Un’associazione che operi per la sicurezza urbana

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pervenuta in redazione

PIOMBINO 29 otto­bre 2015 — Una mozione non per isti­tuire ronde, ma per creare le basi per con­sen­tire a quei cit­ta­di­ni che lo vor­ran­no di adop­er­ar­si in modo volon­taris­ti­co per vig­i­lare nel ter­ri­to­rio comu­nale al fine di rap­p­re­sentare un aiu­to per le forze del­l’or­dine e di trasmet­tere un mag­gior sen­so di sicurez­za:

Piom­bi­no, 23 otto­bre 2015.

Al Sig. Sin­da­co
Al Sig. Pres­i­dente del Con­siglio Comu­nale
Agli Asses­sori com­pe­ten­ti
Loro Sedi

MOZIONE
(Art. 37 del Rego­la­men­to delle attiv­ità del con­siglio comu­nale)

Ogget­to: isti­tuzione di un’associazione di volon­tari per la sicurez­za del ter­ri­to­rio comu­nale e per l’incolumità pub­bli­ca

Pre­mes­so che
negli ulti­mi mesi, nel ter­ri­to­rio comu­nale, c’è sta­to un forte incre­men­to dei fur­ti in abitazione, come del resto con­fer­mano le stesse autorità delle forze dell’ordine. A ciò si aggiun­gono fre­quen­ti atti van­dali­ci che, trop­po spes­so, dan­neg­giano la pro­pri­età pri­va­ta o detur­pano i luoghi pub­bli­ci. Tut­to ciò sta deter­mi­nan­do un cres­cente sen­so di insi­curez­za e di impoten­za nel­la popo­lazione, la quale, invece, avrebbe il dirit­to di sen­tir­si pro­tet­ta; i fre­quen­ti fur­ti che anche nelle ultime set­ti­mane si sono ver­i­fi­cati, qua­si con rego­lar­ità e colpen­do set­to­rial­mente alcu­ni quartieri, dan­neg­giano eco­nomi­ca­mente le famiglie che li subis­cono ma, quel che più con­ta, vio­len­tano nell’animo i cit­ta­di­ni, calpe­s­tando il sen­so di invi­o­la­bil­ità del pro­prio appar­ta­men­to, den­tro al quale, dopo una intru­sione, non ci sen­ti­amo più sicuri.

Pos­to che
il costante ed apprez­z­abile impeg­no delle forze dell’ordine non è suf­fi­ciente ad arginare il prob­le­ma, alla luce dei dras­ti­ci e dep­re­ca­bili tagli a fir­ma del Gov­er­no, che depoten­ziano le autorità pre­poste alla sicurez­za pub­bli­ca ed alla osser­van­za delle leg­gi.
Del resto, anche l’esiguo numero degli agen­ti ed uffi­ciali apparte­nen­ti alla Polizia Munic­i­pale è total­mente insuf­fi­ciente ad incidere in modo sen­si­bile sul rispet­to delle leg­gi e sul­la pre­ven­zione: la pre­sen­za di un agente ogni mille abi­tan­ti, tenu­to altresì con­to dei numerosi com­pi­ti attribuiti al cor­po, non è ido­neo a trasmet­tere un min­i­mo sen­so di con­trol­lo del ter­ri­to­rio, di vig­i­lan­za e di sicurez­za al cit­tadi­no; si pen­si a tal propos­i­to che il numero degli apparte­nen­ti alla Polizia Munic­i­pale di Piom­bi­no è in con­tin­ua dimin­uzione, essendo pas­sato da 37 unità del 2005 (numero comunque non ido­neo già allo­ra) a 33 unità attuali, con lo spet­tro di tre futuri pen­sion­a­men­ti che con ogni prob­a­bil­ità non ver­ran­no rimpiaz­za­ti.

Atte­so che
le parole spese negli ulti­mi tem­pi da chi ci gov­er­na a liv­el­lo locale non sono suf­fi­ci­en­ti ad arginare il prob­le­ma, neces­si­tan­do fat­ti con­creti; anche la mozione con­sil­iare a fir­ma PD di alcune set­ti­mane fa, sec­on­do cui il prossi­mo comi­ta­to provin­ciale sul­la sicurez­za (a cui noto­ri­a­mente parte­ci­pano tut­ti i ver­ti­ci delle forze dell’ordine) dovrà ten­er­si a Piom­bi­no, sa tan­to di spot elet­torale e mossa dem­a­gog­i­ca che scarsa util­ità porterà alla nos­tra cit­tà in ter­mi­ni di sicurez­za.

Pos­to altresì che
i cit­ta­di­ni han­no il dirit­to di dare pri­vata­mente vita a comi­tati di quartiere o sem­pli­ci coor­di­na­men­ti per la tutela del pat­ri­mo­nio pri­va­to e pub­bli­co; a sosteg­no del pat­tuglia­men­to da parte delle forze dell’ordine, oltre alla nec­es­saria instal­lazione di un numero mag­giore di tele­camere nelle zone più a ris­chio del­la cit­tà, è indis­pens­abile un’opera di pre­ven­zione che coin­vol­ga atti­va­mente i cit­ta­di­ni affinché, uni­ca­mente con la loro attiv­ità di vig­i­lan­za, di con­cer­to con gli Uffi­ciali ed Agen­ti di Pub­bli­ca Sicurez­za, pos­sano con­tribuire a scon­giu­rare la com­mis­sione di quei reati in espan­sione sul nos­tro ter­ri­to­rio e di quegli atti di detur­pa­men­to del­la cit­tà, ricon­seg­nan­do alla cit­tad­i­nan­za quel sen­so di sicurez­za ora­mai svan­i­to.
Tut­to ciò pre­mes­so,
il Con­siglio Comu­nale
dà manda­to al Sin­da­co ed alla Giun­ta affinché si provve­da ad isti­tuire un’associazione di volon­tari dedi­ti all’osservazione del ter­ri­to­rio i quali, gra­tuita­mente e su base volon­taris­ti­ca, pre­via sot­to­scrizione di uno statu­to e di un mod­el­lo di ade­sione, in stret­ta col­lab­o­razione con Cara­binieri, Polizia, Guardia di Finan­za e Polizia Munic­i­pale, pre­via autor­iz­zazione del Prefet­to di Livorno, pos­sano prestare attiv­ità di volon­tari­a­to diurno e not­turno, con final­ità di sol­i­da­ri­età sociale nell’ambito del­la sicurez­za urbana.
Dà manda­to alla com­mis­sione con­sil­iare com­pe­tente di redi­gere l’atto cos­ti­tu­ti­vo del­la stes­sa asso­ci­azione ed il rel­a­ti­vo statu­to, di con­cer­to con i comi­tati cit­ta­di­ni che dovessero essere già cos­ti­tu­iti, affinché sia dis­ci­plina­ta con un rego­la­men­to l’attività dei volon­tari, i rap­por­ti con l’amministrazione comu­nale, la dotazione e l’equipaggiamento, nonché i loro doveri.

Francesco Fer­rari
Grup­po con­sil­iare “Fer­rari Sin­da­co-forza italia”

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