposte tardano sempre ad arrivare.…..Ed in riferimento al degrado più volte denunciato dai condomini di via A.Magnani, in riguardo alla noncuranza del verde pubblico, ci siamo resi conto che è più efficace la pagina di un social network come facebook che la parola di un cittadino. Tanto per intenderci la “cornice” entro cui verranno incastonate tutte le lamentele e le richieste da porre al primo cittadino saranno solo e troppo virtuali. Un sindaco deve essere più raggiungibile ‚non chiudersi in una stanza per 5 anni rinnovabili, lontano dai cittadini, la sua porta deve essere sempre aperta perché c’è bisogno di un contatto diretto per ascoltare tutti: perché la nostra comunità non termina al cartello di Venturina Terme. La denuncia del M5S Campiglia Marittima sorge dalla necessità di avere un’amministrazione più presente sul territorio, ma non solo di rappresentanza per inaugurazioni e tagli di nastri, ma di contatto diretto con le problematiche sempre più devastanti del nostro territorio. Esortiamo comunque tutti i cittadini a denunciare i disservizi e le molteplici lacune del nostro Comune anche tramite pc, in aspettativa di miglioramenti concreti e non solo virtuali.….….
I consiglieri portavoce M5S di Campiglia
Daniele Fioretti
Cristina Chesi
A parte l’inizio dell’articolo fra l’incomprensibile e il patetico, ricordo brevemente che la mia stanza e quella dei miei assessori è sempre aperta, che ricevo e riceviamo tutte le settimane senza appuntamento tutti i cittadini che vogliono parlare con noi e su appuntamento in tempi brevissimi coloro che non possono venire al ricevimento settimanale. Se trovate un cittadino al quale non ho dato un appuntamento sarò felice di incontrarlo. Le difficoltà di amministrare si comprendono solo quando si è messi alla prova dei fatti e non mi pare che il movimento cinque stelle stia dando prove di infallibilità. Ci sono molte cose da fare e cerchiamo di fare tutto ciò che è possibile ascoltando certamente le persone che ci segnalano, esortano, consigliano. Quindi meno patetici articoli e più politica che si confronta sulle sfide vere sarebbe certo un bene per la democrazia del Paese.